Arteficial love ~ Baekhyun

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POV Baekhyun

Era quel tipo di ragazza da cui dovevo tenermi lontano, forse me ne ero accorto sin dall'inizio e ne ero perfettamente consapevole, ma non lo feci finchè non fu troppo tardi.

Baekhyun era fidanzato da ormai due anni con Clary, la ragazza che aveva sempre amato, che aveva osservato per molto tempo cercando di capire ogni sua caratteristica, provando a conoscerla.

Fu amore a prima vista, anche se può suonare melenso era davvero così: l'aveva vista in un giorno di pioggia, seduta a terra con la faccia tra le gambe, le sue spalle si muovevano ritmicamente, e Baekhyun ci mise qualche secondo a capire che stava piangendo.
Era il primo giorno di scuola e lui si chiese cosa fosse successo di tanto terribile da sconvolgere la ragazza.

Quando lei sollevò lo sguardo, lui la vide in viso. Aveva gli occhi rossi, gonfi, il naso arrossato e bagnato, un'espressione agghiacciante, frustrata e addolorata.
Gli parve bellissima, anche in quelle condizioni.

In quel momento capì che lei era come un tornado, un fenomeno raro, distruttivo ma davvero spettacolare. Ne era attratto.

Quando si avvicinò a lei con l'ombrello per coprirla dalle gocce di pioggia come se potesse proteggerla da altro male, lei si girò verso di lui.

Baekhyun non sapeva cosa aspettarsi, anche se la reazione della ragazza lo sorprese alquanto.
Lei lo guardò qualche istante negli occhi con sguardo smarrito, prima di riprendersi dalla sorpresa e alzarsi in piedi.

Aveva qualcosa di angelico e di sbagliato allo stesso tempo, come un bellissimo angelo caduto.

- Che fai?- la voce della fanciulla era piena di rabbia, roca per il pianto.

- Piove- disse Baekhyun con semplicità, affermando l'ovvio.
La ragazza si scostò da sotto l'ombrello e fece due passi allontanandosi, quasi con disgusto, da Baekhyun che tentò di andare verso di lei, e coprirla di nuovo.
Ormai però era fradicia da un po', sapeva che coprirla non sarebbe servito a nulla.

-Non ti avvicinare a me- disse lei come un cane randagio che ringhia ad uno sconosciuto, il quale sta solo tentando di prestargli soccorso.

- Non voglia farti nulla - Baek sollevò una mano con segno di resa, mentre l'altra continuava ad arreggere l'ombrello.

- Non devi parlarmi, non devi guardarmi e soprattutto - sospirò e con voce più bassa e minacciosa disse -Dimentica ciò che hai visto oggi-.
Dopodiché passò l'autobus e lei salì sopra, senza più girarsi indietro.

Da quel giorno Baek continuò ad osservarla in silenzio, i suoi occhi erano attratti da lei, percepivano la sua presenza quando lei era vicina, e quando, qualche giorno dopo, scoprì di avere diverse lezioni in comune con lei, fu davvero felice.

Lei faceva finta di non conoscerlo, stava sulle sue, rispondeva male a tutti i compagni e professori, mostrava una faccia apatica o arrabbiata e prendeva sempre il solito bus.

Queste erano le cose che Baekhyun aveva notato in una settimana, ma erano evidenti a chiunque avesse un minimo di capacità d'osservazione.

Ciò che passava in osservato, quello che solo un po' di interesse e sete di conoscenza poteva rivelare, era che lei scendeva circa alla quinta fermata del bus dalla scuola, davanti ad una serie di palazzi e camminava fino ad una enorme villa.
Lì, apriva il cancello ed entrava sospirando.

Baekhyun aveva fortuna perché abitava nel suo stesso quartiere, esattamente in uno dei palazzi vicini alla villa e scendeva alla fermata dopo quella della ragazza.

Dal balcone di casa lui poteva osservare il suo giardino.

Una sera, mentre portava Lucky, il suo cane, a fare un giro per le strade prima di andare a dormire, vide la ragazza seduta fuori dal cancellino.
Il buonsenso, il subconscio e tutto di lui gli consigliavano di tirare a dritto sulla strada ed ignorarla, così da evitare mille problemi e dolori inutili.

Exo ~ One shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora