7. Sabato

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Sabato

Lucas continua a muovere la gamba su e giù mentre guarda lo schermo del computer, sistemato sul tavolo della cucina accanto alla sua tazza di caffellatte.
"Che hai trovato?" chiede Derek, entrando in cucina. I suoi capelli biondi completamente incasinati, perché si è appena alzato dal letto. "Cavolo, che freddo" borbotta poi.
Lucas si volta a guardarlo e gli viene il freddo, perché suo marito ha solo i pantaloni del pigiama addosso ed è a piedi nudi. E dire che il più alto continua a stringersi nella felpa nonostante il riscaldamento acceso.
"Vestiti, cretino" gli dice, allungando un braccio verso di lui.
"No, preferisco il calore umano" dice di rimando, lasciandosi stringere da Lucas, che gli bacia la tempia come buongiorno. Mentre il più alto, che da seduto sullo sgabello è praticamente alla stessa altezza di Derek, continua a passargli la mano sul braccio cercando di scaldarlo, il biondo guarda il computer. "Che hai trovato?" ripete.
Lucas sorride, perché ovviamente sta guardando i viaggi per l'Italia, come sempre negli ultimi weekend. Ha quella voglia continua del paese d'origine di sua madre, o meglio di suo nonno.
"Palermo. O Cagliari".
"Vuoi andare nelle isole?".
"O Venezia" termina Lucas con un piccolo sorriso.
Derek scuote la testa e la scarta subito, perché Venezia vuole lasciarla per il weekend del loro anniversario, anche se non l'ha ancora detto a Lucas. Vorrebbe fosse più una sorpresa.
"Palermo" conferma, guardando la pagina aperta sul computer, e a Lucas basta cliccare su 'acquista' per programmare il loro weekend.
"Vado a mettere il costume in valigia allora" dice Derek, ma Lucas lo ferma con il braccio intorno alla vita.
"Non andiamo mica in Africa o alle Hawaii, dove fa perennemente caldo. Der, siamo a novembre".
"Ma non è Londra. Non fare il sapientone". Sfugge via dalle braccia di suo marito, che sbuffa.
"Quando ti verrà la febbre, io non farò l'infermiere del dottore" dice Lucas, sollevando gli occhi al cielo.
Derek si ferma davanti alla porta, prima di uscire dalla stanza. "Uh, giochi di ruolo!" dice, scuotendo le sopracciglia.
Lucas cerca di fare il serio e non ridere. "Anzi, sai dove te lo infilo il termometro?" chiede retoricamente.
"E io godrò".
Lucas a quel punto proprio non ce la fa e scoppia a ridere. "Sei un coglione" lo insulta.
"Che marito amorevole sta mattina".
"Come sempre. Adesso vieni qui a fare colazione o va via".
E Derek fugge via dalla stanza, ma solo per qualche minuto, perché poi torna, decisamente più coperto di prima, per fare colazione. Da solo, dato che Lucas si alza per preparare le valigie di entrambi, perché Derek odia farlo, anche se si lamenterà di ciò che Lucas non ha portato in viaggio di suo, come la felpa blu tutta rovinata che il più alto odia, ma che l'altro adora o come le mutande comode e sexy che per Lucas non hanno proprio nulla di sexy, ma che Derek è convinto del contrario. Perché loro sono fatti così.
"Derek! Non puoi farci perdere l'aereo! Muoviti o vengo...".
"Vieni?" Derek sbuca dalle scale e guarda suo marito con un sorrisino.
"...Giù e ti prendo con la forza" continua la frase, ignorandolo.
"Con la forza? Mi piace quando mi lasci i lividi".
Lucas è sconvolto. Sembra che suo marito gli abbia rubato tutta la pervesione. "Che cavolo hai oggi?" gli chiede infatti, afferrandolo per il braccio e trascinandolo fuori di casa, prendendo anche i due borsoni ai suoi piedi con una sola mano.
"Niente, sono perfetto come sempre".
"Derek! Ridammi il mio ruolo! Non puoi rubarmi così il posto!" esclama Lucas, facendo ridere l'altro.
"Aspetta" Lucas si ferma di colpo e si sporge verso il collo di Derek, che lo guarda in modo innocente. Lucas inspira. "Hai addosso il mio profumo!" dice alla fine.
"Se le cose devo farle, le faccio bene" dice Derek con un sorriso sul viso.
E Lucas sbuffa, decidendo di lasciar perdere.
Prendono un aereo e arrivano in quella nuova città, che Lucas ama da subito. Dato che per l'Horan la lingua italiana non è un problema, loro riescono ad orientarsi perfettamente, a prendere una camera in un bell'hotel e a girare per la città, cercando in soli due giorni di vedere ciò che più possibile riescono. Una minuscola luna di miele ogni volta.
Derek vuole andare in spiaggia ovviamente, ma Lucas non ha portato i costumi alla fine e così decidono di andarci la sera, tanto per essere romantici.
E dopo una giornata in cui Derek si comporta come Lucas per chissà quale motivo, quest'ultimo agisce.
E nonostante sia mano nella mano con suo marito, si ferma a chiacchierare con un ragazzo che lo riconosce, lasciando l'altro in disparte. L'umore di Derek cala a picco, perché Lucas sta flirtando spudoratamente con quel ragazzo, proprio davanti a lui, in una lingua che non capisce. Ma comprende perfettamente il linguaggio del corpo di Lucas. Lascia andare quasi con violenza la mano di suo marito e inizia a camminare spedito verso il mare, affondando i piedi nella sabbia, fredda dato che è sera.
Lucas saluta il ragazzo e con un sorrisino segue suo marito. Lo afferra per il polso, ma Derek si allontana con uno strattone. Poi però si gira e gli da un colpo sul petto con entrambe le mani. "Perché devi sempre rovinare i nostri viaggi?" gli sibila contro.
"Io non rovino mai niente" Lucas continua a sorridere.
"Flirtavi con quello!".
"Geloso?".
Derek sbuffa. "Sei stronzo! Perché devi fare sempre così?".
"Così come?" Lucas è riuscito a passargli le braccia intorno senza che l'altro lo respingesse.
"Devi sempre prendermi per il culo".
Lucas si sporge verso il suo orecchio. "Mmh, è proprio lì che voglio prenderti".
Derek rabbrividisce. "Hai vinto tu" sussurra con gli occhi chiusi, mentre Lucas gli sta tormentando il lobo dell'orecchio con le labbra e la lingua.
"Io vinco sempre. E tu sei il mio premio".
"Non sono un oggetto".
"Affatto. Sei la mia vita" ecco il Lucas romantico per cui Derek impazzisce.
"Andiamo in hotel, ti prego".
E Lucas si mette a ridere. "Non ho portato i costumi, ma ho portato i teli. Possiamo anche farlo qui". La spiaggia è completamente buia e nonostante sia sabato, sul lungomare c'è poca affluenza. Così Derek, che non riesce ad aspettare, pensa che va benissimo anche in quel modo. Ne hanno fatte di peggio. E per tutta risposta, fa schiantare le loro labbra insieme.

Between Us ||Spin-off ACDT3||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora