CHRISTMAS EVE

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24) CHRISTMAS EVE

Aprì gli occhi e subito sorrisi.

Oggi era la vigilia di Natale. Il mio primo Natale da sola, senza i miei genitori. Il mio primo Natale con Alex.

Alzai la testa e lo vidi mentre continuava a dormire. Poverino in fuso orario si faceva sentire. Ieri era crollato mentre guardavamo la televisione.

Ancora non gli ho detto niente riguardo alla faccenda della convivenza, ieri dopo che gli ho rivelato quello che era successo con Christian, non mi è sembrato ne il luogo ne il momento adatto per dirglielo. Probabilmente lo farò oggi.

Mi alzo sbadigliando leggermente attenta a non fare rumore e scendo in cucina.

So che Alex ha dato le vacanze al signor e la signora Higgins, così siamo soli. Ha anche portato qui il piccolo Happy che dorme tranquillo e beato nella sua cuccia a forma di osso. Che tenero.

Ho deciso di portare la colazione a letto ad Alex, confidando nel fuso orario e sperando che non si svegli prima.

Prendo la macchinetta e la prima cosa che faccio è un bel caffè.

Decisamente mi serve un caffè se voglio affrontare bene questa giornata. Sarà lunga. Molto lunga.

Riscaldo nel microonde due cornetti e prendo i miei biscotti preferiti.

Sorrido pensando che sono riuscita a portarli anche qui. I Pan di Stelle ormai regnano nel mio mondo e fanno tutti gli spostamenti che faccio io. Non sia mai che non ne mangio almeno un paio a colazione. Potrei uccidere per molto meno.

Mentre aspetto che il caffè sia pronto, metto sopra un vassoio due tazze, lo zucchero, i cornetti e la scatola di biscotti. Faccio un passo indietro e ammiro il mio operato.

Però niente male!

Il caffè è finalmente pronto e il suo profumo si estende nell'aria facendomi sognare ad occhi aperti. Drogata. Ecco quello che sono.

Ne verso un po' nella tazza di Alex e ci aggiungo un velo di latte tiepido, proprio come piace a lui. Per me invece riempio la tazza grande. Niente latte, sciuperebbe il sapore e basta.

Sposto la macchinetta nel lavabo e prendo il vassoio intenzionata a portare a termine quella mia follia mattutina.

Ho deciso che Evans avrà la colazione a letto e così sarà.

Percorro le scale facendo fatica a non fare un danno irreparabile e mi congratulo con me stessa quando raggiungo la camera indenne. Faccio passi da gigante proprio.

Il bello addormentato è ancora li che se la dorme alla grande. Che tenero. Quasi quasi mi sento una stronza a svegliarlo.

Poggio il vassoio sul comodino e mi prendo un secondo per guardarlo.

È straiato a pancia in giù. Il piumone lo copre solo dalla vita in giù, ma nonostante indossi solo una canottiera nera, non sembra per niente infreddolito. La testa è poggiata malamente sul cuscino mentre tiene un braccio lungo schiena e uno sotto il cuscino. I capelli come al solito sono più scompigliati che mai, sorrido pensando che non l'ho mai visto con i capelli in ordine. Forse lo amo anche per questo.

La bocca è leggermente aperta e quelle labbra.. dio quelle labbra sono la fine del mondo. La fine del mio mondo. Mi fanno impazzire.

Lentamente vado verso di lui e mi siedo sul bordo del letto. Gli accarezzo una guancia con la mano. Lui si sveglia con il mio tocco, ma continua a tenere gli occhi chiusi. Credo sia un invito a continuare il mio massaggino.

Wings {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora