NICE TO MEET YOU MRS EVANS!

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9) NICE TO MEET YOU MRS EVANS!

Era passato un mese da quando stavo con Alex.

Un mese da quando i miei erano partiti per Chicago.

Un mese da quando conoscevo quelle due pazze scatenate che erano diventate molto importanti per me.

Un mese da quando non facevo più incubi.

Un mese da quando avevo ripreso in mano la mia vita.

Insomma un mese dalla mia rinascita.

Con Alex le cose andavano a meraviglia. Era il ragazzo che tutte le donne sognano. Buono, gentile, dolce. Mi faceva ridere e aveva il sorriso contagioso.

Non avevo ancora avuto o meglio trovato il coraggio per parlargli del mio passato e di Trace, ma nonostante questo lui non faceva domande. Mi lasciava il mio spazio e io ero felice di questo.

Sapevo che avrei potuto benissimo contare su di lui in qualsiasi momento ma sapere che lui non era a conoscenza di tutto mi rendeva un po' più libera.

Libera di isolarmi ogni tanto come ero solita fare senza che lui conoscesse il reale motivo.

Libera di perdermi nei dolci ricordi che riguardavano mio fratello o Brenda e Justin senza che nessuno potesse brontolare per questo.

Con i miei la situazione in quel mese era radicalmente cambiata. Certo li sentivo costantemente, ma mi sentivo davvero rincuorata dal non averli intorno. Grazie a questo stavo smettendo piano piano di far decidere a loro la mia vita e la stavo ricominciando a vivere.

Certo le telefonate strappa lacrime di mia madre nel bel mezzo della notte erano dure da digerire, ma erano un piccolo prezzo da pagare per avere questa tanto cercata libertà.

Con mio padre non avevo un vero e proprio rapporto. Era più mia madre a chiamarmi, con lui mi limitavo a parlare una o due volte la settimana. Anche troppe. Secondo il mio punto di vista.

Per quanto riguardava il lavoro, tutto andava bene.

Alex aveva parlato con l'intero staff e adesso nessuno mi trattava come la donna del capo, ma ero semplicemente Megan Coper l'avvocato intento a trovare un cavillo nel caso della GreenLand..

A proposito di GreenLand, sembra che finalmente qualcosa si sia smosso. Ho parlato ad Alex e Harry della mia idea del "paradiso fiscale" e entrambi sembravano d'accordo con me su questa ipotesi. Certo era ancora tutto da scoprire, ma almeno avevamo fatto un passo avanti.

Mi stupisco sempre di come vadano a rilento le cose. Insomma per avere delle informazioni ci vogliono anche giorni e giorni di attesa. Insomma ci credo che ci mettiamo così tanto tempo per trovare un singolo indizio.

Mi finisco di sistemare la sciarpa e mi guardo allo specchio. Si posso andare. oggi non devo andare a lavoro quindi posso vestirmi come voglio. Come nel mio stile. (FOTO INIZIALE)

Devo incontrarmi con quel bravissimo uomo del cimitero che a quanto sono riuscita a capire ha trovato un misterioso modo per risolvere il mio problema.

Ma dimmi te la voce grossa e una minaccia che possono combinare al giorno d'oggi. Esiste gente sempre più codarda!

Mi passo una veloce linea di matita nera sotto l'occhio e mi specchio nuovamente. Si. Va bene. Sorrido pensando che magari quel signore penserà che io si una specie di boss visto l'ultima visita, ma scollo le spalle. Non mi interessa quello che pensa. Basta che faccia quello che dico io!

Scesi dalla macchina e pigiai il secondo pulsante della chiave e l'auto si chiuse emettendo un veloce segnale acustico. Camminavo velocemente verso l'interno del cimitero, come avevo già fatto in precedenza e senza tanti preamboli mi diressi verso l'ufficio. Credo di aver avuto un appuntamento con quel tizio.

Wings {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora