I hate you, Cameron Dallas ! ( IN REVISIONE dal 2025)

113.

CAMERON

Sono indeciso, e anche parecchio, su cosa fare in questo momento. Mangiare e poi dormire, oppure prima dormire e poi ordinare il servizio in camera?

Conoscendomi, se si potesse mangiare e dormire nello stesso momento, lo farei senza alcuna esitazione.

<< Amico, secondo me ti conviene dormire un po', perché hai una faccia orribile. E come ben sai, dobbiamo spaccare allo spettacolo di domani.>>

Lo chiamavano Nash sincerità Grier.

Una veloce occhiata allo specchio però mi fa capire quanto la sua non sia soltanto sincerità, ma anche cruda e brutale verità. Ho una faccia che spaventa pure il sottoscritto, con due occhiaie gigantesche e i capelli da scienziato pazzo. A eccezione degli occhi. Quelli, pur essendo stanchi, sono felici. Felici perché le cose stanno iniziando a girare finalmente e non potrei essere più entusiasta della piega che ha preso la mia vita.

<< Hai ragione Nash. Metto la sveglia, ma ti spiace passare a darmi un colpo se vedi che non mi sveglio? Giusto per sicurezza.>>

<< Consideralo fatto amico!>>

E cosi mi sdraio sul letto, tolgo le scarpe e chiudo gli occhi.

😘😘😘

Mi sveglio quasi tre ore dopo, totalmente rinato. Avevo bisogno di ricaricare le batterie per potermi dedicare alle prove al meglio delle mie possibilità e sento che così sarà. Dopo essermi cambiato rapidamente, afferro il cellulare e le chiavi della stanza e raggiungo gli altri nella piccola hall. Abbiamo fissato un paio di ore di prove prima di cena, giusto per verificare che tutto proceda secondo i piani e non ci siano dubbi o perplessità. Dato che si tratta dell'ultima data dello show, abbiamo deciso di concludere con una canzone speciale, da dedicare a tutte le nostre fan.

Chiaramente, essendo in parecchi e ognuno con un carattere forte, dobbiamo ancora decidere quale.

<< Raga, puntiamo sulla cover di una famosa oppure una con un messaggio particolare?>>

Inizia così una discussione infinita, che viene però interrotta da Shawn che per fortuna prende ancora una volta in mano la situazione.

<< Facciamo così. Prima ci dedichiamo alle prove, ognuno pensa a qualche titolo, poi alla fine mettiamo insieme le idee e si sceglie. Okay?>>

Tutti noi annuiamo e ci dirigiamo verso la sala che i proprietari dell'albergo ci hanno gentilmente messo a disposizione. Domani andremo decisamente prima a fare tutti i vari controlli nel palazzetto in cui ci esibiremo, ma per oggi abbiamo preferito rimanere in albergo per una questione di comodità. Meno ci facciamo vedere fino all'annuncio finale, meglio è.

Ci sarà infatti una grossa conferenza stampa in cui annunceremo di questa nostra decisione e devo ammettere che sono leggermente in ansia. Ma allo stesso tempo sono sempre più convinto che abbiamo tutti preso la decisione più giusta. E al primo cenno di Nash, spengo il cervello e inizio a provare.

💣💣💣

Le due ore di prove si sono rivelate quasi quattro e definirmi affamato non rende l'idea. Ho talmente fame che mangerei anche la frutta finta che c'è sul piatto vicino all'ascensore, giusto per rendere l'idea.
Sono stanco morto, sudato da fare schifo e sopratutto affamato. Una combinazione letale per chiunque mi si si avvicini. E mi manca la bionda rompi palle.

Avendo lasciato il cellulare in silenzioso, non l'ho guardato per tutto il pomeriggio e sono davvero curioso di sapere che cosa ha combinato oggi in giro per Roma. Conoscendola, sicuramente un sacco di foto, per non parlare poi delle sicure figure che avrà fatto camminando in giro per la città.

Spero solo che non abbia già mangiato il gelato, perché ci eravamo ripromessi di farlo insieme dopo aver fatto il giro in vespa e spero tanto che se lo sia ricordato.

Cammino velocemente e finalmente arrivo nella mia stanza, dove ovviamente regna un caos allucinante. Non sono arrivato neanche da un giorno e già sembra scoppiata la terza guerra mondiale.

Se mia madre vedesse le condizioni di questa stanza, come minimo le verrebbe un colpo e subito dopo essersi ripresa, mi metterebbe in punizione, nonostante io sia cresciuto.

Ma d'altronde si sa, la mamma è sempre la mamma.

Dopo essermi spogliato e aver accesso l'acqua della doccia, entro nel box e inizio a lavarmi, prendendomi tutto il tempo del mondo, nonostante la bionda mi abbia intimato tramite messaggio di essere puntuale per cena. Ecco, nonostante io impazzisca per lei, non resisto alla tentazione di farla arrabbiare con le piccole cose, tipo questa. Farla innervosire rimane sempre uno dei miei hobby preferiti. È così semplice che quasi mi stupisco a volte.

Ha un cervello così complicato e misterioso, che non so mai come potrebbe reagire. E questa cosa non fa che aumentare il fascino che quella ragazza ha su di me.

Una volta uscito, avvolgo un asciugamano pulito intorno alla vita ed esco dal bagno, per poi dirigermi verso la mia valigia e decidere che cosa mettermi.
Stasera voglio rimanere comodo, quindi opto per un paio di jeans e una maglietta bianca, con un golfino blu nel caso avessi freddo. Semplice ma ordinato, come direbbe mia sorella.

Indosso i vestiti e le scarpe, mi lavo i denti e chiudo la stanza, per poi andare ad aspettare l'ascensore. Nel mentre mi accorgo che la bionda mi ha già lasciato due messaggi vocali, che ovviamente ascolto subito.

CAMERON. Passi il fatto che sei tu, ma dico, come cavoli accidenti e' possibile che tu abbia 35 minuti di ritardo?! Io ho fame. Ma fame fame.

Scoppio a ridere, sopratutto perché nell'ultimo pezzo ho sentito chiaramente Matt sottolineare la parola fame.

Si Cameron, la tua signora ha fame!

Non appena le porte dell'ascensore si aprono, aumento il passo fino a che non arrivo nella sala da pranzo e da cena e una volta individuata la comitiva, mi affretto a raggiungerla. Noto subito la bionda lanciarmi occhiatine di fuoco, a cui rispondo con un sorriso gigantesco.

<< Ciao a tutti! Scusate il ritardo!>>

<< Ma che ritardo e ritardo!! >>

<< Bionda, sei sicura di non essere tu in anticipo?>>

<< Secondo il mio orologio, no.>>

<< Appunto, secondo il tuo... >>

Lei impiega circa due secondi prima di realizzare ciò che ho detto e lanciarmi il suo tovagliolo.

<< Che infame!! Lo hai portato avanti apposta!>>

<< E certo, te lo avevo detto che ti avrei reso il favore...>>

<< Certo ragazzi che voi due non vi annoiate mai insieme!>>

Ah, piccolo adorabile Taylor. Hai proprio ragione.

<< Su quello hai ragione Tay. E il bello deve ancora venire...>>

Veniamo interrotti dall'arrivo degli altri, che nel giro di qualche minuto, rendono completo il nostro già affollato tavolo. Inizia così il solito chiacchiericcio su cosa ordinare per cena e su come sono andate le nostre prove e mentre io scorgo i nomi dei vari piatti con relativa foto, mi ritrovo a pensare a quanto il tempo sia passato in fretta e a quanto tutto questo mi mancherà.

Ma davvero tanto.

Ma so anche che il bello della famiglia sta proprio nella sua capacità di resistere a qualsiasi cosa, anche alla distanza e al fatto che i membri non sono in un preciso momento tutto insieme.

E rassicurato da questa certezza, aspetto con impazienza che il mio piatto di gnocchi arrivi.

🙈🙈
Noiosetto sorry, nel prossimo ci sarà lo spettacolo ❤️