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Appena arrivato dall'uomo(un signore anziano, sporco e con dei vestiti tutti strappati, delle grosse cicatrici gli ricoprivano le braccia, dei lunghi capelli grigi e una folta barba gli ricoprivano la faccia,nell'insieme sembrava un uomo uscito da uno scontro contro un alligatore sopravvissuto per miracolo) vide la barca appoggiata su una grossa pietra mentre l'uomo chiedeva ad ogni passante se volesse comprare la sua barca. Una voce lo risvegliò -vuole comprare la mia barca signore? Chiedo solo 5 pezzi di pane, per favore, ne ho bisogno- dopo qualche secondo di indugio fece un cenno con la testa-si, vorrei la tua barca- All'uomo si accese lo sguardo e si mise a ringraziare Eizarg come se gli avesse dato un sacco pieno d'oro.Subito l'uomo prese la barca e la appoggiò vicino a Eizarg mentre lui usciva i pani porgendoli al vecchio, il quale lo ringraziò un ultima volta e disse -stai attento figliolo, non attraversare il fiume Emuif, è popolato da creature mostruose, guarda le mie braccia, questi sono i loro segni, sono riuscito a rimettere piede sulla terra ferma appena in tempo per salvarmi- facendo venire i brividi al ragazzo. Appena finì di parlare il vecchio se ne andò lasciando Eizarg da solo con la barca appena comprata.

Mentre andava al fiume riuscì a recuperare un pezzo di pane ammuffito trovato per strada. Appena arrivato pose l'imbarcazione sulla riva e ci sistemò su le poche cose che possedeva(qualche vestito malconcio,qualche straccio, un piccolo coltello che usava per la caccia o in caso per difendersi e il pane appena trovato), usò il coltello per tagliare qualche ramo da usare come remo o per difendersi dalle creature di cui aveva parlato il vecchio, li mise nella barca e si sedette lì vicino a riflettere.


 Sapeva che non sarebbe stato semplice attraversare il fiume, ci sarebbero voluti uno o due giorni di cammino quindi pensò che se fosse stato fortunato sarebbe arrivato in meno di un giorno in barca, ma le creature, se il vecchio aveva detto la verità, rendevano tutto più difficile e guardando le cicatrici che aveva il vecchio si direbbe di molto. Non sapeva neanche che aspetto avessero, quanto fossero grandi, se la sua imbarcazione avrebbe retto, se i bastoni avrebbero potuto fare qualcosa... ma sapeva che doveva andare al castello, era la sua possibilità più vicina per avere una vita. Quindi era sicuro che ci sarebbe voluto almeno un giorno, senza imprevisti, se sarebbe stato fortunato non avrebbe neanche sofferto la fame.

 Si stese e inizio a guardare in alto, gli alberi sopra di lui, il cielo limpido che in alcuni punti trapelava, dallo strato verde e marrone di quelle alte piante, il sole, così accecante. Intorno a lui tronchi di un marrone così chiaro che sembrava quasi grigio, il fiume che scorreva davanti a lui, l'erbetta che si estendeva a chiazze sparse, le pietre disposte qua e la casualmente,a volte c'era qualche mucchietto artificiale creato dai passanti per non inciampare, lontano delle grandi pietre vicino al corso del fiume, sembravano l'entrata di una caverna. Il lieve cinguettio degli uccelli, il rumore di qualche animale che saltava da un ramo ad un altro o che correva spezzando qualche ramoscello, il vento che muoveva le foglie, a volte fischiava anche, il fiume che scorreva lento e a volte si infrangeva su qualche scoglio che usciva fuori dall'acqua così calma e limpida. Eizarg che pensava. Tutto ciò rendeva l'atmosfera magica e tra un pensiero e l'altro si addormentò,lasciando quel magnifico paesaggio e i suoi pensieri a qualcun altro.

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