UNA TERRIBILE GIORNATA

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E chi se lo aspettava che andasse così?
Eppure ricordo che solo due mesi  fa ero una dalle mille ambizioni.Insomma una normale sedicenne che sognava in grande, che con la sua testa viaggiava in tutti i luoghi del mondo, che amava suonare il suo meraviglioso strumento con una cordialità e delicatezza immensa.

E chi se lo sarebbe aspettato che quel trasferimento avrebbe stravolto tutto? Che per uno stupido ragazzo sarei cambiata totalmente?

La mia vita lì a New York era fantastica.
Mi alzavo tutte le mattina con quella fastidiosa telefonata di Lily, la mia migliore amica . Sapeva essere molto stronza, ma ormai dopo 12 anni ci si abitua a questo.

"Elii ti vuoi alzare da quel cazzo di letto ?! Sempre la solita storia , sei una dormigliona !!"

Come dargli torto mi svegliavo sempre in ritardo. Se non ci fosse stata lei avrei sempre iniziato la giornata con la professoressa che mi sgridava.

Ricordo che neanche riuscivo a rispondergli: quando lei mi chiamava, io stavo ancora in fase dormiente , con il solito pigiama a cuori e i miei capelli bruni disordinati in una coda, distrutta durante la notte.
Ma nonostante stessi sempre in coma mi dovevo alzare.

Guardavo nello specchio davanti al mio letto e mi rendevo conto che ero davvero orribile appena sveglia. Mi alzavo , prendevo i primi vestiti che c' erano nell' armadio e , dopo essermi lavata, davo il solito saluto a mia madre e uscivo trovandomi sempre fuori la scema della mia migliore amica che mi aspettava appoggiata sulla mia staccionata.
Lily era una ragazza tosta che in qualche modo mi aveva dato sempre sicurezza.
Non scorderò mai quei capelli corti biondi e quegli occhi blu che contrastavano il nero dei suoi vestiti. Si faceva vedere insensibile e di una forza incredibile , ma io sapevo che in fondo era buona ... Sapeva solo come affrontare la vita, sapeva solo com' erano le persone e per questo si era creata un guscio indistruttibile.

Mi salutava tutte le mattine con quella pacca sulla spalla e con le sue battute spiritose che a me facevano sempre sorridere.
Ma quel giorno non potevo essere felice. Dopo aver dato il solito saluto a mia madre lei mi fermò.

" Elizabeth dobbiamo parlare ..."

Sapevo che il fatto che mi avesse chiamato col mio nome intero non era un buon segno e questo era accentuato dalla sua espressione preoccupata.
Mia madre è sempre stata una persona forte  e vederla così non mi rassicurava.

"Dimmi mamma... "

Era molto tardi ma in quel momento non mi importava.

" Sai per tuo padre quanto sia importante il suo lavoro ...eh beh ... gliene hanno offerto uno molto vantaggioso "
" Che bella notizia ! E perché allora sei così preoccupata ? "

Ricordo  che lo dissi con un sorriso grande come una casa.

Sapevo quanto mio padre fosse felice e orgoglioso per il suo lavoro. Fin da bambino, è sempre stato il suo sogno fare l' architetto e così creare progetti che potrebbero migliorare le vite di molte persone. Ma questo gli ha sempre dato poco tempo sia per me che per mamma. Nonostante ciò ero sempre stata felice per lui.

Eh sì ero una ragazza buona e dolce.

Avevo sempre il sorriso , finché non mi è stato strappato via. Ho sempre visto il buono nelle persone... L' ho scoperto dopo che questo sarebbe stato un mio difetto.

Mamma teneva  i suoi occhi grandi e marroni, uguali ai miei ,verso di me , preoccupati per il dispiacere che mi avrebbero provocato le parole che sarebbero uscite dalla sua bocca.

" Elizabeth ... Glielo hanno offerto a Chicago "

Spazio autore
Salve a tutti,spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto^-^.È il primo libro che scrivo e spero che sia carino ahahaha

La ragazza dal cuore di ghiaccio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora