Capitolo 5

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Avery

La sveglia è qualcosa di assurdo. Credo che cambierò la suoneria mettendone una molto più calma perchè se continuerò con questa mi verrà un infarto prima o poi.

Scendo dal letto sbuffando e mi dirigo in bagno strisciando le gambe per potermi fare una bella doccia calda e svegliarmi del tutto.

Ieri dopo la 'visita' alla preside mi sono dovuta sorbire un'ora di geografia dopo aver risposto alle solite domande: da dove vieni, ti piace New York, ti piace la mia materia ? C'è stata la pausa pranzo quella che credevo mi avrebbe 'ricreato' in qualche modo invece sono stata seduta in un tavolo appartato dove ho mangiato in totale solitudine.

Già, Justin mi ha lasciato da sola perchè dopo l'ora di geografia mi ha detto che doveva incontrare qualcuno lasciandomi da sola in mezzo al corridoio come una stupida, oggi, appena lo trovo se la vedrà con me.

Esco dal bagno e dopo essermi vestita mi accorgo dall'orario sul cellulare che sono in un ritardo pazzesco ,  mancano solo dieci minuti alle otto.

Corro al piano di sotto dove trovo zio David che mi ha già preparato la colazione.

"Lo sai, vero, che sei in ritardo?"dice guardandomi con uno sguardo di rimprovero.

"Si lo so, grazie per la colazione" dico correndo di sopra per prendere lo zaino e il cellullare per poi precipitarmi di fuori per non perdere il pulman.

Sto correndo come una stupida ormai da cinque minuti e credo che tanto ormai non ha più senso correre dato che il pulman passava alle 7:52.

Per questo comincio a camminare cercando di riprendere il fiato dopo l'impresa che ho appena intrapreso.

All'improvviso una Range Rover nera si ferma di colpo vicino a me. Sto prendendo seriamente in considerazione l'idea di scappare via quando il finestrino si abbassa e lo vedo che mi sorride.

"Regina Avery, come sta? Non va a scuola oggi?"dice ancora con quel suo sorriso stampato in faccia.

"Smettila di chiamarmi così, comunque si, ci sto andando"gli rispondo continuando per la mia strada.

"Dai salta su" dice avvicinandosi ancora.

"No, non ci penso nemmeno" sto proprio perdendo tempo a stare qua ad ascoltarlo.

"Dai, Avery, smettila di fare la capricciosa sali e facciamola finita" insiste ma io non mi arrendo.

"Non serve che insisti" dico incrociando le braccia davanti al petto sfidandolo.

"Ok, l'hai voluto tu, non volevo arrivare a questo..."dice mentre apre la portiera e si avvicina.

Accade tutto in pochi secondi e senza che me rendo neanche conto mi ha caricato sulle sue spalle come se fossi un sacco di patate.

"JUSTIN METTIMI SUBITO GIU'" grido mentre gli tiro dei pugni sulla schiena ma lui si mette a ridacchiare e mi posiziona sul sedile anteriore vicino al suo.

Entra subito in macchina e prima che io afferri la maniglia per scappare blocca tutte le porte.

"JUSTIN-APRI-SUBITO-QUESTA-PORTA"grido calciando da tutte le parti.

"Smettila che cosi mi rovini la macchina" mi rimprovera facendo partire la macchina.

Arriviamo a scuola dopo poco tempo e appena entriamo in classe vedo il prof di matematica che ci guarda con uno sguardo assassino:

"SMITH, ANDERSON siete in ritardo!!! Per oggi passa ma la prossima volta vi beccherete una punizione che ricorderete per il resto della vostra vita." 

"Ci scusi" cerco di rimediare io mentre lui lo manda  a quel paese sottovoce.

Le ore passano in fretta stranamente e finalmente dopo il suono della campanella mi precipito fuori per comprare una sacra merendina al cioccolato .

Arrivo ai distributori e dopo averla presa vado addosso ad una ragazza:

"Guarda un po' chi abbiamo qua!"dice la ragazza, è alta bruna e anche molto bella.

Si gira verso le amiche che automaticamente si mettono a ridere.

Ha una faccia molto famigliare.

"Hai qualche problema?" ora che la guardo con attenzione so chi è: 

è la ragazza che rideva durante la mia 'presentazione'.

"Mi dà fastidio il fatto che passi tanto tempo con Justin,è il mio fidanzato e non il tuo, hai capito?"Quest' oca è la sua ragazza? Sono scioccata, ecco con chi doveva incontrarsi ieri alla pausa pranzo...

" Vi ho visto oggi , siete venuti a scuola insieme e la cosa mi irrita!"grida venendomi vicina mentre le altre si spostano.

Dò uno sguardo attorno e vedo che si sta formando un cerchio intorno di ragazzi molto curiosi.

"Mi dispiace cara ma a me non me ne frega niente se la cosa ti irrita, tra noi non c'è niente è solo la mia guida finchè non mi ambiento" dico andandomene.

Fortuna che volevo solo comprare una merendina.

"Sei solo una puttana!!!" a queste parole scatto e le tiro la sberla più potente che io abbia mai tirato.

"Come ti permetti?" urla tirandomi i capelli e in men che non si dica siamo per terra a tirarci i capelli e a rotolare per terra.

Continuiamo così per un po', con le grida e i tifi degli altri studenti come sottofondo quando qualcuno mi afferra il braccio e mi tira su in poco tempo.

"BASTA, SMETTETELA" è Justin.

"Ethan, aiutami" dice Justin continuando a tenermi mentre mi dimeno per andare a dare una lezione  a quella ragazza ma la sua forza me lo impedisce.

"Avery, SMETTILA DI DIMENARTI E' INUTILE" mi sgrida

"Oddio, Justin, non puoi immaginare cosa è successo, è arrivata e ha iniziato ad insultarmi solo perchè le sono andata addosso, ma giuro non l' ho fatto apposta..."dice tra un singhiozzo e l'altro, rimango a bocca aperta

"Ma che bugiarda, NON E' VERO!" grido io con l'intenzione di andare da quella stupida...

"Avery smettila di insisitere tanto non ti lascio e tu, Brianna smettila di piangere" dice lasciandomi finalmente il braccio e andando dalla fidanzatina.

"Ethan porta Avery in infermeria mentre io porto nell'altra Brianna" dice come se fosse il capo

"Ah, Avery dopo io e te dobbiamo parlare" a queste parole Brianna inizia a piangere più forte...io mi chiedo che problemi affliggono la sua bella testolina.

Continuiamo a camminare verso l'infermeria e noto che tutti gli sguardi sono puntati su di me .

"Dunque tu hai avuto il coraggio di fare rissa con Brianna?"dice Ethan con gli occhi che gli brillano.

"Si e se volessi saperlo i fatti non sono accaduti come la versione di Brianna" spiego 



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