Iniziò tutto per caso, in un umido pomeriggio di Settembre, quando Thomas incontrò un gruppetto di persone che gli avrebbero cambiato la vita per sempre. Ed una in particolare, che gliela avrebbe migliorata ulteriormente.
Thomas, appena compiuti i suoi diciannove anni, si apprestó ad alzarsi dal letto per andare a prepararsi, dato che il mattino stesso si sarebbe dovuto dirigere in università per il suo primo giorno di lezione. Inutile dire che si sentiva abbastanza nervoso e carico di aspettative; inoltre avrebbe frequentato il corso di Economia con Teresa, la sua migliore amica fin dall'infanzia, e ciò lo tranquillizzò un pochino, ma non abbastanza da impedirgli di farsi mille castelli per aria.
Fortunatamente suo padre lo accompagnò in stazione dove si incontrò con Teresa per prendere il treno diretto alla città vicina dove si trovava la facoltà.
Thomas e Teresa parlarono per tutto il tempo, o meglio, lei parlò per tutto il tragitto e non sembrò intenzionata a smettere. Parlò per una buona mezz'ora delle lezioni, di progetti futuri, di campagne a cui avrebbe voluto partecipare e a tante altre cose che a Thomas non interessavano particolarmente, ma cercò comunque di prestarle attenzione e di rispondere nei momenti opportuni.
Ad un certo punto, però, alla visuale di un ragazzo seduto due sedili più in là, per poco non cadde dal seggiolino dov'era seduto. Il ragazzo aveva appena abbozzato una risata e si era ravvivato i capelli con un semplice e veloce gesto.
Thomas non era sicuro del suo orientamento sessuale, a dirla tutta non ci aveva badato più di un tanto, perché prima di tutto, a lui doveva piacere la persona in sé, indipendentemente se era maschio o femmina.
Non era stato con molte ragazze, giusto quelle storielle che erano finite male, mentre non si era mai fidanzato con nessun ragazzo, ma aveva giusto avuto qualche cottarella mai andata oltre.
Ora, però, si sentiva come attratto da quel ragazzo seduto poco più in là ... biondo,magro, occhi color nocciola e una maglietta aderente che gli metteva in risalto il petto e la muscolatura. Stava ridendo e scherzando con qualcuno che non riusciva a vedere a causa della sua posizione.
Thomas pensò almeno un centinaio di volte a quanto potesse essere bello.
Era perso nei meandri dei suoi pensieri, che non si accorse che il biondo si era girato dalla sua parte e lo stava guardando, un sorriso timido che campeggiava sul suo volto e un'aria interrogativa.
Thomas distolse lo sguardo e lo riportò su Teresa che non si era accorta minimamente di nulla e stava continuando a straparlare.
Poco dopo il treno si fermò e andarono ad aspettare che le porte si aprissero. Thomas stava scendendo i gradini che portavano all'uscita della stazione, era poco più indietro rispetto a Teresa, stava tentando di raggiungerla, quando si scontrò con qualcuno.
Quel qualcuno si girò e per poco Thomas non perse un colpo.
"Scusa." Mormorò al ragazzo biondo, quello che stava osservando poco tempo fa sul treno.
Era pronto a beccarsi un bell'insulto, ma vide il biondino sghignazzare e sul suo viso campeggiare un'aria maliziosa.
"Non puoi proprio fare a meno di venirmi dietro, eh? " Disse poi con aria seria.
Thomas rimase impietrito dall'imbarazzo e dal disagio. Non sapeva cosa dire, se andarsene via a cercare Teresa oppure se rispondergli a tono.
Il biondo sembrò essersi accorto del disagio del ragazzo e si apprestò a dire:"Hey amico, stavo scherzando! " Rise poi.
Thomas si rilassò e tirò mentalmente un sospiro di sollievo.In lontananza sentì chiamare:"Newt, vieni che facciamo ritardo! " ed identificò un altro ragazzo, sembrava proprio di origini asiatiche, in lontananza che si apprestava a venire verso di loro.
Il biondo si girò ed annuì, avanzando verso di lui.
Stava per raggiungere l'asiatico, quando girò lo sguardo verso Thomas e sorrise.
"Ci vediamo " disse, e poi se ne andò, sparendo con l'amico ed altri ragazzi verso l'uscita.
Thomas, che in quel momento si sentiva abbastanza frastornato e confuso, raggiunse a grandi passi Teresa che lo stava attendendo.
"Ma dov'eri finito Tom? " Chiese con una punta di preoccupazione nella voce.
Stava pensando se dire ciò che era successo a Teresa oppure no. Alla fine decise di tenerselo per sé, tanto, pensò, non lo avrebbe sicuramente più rivisto.
" Mi ero perso nel via vai. " Rispose pochi secondi dopo, sorridendo involontariamente.
Teresa lo guardò attentamente e dopo poco disse: "Facciamo che non ci credo neanche un po', ma ora non abbiamo tempo per pensarci, altrimenti arriveremo in ritardo in aula e finiremo per essere bollati a vita. " Lo prese per mano ed inizió a correre velocemente.
Ecco, Teresa era fatta così: pretendeva di sapere tutto delle persone a cui teneva, ma allo stesso tempo non voleva rischiare di passare per una impicciona. Ed inoltre era pazza davvero ma nonostante tutto Thomas pensava che fosse una tosta.
E la era davvero!
Corsero per ben dieci minuti dalla stazione alla facoltà e fortunatamente trovarono l'aula, anche se l'impresa risultò abbastanza complessa.
Appena furono dentro si ritrovarono davanti circa un centinaio di persone, visi nuovi e caratteri diversi.Si sedettero dalla parte vicino alla porta.
"Oddio, mi sta per collassare un polmone!" Disse Thomas appena appoggiatosi sul seggiolino pieghevole dell'aula.
Teresa incrociò le gambe e sorrise.
"Dai Tom, non farmi ridere che ho male dappertutto! " Si lamentò poi, non potendo fare a meno di abbozzare un sorriso e allo stesso tempo tenersi la milza con la mano.
Proprio in quel momento, quando i due erano intenti a ridere dal dolore fisico e mentale che li aveva provati, entrò dalla porta l'ultima persona che si aspettava di vedere lì, in quell'aula ed in quella facoltà.
Subito i loro sguardi si incrociarono e sembravano non volersi più lasciare.*Angolo autrice*
Salve a tutti, dopo aver letto bellissime fiction riguardanti gli Newtmas e dopo aver atteso mesi e mesi per poi avere avuto una illuminazione divina, ho deciso di incamminarmi anch'io per la strada delle fanfictions riguardanti questa splendida coppia.
Non so bene quale sarà il fine della mia storia, nè il mezzo ma ho delle idee che mi frullano in testa e voglio lasciarle uscire e poi si vedrà.
Cercherò di non risultare troppo banale e di creare un qualcosa di diverso ma decente.
Si spera almeno!
Chiedo scusa in anticipo per eventuali errori.
Ciao!
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Quel fantastico peggior anno della mia vita
FanfictionImmaginiamo che Thomas vada all'università e lì incontri Newt. Improvvisamente, però, Thomas si rende conto di provare qualcosa che non è proprio paragonabile ad una semplice amicizia nei confronti del bel biondo; allora come la mettiamo? Cosa a...