•capitolo 21•

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Detto questo mi guarda
Mi guarda fissa con gli occhi pieni di una rabbia inspiegabile, molto diversa dalle lacrime di cui sono pieni i miei ora
"Tranquillo tu non sei e non sarai mai qualcosa di diverso dalla stronza feccia che mia sorella si è trovata come fratello" sussurro girandomi e camminando nella direzione opposta
Lo sento dire a bassa voce 'sky' ma non ho la forza per correggerlo ne tantomeno per urlargli contro tutte le cose che vorrei
Non ne ho la forza perché in fondo io non sono così
Io litigo con le persone ma quando quelle mi insultano o mi giudicano io non riesco a litigarci perché anche io lo faccio, anche io mi vedo con tutte le mie imperfezioni e non vedo perché dovrei contraddirli
Anche se dentro c'è una piccola parte di me che vorrebbe urlare che si stanno sbagliando
Cammino velocemente e sbatto contro qualcuno
"Oh scusa" dice una voce femminile
"Scusa te" dico con voce bassa
"Ehi ti ho fatto così male?" Chiede alzandosi e asciugandomi dolcemente una lacrima con il dito
"No.." inizio
"Ti dovresti tirar su un po' di morale blu" dice sorridendo
Ricambio goffamente con una smorfia simile
"Io sono Melanie" dice porgendomi la mano
"Skylar" dico io osservandola
Porta dei pantaloncini corti di jeans con sotto delle calze a righe verdi e nere, un giubbotto fucsia e i capelli neri con le punte colorate di rosso arancione e giallo, un trucco nero e abbastanza forte attorno a degli occhi che mi sembrano azzurri...che stravagante
"Senti...premesso che non sono una killer, ti andrebbe di aiutarmi per oggi a fare questi volantini? Così ti fai perdonare per avermi fatto cadere" Chiede mostrandomeli e ridendo dicendo ironicamente l'ultima frase... o almeno credo
"Io ehm.." per una attimo mi passa in testa l'idea di dirlo a Shawn ma me ne dimentico subito
"Certo"dico "di cosa sono?"
"Grazie mille! Sono di una festa/concerto di un mio amico... suona in una band e vuole fare un po' di pubblicità" dice con un sorriso sghembo
Mi porge dei volantini che iniziamo a distribuire ai passanti mentre camminiamo verso varie vie
Ho scoperto che lei ha 17 anni e che il suo amico è il suo fidanzato adesso ma è sempre un tira e molla
"Allora blusky vieni stasera?" Chiede Melanie quando abbiamo finito di distribuire i volantini
Mi trattengo dal correggerla per la centesima volta nel pomeriggio
Dice che il soprannome le ricorda una canzone e che non è come chiamarmi Sky e basta
"Penso di sì.. ma non so se i miei mi fanno uscire" dico
"Se. Ti passo a prendere alle 8?" Dice lei sorridendo
"Ma-" inizio
"E dai puoi uscire come hai fatto stamattina" dice
Si le ho raccontato che sono uscita dalla finestra
"Non so come vestirmi" dico lamentosa
"Okay allora passo da te alle 6 e vediamo" dice lei porgendomi un bigliettino
"Okay ciao Mel" dico
"Ciao blusky" dice lei
Si è proprio fissata con sto nome
La prima volta che mi ha chiamato così mi sono subito ricordata di Bradley, di lui che sussurrava 'capelli blu notte' con un sorriso stampato in faccia come un ebete
Ma ero io l'ebete a credere che lui fosse COSÌ
Torno a casa e probabilmente adesso saranno le due
"Skylar" sento la voce di mia madre
Mi giro
"Skylar cosa sta succedendo?" Mi chiede con la tristezza nella voce
"Niente mamma.. Alaska e io abbiamo litigato ma lei mi pressa e non mi lascia il tempo di pensare e.." mi interrompo frustrata
"E..?" Chiede
"E...ufff non lo so. Io sto solo passando un 'periodo no'" dico
"Non fare sciocchezze.." dice lei
"Mamma.." dico
"Skylar..lo sai che ci fidiamo di te e sai che noi.. quello che è successo quando è morto seth.. non deve riaccadere.." dice lei
"Mamma ma ti senti? 'Quello che è successo quando-'" mi si spezza la voce e non riesco a respirare sento un dolore al petto che mi brucia
"Skylar?"mi chiama mia madre
Mi rialzo facendo grandi respiri
"Sono un adolescente...ho bevuto e fatto cavolate quando è successo..forse era troppo presto..ne sono consapevole, ma io queste cose le farò, non ve lo nascondo. Le farò anche se me le vietate. Sappiatelo, vorrei solo il vostro aiuto... non che dobbiate darmi da bere ma... ci sono vie di mezzo...se vado a una festa, lo faccio per divertirmi e voi saprete che ho bevuto la mattina seguente perché ve lo dirò ma vorrei essere accolta con un 'sai che è da irresponsabili, sai che devi stare attenta e ora prendi questa aspirina' non con voi che mi ripetete che è sbagliato con quello sguardo deluso e rimproverante. Non mi aspetto che lo facciate ma questo è quello che vorrei." Dico concludendo il mio discorso
"Skylar sai che anche noi abbiamo fatto le cavolate. Ma noi eravamo più grandi e non dovevamo tornare a casa dai nostri genitori. Non dovevamo prenderci una lavata di testa per questo. So ormai che tu sei così anche se non me lo aspettavo. Io..." si interrompe
"Posso andare sta sera ad una festa?" Chiedo
Fa un gran respiro
"Con chi?" Chiede
"Con una mia amica,Melanie, passa dopo per aiutarmi con i vestiti" dico
"Okay ma.. stai attenta e si responsabile" dice sbuffando e andando in cucina
Mi dirigo di sopra e incontro mio padre
"Sei a casa" dice
"Si" rispondo
"Non hai avvertito prima di uscire?" Chiede
"No sono uscita presto a fare una passeggiata" dico
"Con Brad?" Chiede
"Si" rispondo
"Perché però è tornato da solo?" Chiede ancora
"Qua?"chiedo io
"Si è passato prima a chiedere se eri tornata a casa. Dov'eri?"
"Ho incontrato un amica e sono rimasta con lei" dico solo andando in camera
Mi faccio una doccia e dopo essermi asciugata i capelli mi metto a recuperare un po' di compiti finché non sento il campanello
Corro giù e lo apro con un sorriso
Che si spegne subito non appena vedo Bradley
"Felice?" Chiede scansandomi ed entrando
"Ora non più" dico acida
"Senti..-" inizia ma viene interrotto dal campanello di nuovo
Vado alla porta con di nuovo il sorriso ed ecco Shawn che mi saluta dirigendosi poi su per le scale
"Chi aspetti?" Chiede
"I cazzi miei" dico
Mi prende a sacco di patate e mi porta su in camera dove mi mette giù prima di chiudere in fretta la porta a chiave
"Sky.." inizia
"Skylar" lo correggo
"Mi... dispiace per quello che ho detto" dice con fatica
"Wow cos'era quella parola?" Dico con un ghigno
"Non fare così" dice ruggendo
"Non ho paura di te Bradley, non più" dico girandomi verso la finestra a guardare fuori
"Guardami" ordina
"No?" Dico come una domanda retorica
"Guardami" dice al mio orecchio e sento la vicinanza del suo corpo al mio
"No" sussurro
Mi prende i fianchi e mi fa voltare e io rimango senza fiato
Siamo a due centimetri, così vicini che sporgendomi un po' potrei baciarlo e vedo la rabbia ardere nei suoi occhi così vicini ai miei
Come riflesso metto le mani sul suo petto che mi accorgo e coperto solo da una maglietta a maniche lunghe
Lo spingo un po' per cercare di allontanarlo ma la sua presa ferrea non mi lascia neanche di un centimetro
Vedo nei suoi occhi lo stesso sguardo perso che ho visto quando aggredi quel tizio nel vicolo.. e quando mi strinse il polso da farmi male
Come se stesse pensando ad altre cose e non si accorgesse di ciò che fa
Ma poi vedo scomparire quello sguardo e lui sembra 'vedermi' veramente ma non si allontana è come se ogni cosa che guarda lo attirasse sempre un po' di più fino a sfiorare i nasi e lì il suo sguardo cade sulle labbra.

•@ngel• Bradley SimpsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora