I hate you, Cameron Dallas ! ( IN REVISIONE COMPLETA dal 2024)

115.

CAMERON

Oggi è il grande giorno. Questo pomeriggio infatti ci sarà l'ultimo spettacolo mio e dei ragazzi, prima della pausa che abbiamo deciso di prendere e che durerà un anno. Un anno dove potremmo riposarci, ma sopratutto dedicarci alle nostre altre passioni, alcune delle quali sono sbocciate proprio mentre ci trovavamo in tour. Non so bene come descrivere il mio umore attuale, perché di fatto si tratta di un misto di emozioni contrastanti.

Gioia, perché l'idea di esibirmi mi mette sempre di buon umore.
Paura, perché con la grande intervista che andremo a tenere dopo lo spettacolo, daremo ufficialità alla notizia e devo ammettere che questa cosa mi mette parecchia ansia. Non conoscere assolutamente il tipo di reazione che si scatenerà.
Euforia, perché dopo lo spettacolo e la conferenza, ho promesso alla mia bionda di portarla in giro per Roma sulla famosa vespa arancione e ho intenzione di mantenere questa mia promessa. Saremo soltanto io e lei, in giro per questa magica città che fin dal primo momento mi è entrata nel cuore, guadagnandosi un posto speciale fra tutte quelle che ho avuto il piacere e l'onore di visitare grazie al mio lavoro.

Camminare e poter ammirare i monumenti sparsi per il centro, oltre che le magnifiche case che ci sono, mi lascia sempre senza fiato. Magari ci fossero anche in America luoghi di questa portata storica!

Grazie alla voce di Nash che mi chiama ripetutamente, vengo riportato alla realtà e sono quindi costretto a smettere di fantasticare. Controllo ancora una volta di aver preso tutto ciò che mi serve, afferro la borsa ed esco infine dalla stanza. Chiudo la porta e raggiungo il mio migliore amico nell'ascensore, ormai quasi pieno dal momento che ci sono anche Taylor e Matt.

<< Allora ragazzi... Come vi sentite?>>

<< Terrorizzato.>>

<< Come un agnello di fronte a un leone.>>

Taylor ti amo.

<< Buono a sapersi... Anche io sono abbastanza in ansia...>>

Una volta usciti arrivati nella hall, ci fermiamo un attimo e ci concediamo uno dei nostri abbracci di gruppo. Breve ma capace di rassicurarci completamente, dato che nessuno meglio di noi sa che cosa prova l'altro.

Raggiungiamo tutti insieme la macchina che ci aspetta fuori e dopo essere salito, cerco le cuffie nella giacca, le attacco al cellulare e faccio partire la mia playlist preferita. Per arrivare allo stadio infatti impiegheremo circa mezz'ora, quindi ho tutto il tempo di rilassarmi e concentrarmi bene. Una volta li' poi, nel caso fossi ancora nervoso o in ansia, avrò la mia bionda che mi abbraccerà. Con questa certezza chiudo gli occhi e lascio che la musica faccia da sottofondo al lungo tragitto.

                                     💙💙💙

Mancano pochi minuti all'inizio dello spettacolo e a differenza delle altre volte, dove riuscivo a calmarmi sempre in qualche modo, adesso sono un vero fascio di nervi, tanto che sto praticamente stritolando la mano della bionda, che tanto dolcemente mi sta sopportando da quando sono uscito dal mio camerino. Continuo a fare strani esercizi di respirazione che Amanda mi ha insegnato prima, sostenendo che fossero miracolosi, ma io continuo a non avvertire alcuna differenza. Sarà che l'ultima volta che mi sono trovato di fronte a un grande numero di fan italiane sono stato prima assalito e poi ho avuto un attacco panico, o forse sono semplicemente ansioso di scoprire come verrà presa la notizia bomba.

Non so cosa pensare.

<< Hey Cam, guardami.>>

La dolce voce di Lily mi riporta alla realtà, facendomi poi voltare lo sguardo dalla folla scatenata che urla a gran voce i nostri nomi, a lei. Al suo viso così dannatamente serio ma allo stesso tempo capace di trasmettere una tranquillità quasi disarmante.
Com'è possibile che questa ragazza sia l'incarnazione dell'acidità ma riesca comunque con un semplice sguardo a calmarmi sempre?