Love or Pain?

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Lee Min-Ji

Min-Ji's p

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Min-Ji's p.o.v.

Quella mattina Yugyeom non venne a prendermi.
Quella mattina nessuno mi diede il buongiorno.
Quella mattina nessuno mi prese per mano.
Quella mattina nessuno mi sistemò la sciarpa.
Quella mattina, per la prima volta, mi sentii completamente sola.

Yugyeom si era fidanzato con una Unni della mia scuola.
Per una settimana non ero uscita di casa fingendomi malata.
Yugyeom mi aveva detto che non mi sarebbe piú venuto a prendere perché doveva passare dalla sua ragazza la mattina e che lei si ingelosiva facilmente.
Uscii di casa e il freddo di novembre mi investí in pieno.
Misi le cuffiette nelle orecchie e mi resi conto di non essermi messa la sciarpa.
"Fa niente" pensai.
Mi avrebbe solo ricordato che lui non sarebbe stato lí a sistemarmela intorno al collo.
Feci partire la riproduzione casuale e passai una mano nei miei capelli corti.
Li avevo tagliati in casa il giorno in cui Yugyeom mi aveva detto che si era fidanzato.
Lo avevo fatto perché mi ero ricordata che a lui piaceva giocare con i miei lunghi capelli neri, cosí mi venne l'impulso di tagliarli di netto con una forbice.
Mi avviai verso la scuola con le gambe che tremavano per il freddo a causa della gonna della divisa scolastica.
Pensavo che vedere Yugyeom felice mi bastasse per poter sorridere, ma mi sbagliavo.
Pensarlo felice con un'altra ragazza mi faceva solo venire la nausea e il mal di testa.
Gli occhi bruciavano per le lacrime versate durante tutta la settimana, e l'aria fredda mi creava un leggero sollievo.
Quando mi resi conto di essere arrivata davanti a scuola alzai lo sguardo dal marciapiede e vidi l'ultima cosa che avrei voluto vedere.
Yugyeom si stava tenendo per mano con una ragazza.
Era una ragazza alta con i capelli castani e lunghi.
Era davvero bella, soprattutto se confrontata a me.
Sospirai e abbassai lo sguardo cercando di trattenere le lacrime e pregando che non si accorgesse di me.
«Min-Ji! Finalmente ti fai viva!»
La voce di Yugyeom mi raggiunse e non potei fare a meno di scappare.
Non volevo piangere davanti a lui.
Entrai a scuola e andai dritta in infermeria per aspettare l'inizio delle lezioni in pace.
Mi sedetti su un lettino e le lacrime iniziarono a scendere fredde lungo le mie guance.
Non riuscivo a sopportarlo.
Per otto anni mi ero completamente dedicata a Yugyeom sperando che, in qualche modo, lui potesse accorgersi di me e ricambiare i miei sentimenti.
«É stata solo una perdita di tempo» dissi strofinando gli occhi con i palmi delle mani.
«Sono una stupida illusa» aggiunsi tirandomi un colpetto sulla testa.
Rimasi lí fino a quando non sentii la campanella e mi diressi in classe.
Non ero pronta a incontrare Yugyeom.
Non ero pronta a fingere che andasse tutto bene davanti alla classe.
Non ero pronta a fingere davanti a persone che sapevano perfettamente quello che provavo davvero.
Tutti quanti in classe sapevano che a me piaceva Yugyeom, eppure lui era l'unico a non capirlo.
Avevo provato a reprimere i miei sentimenti per lui quando mi disse di essersi innamorato di una sua "Noona", ma fu tutto inutile.
Ogni volta veniva da me a parlare di questa "Noona"e tutte le volte potevo sentire un pezzo del mio cuore diventare di pietra.
Odiavo la sensazione di nausea che mi provocava.
Entrai in classe e mi scusai con il professore che mi fece entrare senza problemi.
Mi sedetti al mio banco ringraziando la dea bendata di non avere nessuno accanto.
Mi concentrai solo sul non scoppiare a piangere e sobbalzai quando sentii la sedia accanto alla mia strusciare per terra.
Un ragazzo mai visto prima si stava sedendo nel banco accanto al mio.
Guardai la lavagna e capii dal nome scritto con il gesso bianco che si trattava di uno studente trasferito.
"Altro che ringraziare, vai al diavolo dea bendata!" pensai nascondendo il viso tra le braccia che tenevo incrociate sul banco.
Le lezioni passarono in fretta e arrivò l'intervallo in men che non si dica.

Il ragazzo accanto a me aveva parlato con tutti in classe tranne che con me.
Aveva i capelli neri e gli occhi del medesimo colore, non era eccessivamente alto e aveva un corpo che, da quello che si poteva dedurre guardandolo con la divisa, doveva essere stato scolpito da un artista.
Era magro, con le spalle larghe e le gambe magre ma muscolose. Il viso era, a parer mio, da mozzare il fiato.
Il pensiero costante di Yugyeom, però,  mi teneva lontano dal provare a parlare con lui.
Guardai di nuovo la lavagna che non era stata toccata da nessun insegnare e potei leggere ancora il nome del nuovo compagno.
Jackson Wang.

Un sacco di gente si era radunata intorno al suo banco impedendomi di uscire.
Ogni tanto lanciavo occhiate a Jackson sperando che capisse di doversi spostare ma lui ricambiava le occhiate senza spostarsi e senza cambiare espressione.
Sospirai per l'ennesima volta e poi sentii la sua voce.
«Ehi Min-Ji, perché sei corsa via prima?»
Alzai lo sguardo dal libro che stavo leggendo e vidi, davanti a me, Yugyeom che mi sorrideva come un bambino.
Mi si strinse il cuore a vederlo cosí felice.
Stavo soffrendo piú di quanto avessi mai immaginato, eppure sapevo che prima o poi sarebbe successa una cosa del genere.
«Non mi sentivo bene» dissi tornando a fissare le pagine del libro che tenevo tra le mani.
«Vuoi che ti accompagni in infermeria? Tanto noona ha detto che per l'intervallo aveva da fare quindi sono libero»
Un senso di nausea prese possesso di me e la testa iniziò a farmi male.
«Non c'é bisogno» dissi piú fredda possibile.
«Che ti prende Min-Ji?» chiese Yugyeom facendomi sobbalzare.
Non feci in tempo a rispondere che sentii il tocco delicato delle dita di Yugyeom accarezzarmi la testa.
«Ma che hai fatto ai capelli? Ti stavano cosí bene lunghi»
Il cuore batteva cosí velocemente che faceva male.
«Mi ero stancata» mentii, ma non alzai lo sguardo dal libro.
«Non é vero, ti sono sempre piaciuti i capelli lunghi»
Chiusi di scatto il libro e, dopo vari secondi, alzai gli occhi dal banco incrociando quelli di Yugyeom che mi guardava preoccupato.

Non mi guardare in quel modo.

Le sue mani si abbassarono fino alle guance.

Non mi accarezzare cosí.

Il suo tocco gentile mi faceva tornare a quando c'eravamo solo io e lui.

Non mi parlare come se fosse tutto normale.

«Hai gli occhi rossi, sicura di stare bene Min-Ji?»

Non farmi innamorare piú di quanto non lo sia già.

Mi ritrassi per evitare il suo tocco.
«Min-Ji che ti prende?» chiese allungando di piú il braccio per accarezzarmi il viso come faceva tutte le volte che stavo male.
Strinsi gli occhi e cercai di allontanarmi ancora di piú.
«Non mi toccare»

Non mi toccare con le stesse mani che tenevano le mani di quella ragazza.

«Che stai dicendo? Stai delirando per caso?»
Sentii le sue dita calde sfiorarmi una guancia e iniziai a tremare.
Non volevo che mi toccasse.
Mi nauseava l'idea che lui mi accarezzasse il viso dopo essere stato con quella ragazza.
«Non lo fare, ti prego» lo supplicai ma lui in risposta si sporse ancora di piú sul banco per poter appoggiare il palmo della mano sulla mia guancia.
All'improvviso non sentii piú il tocco di Yugyeom e aprii gli occhi.
Jackson aveva afferrato il braccio di Yugyeom e lo guardava in cagnesco.
«Non hai sentito cosa ha detto? Non vuole essere toccata da te» disse Jackson stringendo la presa intorno al braccio di Yugyeom che fece una smorfia.
«Non ti intromettere negli affari degli altri» disse Yugyeom liberandosi della presa di Jackson per poi rivolgersi a me.
«Min-Ji smettila di fare tutte 'ste scene e vieni fuori con me»
Scossi la testa e Yugyeom sospirò.
«Si può sapere che cosa ti prende? Smettila di fare la bambina»
Lo guardai in cagnesco e poi guardai Jackson supplicandolo con lo sguardo di fare qualcosa.
«Lei non verrà con te, ha già degli impegni con me e i miei amici»
Guardai incredula Jackson che fissava Yugyeom con un sorrisino stampato in volto.
Jackson mi prese per un polso e poi mi trascinò fuori dalla classe.
Ma che diavolo stava succedendo?

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Non so perché ma avevo voglia di pubblicare una delle storie che tenevo tra le bozze e il caso ha voluto che fosse quella sul mio bias, Jackson Wang.
Non vedevo l'ora di pubblicare qualcosa su di lui, ma non riuscivo a vederlo come il cattivo ragazzo *perché lui é un cupcake tenero e figo😍😂* quindi dovevo creare uno scenario in cui potessi inserirlo e sentirmi a mio agio nello scrivere.
Spero che la storia vi piaccia e mi scuso per eventuali errori grammaticali.
Byebye💞

_FlightLog_xx

Shelter || Soon Will Be Summer ||Jackson WangDove le storie prendono vita. Scoprilo ora