L'acqua entrava abbastanza velocemente da quel piccolo buco sul fondo della barca, era largo solo cinque millimetri, ma la barca sembrava che stesse già affondando. Con un rapido movimento delle mani messe a coppa lanciò fuori dalla barca la creatura che era entrata provocandogli un lieve graffio su entrambe le mani. Svelto prese uno straccio, lo attorcigliò su se stesso quello che bastava e lo infilò nel buco, tappandolo. Iniziò subito a buttare l'acqua entrata fuori dalla barca sperando che altre creature non lo attaccassero. Ci vollero pochi secondi per togliere quasi tutta l'acqua entrata, un click lo fece voltare di scatto: un altra creatura aveva bucato la spessa parete della sua imbarcazione, ma per fortuna era a pelo d'acqua e la creatura morì toccando il suolo ancora asciutto mentre Eizarg tappava con un altro pezzo di stoffa il secondo buco. Prese la creatura ormai innocua e la butto in acqua.
Si mise di nuovo a cercare una soluzione. Riprese un bastone e facendo leva sul fondo del fiume tentò di spostarsi, inutile si muoveva troppo lentamente e il bastone veniva divorato troppo velocemente,lasciando solo una polvere marrone sulla superficie dell'acqua. Si guardò di nuovo in giro, era avanzato di due metri, non poteva raggiungere le due sponde piene di scogli che impedivano il passaggio, non poteva andare a nuoto, sarebbe morto prima di muovere un muscolo, non riusciva ad avanzare. Un altro buco, fece le stesse operazioni che aveva fatto per i precedenti. Un altro ancora e dopo pochi secondi ancora uno. Le creature attaccavano sempre più velocemente. Continuò a guardare in giro mentre buttava fuori l'acqua. Gli stracci stavano per finire.
Ad un certo punto notò qualcosa di molto strano, pochi metri più avanti delle papere stavano andando in acqua e stranamente non venivano attaccate dai neri. Anzi sembrava che le creature si mantenessero a distanza. Poi notò che le papere mangiavano le piccole creature. Eizarg stava realizzando la sua idea, poteva funzionare.
Appena finito di tappare l'ultimo buco prese un bastone e iniziò a spingere la barca. Aveva poco tempo, doveva avanzare di soli quattro metri. Il bastone si consumò appena superati i due metri. Un click. L'acqua.Prese un altro bastone e ricominciò a spingere. Urlò mentre la creatura entrata gli squarciava una gamba. Un altro click. E ancora un altro. L'acqua entrava. Mancava meno di un metro. Le sue urla. Le creature. I buchi. L'acqua. Il bastone ormai inutilizzabile. Ma era arrivato al suo scopo. Aveva le anatre che stavano attraversando il fiume alla sua sinistra e lui gli aveva bloccato il passaggio costringendole a girare intorno alla barca. Eizarg tra il dolore atroce causato dalle creature che gli mangiavano la pelle riuscì a prendere due papere e le buttò nella barca. I due animali dopo il primo spavento e lo sbattimento di ali in cerca di liberarsi dalle mani del ragazzo si calmarono. I neri sembravano spariti quindi di corsa prese qualche straccio e tappò i buchi. Le papere stavano uscendo dalla barca, non poteva permetterlo, saltò mentre la prima tornava in acqua afferrando la seconda che si dimenava. Strappò una manica da un vestito di ricambio che aveva portato con se e lo legò da una parte alla barca e dall'altra alla zampa della povera bestia che cercava di scappare. Eizarg si rialzò e tra gli strilli dall'animale si accorse di quello che aveva combinato saltando. Un forte tonfo. Un buco. L'acqua che ancora una volta iniziava ad entrare nella barca, già piena per i primi dieci centimetri dal fondo.
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alla ricerca della arepap
AdventureEizarg è un valoroso cavaliere che vive nel regno di Onger, ha subito la perdita della sua migliore amica da poco, Arepap la papera, con lei ha affrontato tante esperienze, battaglie e tanto altro e non crede di riuscire a superare questo momento p...