Capitolo 05

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Era venerdì mattina e Castiel era già all'aeroporto ad aspettare Amelia. Quella arriva sempre in ritardo ultimamente! Scommetto che ne inventerà una delle sue come scusa... Castiel si stava innervosendo. Oltre ad essersi incasinato la vita per colpa sua, adesso deve anche lasciarle fare i suoi comodi?

Intanto in lontananza si sentiva il passaggio delle valigie. Già. Si sentivano perché non c'era nessuno lì! Non poteva essere altro che Amelia.

"Scusami, sono in ritardo!" Aveva il fiatone. Molto probabilmente aveva corso per venire qui.

"Me ne sono accorto..."

"E non fare quella faccia. Ero impegnata."

"Sì, certo. E cos'è che stavi facendo?" Vediamo la scusa.

"Ero al telefono con Nathaniel..."

"Non lo nominare quel tipo davanti a me!" Solo a sentire il suo nome mi salgono i nervi!

"È successo qualcosa tra voi?"

"Non credo siano affari tuoi." Castiel diventò più irritabile che mai. Amelia non aveva mai notato questo lato di Castiel.

"Calmino! Quasi quasi diventi più insopportabile di Ambra. Ci credo che ti faccia il filo, siete praticamente uguali."

"Non dirlo neanche per scherzo. Io a quella non la sopporto neanche, tanto meno Nathaniel. Ah, già, tu non lo sai. Ambra è la sorella minore di Nathaniel." Ed ecco di ritorno il suo solito ghigno.

"Come scusa? Allora è stata lei a..." Non fece in tempo a finire la frase che...

"ATTENZIONE, SI AVVISA LA GENTILE CLIENTELA CHE L'AEREO DELLE 11:40 DIRETTO VERSO SITKA, ALASKA STA PER PARTIRE."

"Oh, mamma! Sbrigati Castiel altrimenti lo perdiamo."

"Guarda che sei tu quella che dovrebbe sbrigarsi e poi, cosa sono tutte quelle valigie? Non stiamo mica partendo per un anno!" Amelia sbuffò.

"Ho delle cose che mi serviranno... e poi che vuoi che siano tre valigie, è del tutto normale." Sì, per te. La gente normale non porta tre valigie enormi solo per una settimana all'estero...

[...]

Una volta arrivati a Sitka, i due ritrovarono la madre e la nonna di Castiel ad accoglierli.

"Oh, caro come sei cresciuto. Fatti abbracciare dalla nonna. E poi sei ancora più bello e figo con quei capelli rossi." La nonna di Castiel è una donna anziana bassina e dai capelli bianchi con gli occhi azzurri, ma sembrava avere più energie di un bambino di dodici anni.

"Grazie nonna e buon compleanno!" Si abbracciarono. Amelia non riusciva a credere ai suoi occhi. Non immaginava minimamente che Castiel potesse essere tanto affettuoso.

"Grazie caro!" Sciolsero l'abbraccio e Castiel si voltò verso la madre, la quale tranquillamente aspettava il suo turno per poter riabbracciare suo figlio.

"Mamma, come stai?" La madre, al contrario della nonna, è di carattere temperato. Sempre tranquilla. Di media statura con capelli marroni e gli occhi di un profondo nero.

"Oh, tesoro mio! È da più di tre anni che non ti vediamo, mi sei mancato." Sembrava sul punto di piangere.

"Scusami, ma ho dovuto lavorare..."

"Quale stupido capo non dà mai i giorni di vacanza ai propri dipendenti?" Amelia si irrigidì.

"Ehm... scusatemi, ma ci sarei anch'io." Fu a quel punto che le due donne si accorsero della presenza di Amelia.

"Ah, giusto. Mamma, nonna, lei è Amelia la mia fidanzata, Amelia loro sono mia madre Margaret e mia nonna Annie." Fatte le dovute presentazioni, la nonna cominciò a squadrare la ragazza dalla testa ai piedi.

"Ma... scusami caro, lei non è il tuo capo?" La cara Annie comunicava spesso con Castiel per cui era ben informata sulla sua vita a tal punto da sapere l'aspetto di Amelia.

"Beh, sì... sono successe un po' di cose..." Castiel era alquanto imbarazzato dalla situazione.

"Oh, cara scusami per quello che ho detto prima. Dopotutto sono una madre ed ero solo preoccupata per il mio tesorino."

"Ah, non si preoccupi, è tutto a posto." Fortunatamente Amelia non contestò niente. Si era promessa che avrebbe recitato il ruolo della fidanzata perfetta.

"Bene! Ora però sbrighiamoci. Ho invitato un po' di amici dal vicinato per festeggiare i miei oramai novant'anni." detto ciò presero la barca e si diressero verso casa (sì perché la casa era su un'isoletta del posto) e...

"Tutte quelle bandiere con scritto Johns... e poi la casa... è enorme! Non mi avevi detto di essere ricco." Lo stupore di Amelia era maggiore di quanto Castiel potesse immaginare.

"Infatti, non sono ricco Amelia, i miei sono ricchi. Possiedono la maggior parte delle proprietà di tutta l'Alaska." Lo disse come se fosse cosa da poco conto. Castiel era ormai abituato a certe situazioni.

"Già... e a quanto vedo, un po' di amici per loro significa quasi l'intero paese..." Quando finalmente arrivarono, Amelia notò non poca gente al di fuori della casa e sicuramente ce n'erano anche più dentro.

"Su ragazzi, venite. Servitevi pure." Nonna Annie, con un sorriso stampato in viso, invitò i finti fidanzati all'interno della casa, dove non potevano minimamente immaginare la quantità di problemi che li attendevano.

[DOLCE FLIRT] Ricatto d'Amore [COMPLETO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora