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-Chiudi il becco stupida papera!- correva a perdifiato già da cinque minuti senza sosta, era esausto ma era quasi arrivato, mancavano pochi metri e sarebbe stato in salvo, o almeno ci sperava.

La sera precedente, appena approdato a riva, aveva fatto una piccola corda con la stoffa rimasta che usò per legare la povera papera ad un albero lì vicino, le aveva messo vicino un mucchietto di neri,così se avrebbe avuto fame aveva da magiare e lui avrebbe potuto dormire in pace. Aveva raccolto un po di legna e aveva acceso il fuoco, stava cucinando i pesci pescati prima di incontrare i neri e quelle piccole creature che aveva pescato per la sua papera, ne aveva assaggiato uno e non era male, anzi da quando era mendicante questo era il pasto migliore. La papera dormiva già probabilmente, era muta da un po'.

Dopo essersi riempito lo stomaco di quelle strane creature, che anche da vicino sembravano dei minuscoli pesci, senza occhi e arti, solo una specie di bocca ad un'estremità, decise di riparare la barca con la luce del fuoco, aveva intenzione di partire l'indomani all'alba, non voleva restare un altra notte in un bosco, oltre al fatto che non sapeva neanche se ne avrebbe avuto l'opportunità.

Iniziò a cercare lì vicino qualcosa per riparare la barca, non sapeva cosa poteva usare, c'erano solo rami e foglie e non sapeva come poterli attaccare alla barca. Usò il coltellino per tagliare dei piccoli rami e li iniziò ad intagliare per farli andare nei buchi fatti dalle creature, non sapeva se avrebbe funzionato ma sperava che se li avrebbe inseriti con forza avrebbero fatto il loro lavoro. Capovolse l'imbarcazione e con una pietra iniziò a battere sui pezzi di legno intagliati per farli entrare a pressione nei buchi. Quando ebbe finito rimise la barca come se fosse in acqua e tagliò le punte che spuntavano dove prima c'erano i buchi. Mancava la parte più difficile, il buco creato dallo scoglio. Non sapeva come poter attaccare un pezzo di legno lì, non lo poteva mettere a pressione,era troppo grande. Decise quindi di intagliare delle tavole e legarle alla barca con la stoffa.

Dopo un ora aveva finito, non sapeva se avrebbe funzionato ma gli andava bene, l'indomani avrebbe potuto verificare. Aveva usato anche delle foglie verdi per impermeabilizzare meglio e avendo ricoperto le tavole con della stoffa e averle legate il più stretto possibile alla piccola imbarcazione non correva il rischio di riempirsi d'acqua.

 Era stanchissimo, non riusciva più a pensare, gli si chiudevano gli occhi da soli quindi decise di preparare un letto di foglie per sdraiarsi. Gli ci vollero pochi minuti ma gli sembrarono molti di più, decise di lasciare il fuoco acceso per non soffrire il freddo,la luna non era ancora alta ma si iniziava già a sentire freddo.Prese l'unico vecchio vestito rimasto intero e se lo mise addosso.Dopo pochi secondi che si era sdraiato sotto quel cielo limpido su cui risplendevano le stelle come lucciole in una notte senza luna si addormentò.

Si svegliò all'alba congelato. Si vedeva ancora uscire fumo dalla legna bruciata quindi ipotizzò che il fuoco si fisse spento da poco ma aveva fatto il suo lavoro, anche se ora stava morendo di freddo. Si mise seduto, Arepap dormiva ancora rannicchiata vicino al tronco dell'albero a cui era legata, la barca ancora come la aveva lasciatala sera precedente ma era sparito il mucchio di pesci che aveva pescato il giorno precedente, era strano, non sembrava fosse passato qualcuno perché non era sparito nient'altro quindi decise di andare a controllare. Si alzò in piedi e fece qualche passo in dietro. Non si era accorto di una pietra e inciampò cadendo all'indietro ma cadde su qualcosa di morbido, sollevato da terra, peloso al tatto.Prima ancora che Eizarg si potesse girare a vedere cadde in avanti spinto dalla cosa su cui era caduto, si stava alzando. Si girò subito per vedere cosa era stato e si spostò appena in tempo per schivare la zampa enorme di un orso che lo stava per schiacciare. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 08, 2016 ⏰

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