La casa di suo cugino era grande. Per essere una villa a mare, da usare l'estate, era spaziosa, insomma.
Due bagni, tre canere da letto, una cucina, un salotto e un ingresso.
Probabilmente era nata lì anche per ospitare di tanto in tanto amici e parenti, e di questa cisa Nico ne aveva dovuto tener conto."Oh Dei. Non ricordavo fosse così bello il panorama!" Esclamò sognante la sua amica, Piper, mentre lasciava i borsoni sull'uscio della porta e si fiondava alle finestre dall'altra parte della stanza, dove la spiaggia e il mare sembrava un quadro animato.
"Oh, ma allora siet- MA DANNAZIONE!" La voce di suo cugino risuonò lontana, soffocata da un rumore simile a delle pentole chr cadevano al suolo, susseguita da qualche imprecazione.
E mentre il suo borbottare si avvicinava man mano, Piper si stava tappando le orecchie per non rovinare il momento magico che aveva creato il panorama.
Leo sorrideva divertito.Poi la figura di suo cugino sbucò sulla destra, mentre si portava alle labbra il pollice, probabilmente nell'intento di togliere via il sangue da un piccolo taglietto.
"Oh, Jason!" Sorrise ampiamente, avvicinandoglisi e stringendolo in un mezzo abbraccio, visto che, nonostante i pochi anni di differenza, Nico non arrivava agevolmente alle sue spalle.
E a farglielo notare ci pensò Leo.
"Oh, ma guarda sei cresciuto, Neeks!" Esclamò compiaciuto, unendo le mani in un sonoro schiocco, portandosele sotto al mento, ammirato.
Nico l'avrebbe ucciso seduta stante, ma una figura slanciata si precipitò nella sala, con il fiatone.
Era biondo, soltanto un biondo molto più acceso di quello di Jason, e due occhi azzurri luminosi. Jason cominciò a pensare che era decisamente un biondo dagli occhi azzurri troppo banale.Piper fischiò al suo arrivo, ma il ragazzo sembrò non aver tempo per dedicarle attenzioni.
Si precipitò da Nico, il quale aveva un'aria più annoiata del solito, a cui prese la mano per esaminarli."Oh santo cielo, Nicu-"
"Non ci provare, Solace." Lo ammonì quello, tranquillo.
"Ma che hai fatto?" Sbottò allora Solace, mentre dalla tasca tirava fuori prontamente un cerotto, che fasciò la microscopica ferita del moro.
A Jason sembrava eccessivo, ma si concentrò di più a scoprire l'identità del misterioso biondo.
"Ehi Neeks, non ci presenti il nuovo ragazzo?" Domandò Leo, a quanto pare divertito dalla scenetta.
Il ragazzo con il teschio fluo sulla maglia nera lo guardò male, riportando la mano in tasca."Solace non è il mio ragazzo. È un mio caro amico rompiballe." Sbottò, sotto lo sguardo divertito del biondo, che incrociò le braccia.
"Oh si. Infatti l'altra notte non gridavi 'Ti amo, Will' al tuo caro amico rompiballe mentre-" si interruppe, l'urlo di Piper l'aveva spaventato.
Come aveva spaventato tutti, d'altronde.
Leo infatti era finito addosso a Jason, facendolo schiacciare contro la porta, e Nico aveva gridato, proprio come la-
Lasciamo stare, pensò Jason."Ragazzi. Santi numi, tenete queste preziose informazioni per voi, dannazione!" Sbottò, mentre prendeva la sua borsa da cui penzolava la testa di Annabell, e usciva dalla dimora, dopo essersi accertata che la porta fosse sbattuta abbastanza forte.
"Ha il ciclo?" Mormorò Will, inclinando la testa di lato.
"Non dovrebbe" mormorò Jason. "Ce lo aveva già una settimana fa."
Nico scosse la testa, spostando di lato il lungo ciuffo scuro."Le donne non le capisco." Leo si affrettò a tossire, gli occhi sbarrati.
Si guardò intorno, esaminando Nico, Will ed infine Jason, shocckato."Io me ne devo andare di qui."
Jason aggrottò la fronte.
"Potrei diventare anche io gay.""Non è così male." Borbottò Will, come se fosse a disagio.
"Oh no. Le donne sono così belle. E poi non ce nessun ragazzo che mi farebbe diventare gay, se non il mio riflesso allo specchio." Sentenziò, afferrando la sua valigia e affrettandosi a uscire dalla camera, verso le scale.
Will aggrottò le bionde sopracciglia, girandosi verso il suo ragazzo.
Nico scosse la testà."La terza a destra!" Urlò, per poi sparire nuovamente da dove era venuto.
Ci fu quell'imbarazzante momento in cui Jason non sapeva se doveva presentarsi, andare da Leo o cercare Nico.
Will lo scrutava, mettendolo in soggezione, ma tutta la preoccupazione svanì quando il ragazzo dagli occhi azzurri gli sorrise. Aveva un bel sorriso, e se non avevesse avuto un Perseus sul polso ci avrebbe anche provato, se mai avesse rotto con Nico.
Ma lui era Will.
E, a quanto pareva, stava ancora con Nico.
Nessun Perseus in vista."Sembri un tipo okay." Proferì, affondando le mani nelle tasche dei sgargianti pantaloni verdi.
"Sai, pensavo foste tipi un po' strani. Non mi andava a genio di... di avervi qui. Ma a parte una ragazza con le sue robe, un biondo un po' silenzioso e un ragazzo normalmente etero non credo siate preoccupanti."Jason gli sorrise, nel modo più rassicurante che potè.
"Dovresti controllare li zaini di Leo, però, se ti dovessi ritrovare la polizia domani mattina qui davanti"***
Piper non sapeva esattamente dove andare.
La spiaggia era dall'altra parte della casa, ma non aveva il costume con sè.
Così si risistemò meglio la borsa sulla spalla, accarezzando distrattamente i capelli della bambola, prima di avviarsi lungo la via, costeggiata di alberi e graziose casette.
Quella sembrava proprio una vacanza, tranquilla e serena, e a lei non sarebbe dispiaciuto affatto se Jason non si arrabbiasse, se l'avesse considerata tale, quella fuga.A svegliarla dai suoi pensieri furono le grida di qualcuno in lontanaza.
Quando Piper alzò lo sguardo scoprì la ragazza a cui appartenevano le urla.
Si avvicinò, curiosa, e si tranquillizzò quando sentì che non erano di pericolo o di dolore.La ragazza era alta, fisico asciutto e le curve giuste nei punti giusti.
I riccioli biondi le ricadevano morbidi sulle spalle e anche se era dieci metri di diatanza Piper ne poté sentire l'odore di salsedine tra questi.
La ragazza stringeva con un braccio una serie di volantini al petto, e un altro lo sventolava di qua e là, mostrandolo alla gente.Un paio di ragazzi l'affiancavano e si vedeva lontano un miglio che ci stavano provando con lei.
Piper mise meglio Annabell nella borsa, e si avvicinò, cauta.
La bionda ignorava i due, porgendo i volantini ad un'altra coppia.La ragazza era ormai a un metro di distanza dal gruppetto, quando la tipa dei volantini si girò verso il primo ragazzo, moro.
"Oh, Ethan, ti prego, smettila. Non ti darò mai il mio numero. Mai."
Piper sobbalzò per la voce dura della ragazza, di cui aveva intravisto i tempestosi e autoritari occhi grigi.
"Ma io sono carino..." tentò invano quello, sotto le risa dell'amico.
"Guarda, preferisco darlo a questa bella ragazza, il mio numero, piuttosto che a te!" Protestò lei. E sotto lo sguardo shocckato di lui, sfilò la penna dalla tasca, girò un volantino e ci scrisse velocemente qualcosa, porgendolo infine a Piper, che era appena rossa sulle gote.
Quando i loro sguardi si incrontrarono la bionda aveva un ghigno soddisfatto sulle labbra, ma sembrava davvero compiaciuta.
Piper voleva dire qualcosa, fare qualcosa mentre si infilava il volantino nella borsa, ma non fece in tempo: la ragazza dagli occhi meravigliosamente grigi si era girata dall'altra parte, ignorando sia lei che Ethan e il suo amico, porgendo un volantino ad una coppia.Piper si allontanò lentamente, non si ricordò neanche come.
Ma sorrise dietro l'angolo, involontariamente, quando vide i numeri scritti davvero sul bianco del foglio.Mi scuso per il ritardo, sed ho avuto da fare per davvero.
In primis volevo evidenziare il fatto che si, nonostante questa sia una Jercy, abituatevi all'idea che alla fine dei capitoli troverete sempre scene della storia Pipabeth (come in questo) e della Caleo, dal prossimo.
Se non shippate this ship, potete saltare le parti, la storia procede comunque.
Detto questo, ringrazio ancora chi vota e commenta, perché ogni volta penso che "wow, qualcuno legge ancora sto' aborto"
Alla prossima,
-Clauds
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The One //Jercy
FanfictionNon spoiler, può esser letto da chi non conosce l'opera originale. Soulmate-Slash (boyxboy, se non piace il tema non leggete) 《Jason Grace si svegliò tardi quel giorno. Eppure, nonostante fosse estate e la sua testa gli dolesse per i diversi alcolic...