Non aspettarti chi ti aspetti

2.2K 144 3
                                    

Era passata una settimana ed ero più che certa che Draco mi avrebbe aggredita da un momento all'altro.

Passavo i pomeriggi in biblioteca a cercare una soluzione e a piangere.
L'unica ragazza uccisa dal suo ragazzo, l'unica ragazza alla quale le forze oscure mettevano i bastoni fra le ruote, l'unica ragazza fortunata in amore ma sfortunata nella vita.
Il destino mi voleva e io l'avevo capito.
Ero più che pronta a morire.

Ero come al solito in biblioteca dalle quattro del pomeriggio e ormai avevo solo più mezz'ora di tempo per trovare una soluzione a quella dannata profezia che mi tormentava.
In caso non fossi riuscita a trovarla, sarei stata a pronta a morire per Draco, per salvarlo, anche se ero a conoscenza del fatto che lui mi avesse detto di non vivere senza di me.

Ormai stanca e trafelata decisi di rimettere a posto i libri che avevo preso.
Non mi ero accorta peró di un grosso tomo rosso scuro dal titolo "Profezie del secolo" e, la voglia pulsante di leggerlo tutto in dieci minuti, mi assaliva tortuosamente.

Lo aprii e soffiai via un bel po' di polvere. Era diviso in anni e iniziava dal 1900 fino al 1999, dato che parlava delle profezie del ventesimo secolo. Ero fortunata, perché eravamo nel 1999 e di sicuro non avrei mai più trovato un libro tanto alto quanto affascinante.

Iniziai a sfogliare le pagine che erano divise in anni.
Ogni anno aveva 5 pagine e arrivai fino a quest'anno.
"1999
1- amortentia insolita"
Ecco era la mia, iniziai a leggerla ed era una delle più complicate da risolvere.

"Rinunciare alla vita della persona che tenterà di uccidervi o rinunciare alla propria vita. Unica soluzione alla profezia."

Scoppiai in lacrime, lacrime amare.
Come potevo uccidere Draco, come potevo uccidere la persona con cui avrei voluto passare il resto della mia vita e l'eternità nel regno dei morti?

Sentii una mano sulla mia spalla, mi alzai e lo abbracciai. Avrei riconosciuto fra mille le sue dita affusolate e la sua mano gelida e pallida.
Restai dieci minuti a piangere sul suo petto finché non mi tirò su il mento con due dita e pronunciò "legilimens".
Vidi passare tutti i miei ricordi davanti, fin dal primo anno, la pietra filosofale, il basilisco che mi pietrificò, Ronald trascinato da Sirius nella stamberga strillante durante il terzo anno, il ballo del ceppo con Krum, i mangiamorte sconfitti al ministero nella sala delle profezie, il funerale di Silente, il mio primo bacio con Draco, la mia prima volta e tutta la storia della profezia.

Draco uscì dalla mia mente e mi urlò contro "Hermione come hai potuto nascondermelo? Lo sai che mi fido e che ci diciamo tutto!"

"Draco se te lo avessi detto il ministro della magia mi avrebbe processata e punita se non uccisa!"

"Uccisa no, sei minorenne e poi non me lo hai detto, l'ho saputo io grazie all'incantesimo" disse infine ghignando.

Lo abbracciai forte quasi da farlo cadere e restammo così per un po', io a cavalcioni su di lui e le sue mani che mi tenevano ben stretta e salda ai suoi addominali scolpiti.

"Comunque io non sono sicuro che si impossesseranno di me. La profezia ha chiaramente detto che la persona che ti farà del male non sarà chi tu ti aspetti e ti ha detto di non aspettarsi chi ti aspetti.
Ti giuro Hermione che se proveranno ad impossessarsi di me mi ucciderò a costo di far uscire l'oscurità dal mio corpo, per proteggerti."

"No Draco, no! Non devi scherzare è una cosa seria! E se poi sei tu quello che mi fa del male? Io rinuncerò alla mia vita per farti vivere, e lo sai."

"Hermione lo sai bene che ti renderebbero le cose più facili. Se ti uccido uccideranno anche me."

"Se ti uccidi Draco uccideranno anche me, se ti uccido mi ucciderò, lo sai che non cambierebbe nulla.
Riesco a tenerti testa Malfoy."

"È per questo che ti amo Granger"

Ci baciammo poco castamente dietro uno scaffale in fondo alla biblioteca dove nessuno ci avrebbe visto, e quando finimmo mi porse la mano.
Accettai e gli offrii la mano con il suo anello e sorrise in modo spontaneo e naturale, non uno di quei suoi soliti ghigni.
Questo era un sorriso degno di Draco Malfoy e ricambiai il sorriso con un luccichio negli occhi che solo lui sapeva cosa volesse dire.

Andammo al lago nero e restammo lì una mezz'ora, saltando la cena.
Eravamo lontano da tutto e da tutti, solo io, lui e il nostro amore che non faceva da terzo incomodo.

"Draco ho paura"

"La paura è un'emozione forte che ti aiuta a capire come comportarti. Io ne ho avuta talmente tanta che ho imparato ad affrontarla e ti insegnerò come fare.
C'è Draco che ti protegge."

"Grazie ti amo."

"Anche io Granger."

Io, Lui e il nostro Amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora