Capitolo 2

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Erano passati tre giorni da quando la Famiglia Donquixote era sbarcata a Taba, ed in questo lasso di tempo non avevano fatto altro che raccogliere informazioni sull'orologio del tempo e del suo guardiano.

Avevano scoperto che l'orologio si trovava nella "Foresta delle ombre" oltre la collina.
Nessun abitante dell'isola osava avventurarsi in quella foresta.
Di notte si sentivano i lamenti dei poveri sfortunati che avevano osato avventurarsi in quella foresta.
Molti di loro credono che siano gli spiriti delle vittime del guardiano che sono costretti a vagare per la foresta.
Altri credono che siano i mostri sotto il comando del guardiano.
Era questo quello che succedeva a sfidare il guardiano dell'orologio.

O si superava la sua prova o sarai condannato a vita.

La famiglia Donquixote si trovava all'entrata della misteriosa foresta.

Doflamingo fu il primo ad entrare seguito a ruota dal fratello.
Gli altri aspettarono un attimo ma poi entrarono anche loro.

Nesssun rumore.
Si sentiva solo le foglie e qualche rametto che veniva spezzato sotto i loro passi.
Nient'altro.

"Cos'è stato?" Gladius si mise in posizione di difesa.

"Cosa succede?" domandò Giolla.

"Ho visto qualcosa muoversi da quella parte." indicò un punto fra gli alberi.
Caricò una pistola, puntò e sparò velocemente in punto fra gli alberi.

Si sentì un lamento e poi una risata sadica.

"Chi c'è?!" urlò Diamante.

"Fatti vedere!" continuò.

La risata continuò per un po poi su fermò.

"Cosa siete venuti a fare stranieri?" domandò la voce.

"Ah! Aspettate fatemi indovinare! Siete qui per l'orologio?" continuò per poi ridere di nuovo.

"Sei il guardiano?" chiese Doflamingo.

"No."

"Allora chi sei?" chiese Diamante.

La voce ricominciò a ridere.

Il rumore delle foglie e poi un'ombra scendere velocemente dagli alberi.
L'ombra si alzò sorridendo.

Ora che lo guardavano meglio sembrava un ragazzo, però aveva delle orecchie da gatto ed una coda.
Capelli spettinati neri, una maglia lunga fino alle ginocchia e pantaloni neri.
Le maniche della maglia erano troppo lunghe e non lasciavano vedere le mani.
Intorno al collo aveva un nastro rosso ed un campanellino giallo.

Finalmente alzò lo sguardo rivelando due occhi rossi, dalla bocca uscivano due canini.

"Il mio compito qui é di non far passate nessuno.
Io proteggo il mio padrone da gente impura come voi." parlò finalmente il ragazzo.

Law e Baby 5 guardarono il campanellino che aveva.
Era uguale a quel gatto nero ma pensarono che fosse una coincidenza.

"E quindi? Vuoi per caso fermarci?" disse Diamante mettendo la mano sul manico della spada.

Il ragazzo sorrise, poi si voltò ed iniziò a camminare.

"Hey! Non mi ignorare!" il ragazzo si fermò.

"Vi porterò dal guardino dell'orologio. Sarà lui a sistemarvi." ricominciò a camminare.

Doflamingo e Corazon lo seguirono per poi essere seguiti anche dagli altri.

Dopo un po tempo che stavano camminando, incominciarono a vedere degli strani pupazzetti attaccati al collo ai rami degli alberi, e degli strani fiori luminosi.

Giunsero finalmente davanti ad un grande albero con molti più pupazzetti.

Il ragazzo si avvicinò alla porta nell'albero e bussò.

La porta si aprì rivelando la figura di un anziano signore.

Law, Baby 5 e Buffalo sgranarono gli occhi alla sua vista.

"Ma é il vecchietto che era al porto!" sussurrò Baby 5 agli altri due.

"Si é proprio lui." rispose Law.

"Ah salve! Vedo che ci sono ospiti." disse l'uomo osservandoli.

"Prego entrate, sarò felice di offrirvi del The." disse facendo segno di entrare.

Come sempre, Doflamingo e Corazon entrarono senza timore per primi, per poi essere seguiti dagli altri.

Entrarono in un salotto e si sedettero sul divano e sulle poltrone che c'erano.

L'uomo tornò con un vassoio in mano con sopra delle tazzine di The e dei biscottini. Appoggiò il vassoio sul tavolino e tutti presero il The.

"Lei é il guardiano dell'orologio?" chiese Pica dopo un po.
L'uomo sorrise.

"Dovevo immaginare che anche voi non eravate venuti qui per fare una visita ad un povero vecchio." sospirò.

"No, non sono io il guardiano." sorrise ancor di più.

"E allora dov'è?" chiese Giolla.
Il ragazzo ridacchiò.

L'uomo sospirò.

"Per ottenere l'orologio bisogna prima superare una prova." continuò l'uomo sorseggiando il The.

"Se non l'ha supererete, il guardiano ruberà le vostre anime."

"Avrete notato di sicuro le bamboline lì fuori no? Ebbene, se voi non supererete la prova diventerete così, oppure verrete intrappolati in uno specchio per il testo della vostra vita."

"Siete pronti a rischiare?" continuò.

"Si." rispose sicuro Doflamingo.

"Bene allora........Krossan, va a chiamarla." disse l'uomo.

"Okay." rispose il ragazzo sparendo in una nuvola di fumo.

"Oh! Che sbadato però! Non mi sono ancora presentato. Io sono Carmy." sorrise ancora.

Si sentì un il suono di un campanello.

Dall'armadio del salotto uscì una ragazza bionda, solo che al posto degli occhi due X.

"Cosa? É già ora?" disse guardando in giro.

Si sentì di nuovo il rumore del campanello.

La ragazza allora si affrettò ad uscire dall'armadio e andando fuori casa.

Dalle scale comparve un'ombra.

Tutti guardarono verso quella direzione.

"Non può essere......" sussurrò Law.

Doflamingo e Corazon sorrisero ancor di più alla sua vista.

"Ben arrivata.......Shizuka."

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