Lui & Lei

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Lui e Lei si amavano.
Il loro non era un amore come tutti gli altri, uno di quei legami fittizi in cui le persone creano una finta sintonia, giusto per interrompere la monotonia che li assilla. Lui e Lei agivano come una sola creatura: erano l'uno il perfetto completamento dell'altra. Chi li vedeva, poteva davvero pensare che l'amore funzionasse come diceva Platone e che, quindi, sparsa nel mondo, ciascuno di noi avrebbe trovato la sua metà gemella. Si capivano con uno sguardo e all'incrociarsi delle loro pupille, chiunque avrebbe capito che tra loro era pura magia.
Lui e Lei erano giovani, spensierati, desiderosi di conoscere il mondo e di contenerlo nelle proprie mani; volevano conquistare tutto ciò che potevano sull'onda del vivo sentimento che li univa. Erano una sola, meravigliosa entità. Forse anche i loro cuori battevano allo stesso ritmo.
I giorni per loro non erano mai uno uguale all'altro, perché riuscivano a perdersi nella loro bolla d'amore. A Lei bastava una carezza di Lui per dimenticare tutta la tristezza di una giornata iniziata male. Lui era la sua forza e, quando l'abbracciava, si sentiva protetta da ogni pericolo. Per Lui il sorriso di Lei, il suo corpo, i suoi occhi erano la Bellezza; in passato nessuna ragazza gli aveva dato ciò che ora Lei gli regalava ogni giorno. Le sue parole erano il suo cardine e senza queste Lui avrebbe perso la melodia che ogni giorno allietava le sue giornate.
Quando i loro corpi si stringevano, si poteva dire che Cupido avesse creato la propria opera più grande. Si amavano sotto le stelle, in riva al mare, ogni volta che potevano oppure certe volte per fare l'amore bastava loro sfiorarsi appena. Non avevano segreti, si conoscevano come se fossero stati insieme da sempre, come se la vita li avesse fatti incontrare al momento del loro primo respiro, eppure la loro fiamma non si saziava mai di passione e d'amore.
Era da molto che Lei sognava un rapporto del genere dopo molte delusioni. Come quel ragazzo che poi era sparito o quell'altro, cinque anni prima, che la prendeva solo in giro. Ecco, con loro era stato tutto falso: non c'era armonia, non c'era niente se non una maschera. Tuttavia finché si nascondeva dietro a questa, Lei non se ne era mai accorta.
Adesso nessun volto di cartapesta celava ciò che la legava a Lui. Quando chiudeva gli occhi la notte, pensava a Lui con tutta se stessa. Si concentrava sulla sua bocca, sulle sue braccia, sui suoi capelli morbidi e profumati di pino silvestre così fortemente da sembrarle di essere stesa accanto a Lui, a condividere lo stesso cuscino e le stesse coperte. Le pareva di addormentarsi stretta a Lui, avvolta da quei bicipiti definiti e potenti, mentre i loro respiri si facevano via via più rilassati, mentre il sonno avanzava. Morfeo li coglieva insieme, ma i loro corpi fino al mattino non si sarebbero scostati l'uno dall'altro. Lei sapeva che lui non se ne sarebbe andato; sentiva le sue mani intrecciate a quelle di Lui, la pelle morbida delle sue dita percepiva il calore di quelle del suo amato.
Al mattino, prima di lasciare il letto, pensava, immersa nel silenzio. Pensava a quella sinergia di anime e di corpi, ai loro respiri, ai loro battiti, a Lui e alla sua Bellezza e realizzava che, per l'ennesima volta, aveva sognato di nuovo.

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