Preparativi.

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È  lunedì mattina e sono davvero ansiosa. Ho sognato. Anzi..ho fatto un'incubo. Non ricordo precisamente cosa è accaduto,ma ora mi ritrovo tutta sudata con le coperte tutte in disordine. Sembra che ci sia salito un'elefante. In ogni caso, oggi si parte e non ci sono scuse. Non posso farmi prendere dall'ansia. Sono le 6:00 ,merda. Dovevo svegliarmi alle 5:30 ... Dormigliona come sempre. Okay.. mettiamo da parte il mio essere pigra, e alziamoci da questo letto. Devo andare in America.. Wow.. Così  fa strano  sentirlo dire,visto che è  sempre stato il mio sogno...
Vabbè. Mi alzo dal letto e un fascio di luce invade la mia cameretta. Mi guardo intorno e vedo tutto in disordine. Come sempre.
"Beatrice!!!"
Uffa... mi rompe le scatole anche sapendo che non mi vedrà per 3 mesi.
Decido di alzarmi.
Alzo la trapunta e un'ondata di freddo,simile al gelo, invade il mio corpo. Siamo a giugno. Bene..
Metto i piedi a terra e faccio fatica a trovare le mie bellissime pantofole rosa.
Mi metto in piedi e mi accorgo di avere una gamba  leggermente addormentata (come me, se non altro) mi capita sempre... E non lo sopporto. Smuovo avanti e indietro la cosiddetta gamba addormentata e realizzo che si sta facendo sempre più  tardi..
"Beatrice!!! Ti vuoi muovere???"
Appunto..
Passo davanti allo specchio che si trova poco prima della porta, e realizzo che anche stamattina sembro un mostro. Perfetto.
Esco da camera mia, e inizio a scendere le scale infinite che ci sono, per andare al piano di sotto.
Una volta arrivata giù, sento un profumo di caffè, che però  ovviamente non è per me. Secondo  mia madre,sono ancora troppo piccola.
Arrivo in cucina e mi accorgo che mia mamma è  totalmente presa nel guardare la tv.
Non capisco cosa stia guardando, e silenziosamente  mi siedo a tavola,dove c'è  una tovaglietta azzurra con sopra il cappuccino e un cornetto alla crema. Adoro queste colazioni così Tumbrl.
Inizio a mangiare  il mio cornetto,e a causa del mio essere aggraziata come un'elefante , richiamo l'attezione di mia madre che sembra avere un'espressione un po' preoccupata, sul viso.
《Buongiorno mamma, tutto bene? Mi sembri preccupata...》 Le chiedo cercando di essere più convincente possibile.... Prima di avere una sua risposta, mi accorgo che alla tv ,c'è  il telegiornale (come al solito) ed è  trasmesso un servizio sulle elezioni Americane... Merda, ora mia madre mi farà  la ramanzina di stare particolarmente attenta,perché in queste occasioni, gli Americani sono "molto nervosi".
《Ah, buongiorno tesoro.. Sisi tutto bene, solo che sono un po' preoccupata, perché proprio stamattina hanno comunicato i risultati delle elezioni Americane e... 》
Eccola qua...
《Vovevo chiederti di stare particolarmente attenta,perché in queste occasioni, gli Americani sono "molto nervosi"... 》Sono una sensitiva!!! No,scherzo... è  che questa cosa me la sta dicendo da quando ha saputo che la mia partenza sarebbe concisa con le elezioni. E da allora ogni volta che sento quel termine, nella mia testa esce fuori il ragionamento di mia madre..
Dettagli..
《Mamma,stai tranquilla! Non c'è nulla di cui temere. Starò attenta,te lo prometto! 》 Cerco di essere il più convincente possibile...
《Vabbene, tesoro..》 Ormai si è rassegnata.. Nel trattempo ho finito il mio cornetto, e anche il cappuccino. Ottimi come sempre..
Vado di sopra e molto velocemente mi faccio la doccia. Shampoo alla vaniglia e bagnoschiuma al cocco. Non uso il balsamo,altrimenti appesantisco i miei capelli ancora di più. Quindi va bene così..
Vado in camera e metto i vestiti che mi ero preparata già la sera prima.
Jeans classici e skinny, maglietta a maniche corte dell'adidas bianca, e una felpona (come la chiamo io) che arriva fino al ginocchio,grigia. Anfibi neri.
Come trucco decido di andarci molto leggera,anche perché  ho 14 anni.. Un leggero tratto di ombretto chiaro, un po' di mascara waterproof  (in caso di lacrime) e un lip gloss abbastanza chiaro,sui toni del blu. Completo tutto mettendo il mio cappellino estivo dell'adidas, al contrario.
Non è perfetto...ma diciamo che è decente.
Avrei voluto salutare mio padre e mia sorella, ma purtroppo non ci sono. Si trovano a Riccione per i campionati Italiani di nuoto... e la mia sorellona ne farà parte.. Sono davvero felicissima per lei,perché  è  quello che ha sempre desiderato, però mi sarbbe piaciuto salutarla di persona...
In ogni caso ora e lí e io non posso farci niente.. Solo augurarle un in bocca al lupo e esserle sempre fedele..
Lei si chiama Edythe...
Ed è la mia gemella...
Ma siamo totalmente diverse.. Ed ecco perché non è voluta venire in America con me. Non le piace il mio mondo... Per lei esiste solo quella piscina, i suoi amici e il suo ragazzo. Niente sogni che non comprendano medaglie o roba del genere...

In ogni caso, sono incredibilmente in ritardo. Quindi devo muovermi. Do un'ultima occhiata alla mia bella cameretta che non vedrò  più per tre mesi , e mi dirigo di nuovo verso le scale.
《Mamma, sono pronta, andiamo?》Sono stranamente  in ansia..
《Certo, hai preso tutto??》
《Sisi..》 La rispondo con aria un po' scocciata.. E credo  se ne sia accorta.
《Vabbene, allora andimo. Sali in macchina..》Obbedisco.

Il viaggio da casa mia all'aereoporto è stato abbastanza noioso..  Con tanta musica, ma pur sempre noioso..
Siamo arrivate. Dio mio come sono nervosa.... Perché??
Scarichiamo i bagagli e ci dirigiamo verso l'entrata.
Grazie alla mia perfetta memoria, mi sono dimenticata dove dovevo incontrarmi con i professori.. Che idiota.. Mi viene quasi da ridere.
《Ti muovi a chiamare qualche professore per sapere dove cavolo dobbiamo andare??》 Wow.. ho appena realizzato che mia madre è  ancora più agitata di me..
Prendo subito il mio cellulare dalla tasca sinistra del felpone e cerco nella rubrica e cerco il numero della viper... ehm, volevo dire della professoressa di matematica.. Dopo un paio di squilli si decide a rispondermi...
"Si,pronto? "
"Salve professoressa, sono Beatrice Martucci, volevo sapere dove si trova lei in questo momento... ehm, intendevo dire, in che punto dell'aeroporto...."
"Ah giusto, viene anche lei in America, signorina beatrice... in ogni caso ci troviamo tutti difronte ad Hacca  e emme, stiamo aspettando solo lei."
"Vabbene,arrivo"
Come caspita ha chiamato H & M??? Hahaha non ci posso credere... Vabbè  in ogni caso sarà  meglio sbrigarsi...
《Allora????》 Caspita com'è  ansiosa mia mamma... l'ho vista così  solo  poche volte,ovvero alle gare di mia sorella..
《Sono tutti davanti H & M. 》 Evito di dirle che stanno aspettando solo noi ,altrimenti finisce per agitarsi ancora di più.
《E allora muoviamoci...》 Sempre più ansiosa.
Entriamo dentro e dopo un paio  di minuti arrivamo al piano  dove si trova H&M...
Da lontano intravedo la professoressa di matematica, affiancata da altri 5 professori, e dieci ragazzi, della quale ne conosco solo qualcuno..
Più  mi avvicino e più inizio a distinguere le persone. C'è  Eleanor, della 3^F, e Cameron della 2^D.
Loro due però,  non sono le uniche due persone che distinguo e che conosco...
C'è  lui. Marco Leonardi.
Con quel suo solito sorriso, e non so perche,più  mi avvicino e più  mi vengono dei crampi allo stomaco.  Strano.
Faccio finta di distogliere lo sguardo, per non sembrare ossessiva, ma ad un tratto incrocio i suoi occhi color Nutella.
Mi sta guardando...

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