Wolf ~ Kris

593 38 40
                                    

Ho sentito dire che l'amore di un uomo é come il fuoco: una fiamma ardente ed effimera che si spegne con la soddisfazione carnale.
L'amore di una donna é, invece, l'affetto che la porta ad annullarsi pur di avere il bene del suo amato.
Questa è la crudele verità dell'amore, la mancata coincidenza delle emozioni.

Era la seconda notte che Kris passava fuori casa da quando eravamo andati a vivere insieme circa due mesi fa.
All'inizio tutto era perfetto e fantastico: trascorrevamo insieme ogni momento libero, cenavamo insieme, la sera guardavamo un film, chiaccheravamo e progettavamo insieme il nostro futuro, consumavamo il nostro amore tra baci appassionati e dolci tocchi.

Poi qualcosa cambiò.

Una sera, circa due settimane fa, Kris passò la serata fuori casa dicendomi che sarebbe stato con degli amici in un pub fuori città, verso la campagna. Mi aveva invitato ad andare con lui ma avevo declinato l'offerta perché non mi sentivo bene, e volevi riposarmi.
Tornò verso le due di notte nonostante mi avesse mandato un messaggio a mezzanotte dicendomi che si stava dirigendo verso casa.
Aspettai il più possibile ma poi cedetti al sonno e mi addormentai.
Fui risvegliata dal suono della porta che si apriva, essa nel chiudersi sbattè così violentemente che mi spaventai e mi alzai dal letto.

- Kris? Sei tu?- con voce allarmata, camminai con cautela verso l'ingresso e intravidi nel buio la figura di Kris.

Non ricevetti risposta, solo un mugolio sforzato che proveniva dalla sua bocca, sembrava più un ringhio.

La sua figura appariva stanca, sembrava sfinito e la mia supposizione si rivelò giusta quando barcollò nella mia direzione.

Ora il mio cuore era colmo di preoccupazione, l'ansia aveva scacciato il sonno -Stai bene? Kris sei ubriaco?- chiesi perplessa, non sentì odore di alcol quando mi passò vicino senza rispondere alla mie domande, sembrava stanco ed era come se il suo corpo potesse cedere da un momento all'altro.

Si avviò in bagno senza dire una singola parola di risposta, lasciandomi a bocca aperta, sconvolta, preoccupata e impotente.

Non capivo quale era il problema e quindi non potevo fare niente.

Kris si chiuse la porta alle spalle e quando corsi verso di essa cercando di aprirla, lui fece forza dall'altra parte e bloccò la serratura.

Ero intrappolata fuori.

Lui non voleva farsi aiutare, non potevo avvicinarmi.
Sentì il mio cuore stringersi, l'uomo che più amavo stava soffrendo e io non ero la cura.
Non mi voleva vicino, e a quanto pareva, a primo impatto nemmeno desiderava che io conoscessi il problema.

- Kris.. che hai? Stai bene? Dimmi che succede, perfavore- mormorai affannosamente da dietro la porta.

Seguì un momento di silenzio.

Il buio, il vuoto.

- Kris.. Kris apri, fammi entrare- continuai a bussare alla porta, incessantemente, fermandomi solo per sentire una sua risposta.

Finalmente, due minuti dopo, ne ricevetti una -Vai via. Dormi Catherina- disse con voce roca e sofferente, era come se avesse difficoltà a parlare.
La sua voce era cupa, roca e oscura, completamente diversa dal suo solito tono dolce.

Che cosa era successo?

- Ti prego, dimmi cosa è successo - sussurrai poiché non avevo abbastanza forza, come se le energie mi avessero abbandonato
Kris non rispose e non sentii alcun rumore provenire dalla porta.
Mi lasciai cadere a terra appoggiandomi al muro, in attesa che lui aprisse.

La mattina dopo mi svegliai sul letto, allungai in modo assonnato la mano sulla parte di Kris che scoprii vuota.

Sospirai, ma prima che potessi demoralizzarmi sentii dei rumori in cucina: pentole che sbattevano, il rumore dell'olio che friggeva qualcosa, e l'odore di frittelle.

Exo ~ One shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora