capitolo 19

10 0 0
                                    


Poi mi baciò il collo e ritornò alle labbra in tutto ciò stava provando a togliermi la maglia ma io mi staccai <<Cosa stai facendo chiesi>> mentre lui portava le sue mani di nuovo sui miei fianchi <<Niente>> disse lui facendo spallucce e dandomi un'altro bacio e tirò su la mia maglia dandomi dei baci dolci sulla pancia e mi lasciò un succhiotto sul collo <<Alvaro!>> urlai facendo la finta arrabbiata <<Cosa c'è amore?>> Mi chiede abbracciandomi <<Come cosa c'è? Ora questo come lo nascondo?>> chiedo arrabbiandomi di più (fingo) <<Aspetta ora so io come farti passarre l'arrabbiatura>> mi dice mettendosi su di me e provandomi a baciare <<No, sono seria>> dico cercando di mantenere la serietà <<Scusami ma non ti arrabbiare!>> mi disse con gli occhi dolci che anche se fossi stata davvero arrabbiata avrei accettato le sue scuse <<Certo che ti perdono>> dissi prendendolo dalla maglia e tirandolo a me per poi baciarlo di nuovo provò a togliermi la maglia ma glielo impedì, visto che sapevo poi cosa sarebbe successo e  dato che il giorno seguente mi sarei dovuta svegliare presto per andare a lavoro era meglio farlo nel weekend... lui non si arrabbiò mise solo il broncio cercando di farmi cambiare idea ma non ci riuscì così ci addormentammo abbracciati *5.30 A.M.* Mi sveglio ma noto che Alvaro non è più nella stanza da letto allora mi alzo e mi metto le pantofole quando sento un urlo provenire dalla cucina <<Ahi>>, mi precipito nell'altra stanza e vedo Alvaro senza maglia anche se eravamo a settembre e sempre lui con un canovaccio che cercava di asciugarsi qualcosa da addosso, corso verso di lui <<Cosa ti sei fatto?>> dissi preoccupandomi guardando la sua espressione <<Niente di che! Mi sono solo rovesciato il caffè che avevo preparato per te addosso, ho tolto la maglia per pulirmi meglio>> mi disse come se fosse una cosa da poco <<Ma stai scherzando? E questo sarebbe niente?>> dissi guardando la sua pelle che si diventava rossa <<Dobbiamo andare in ospedale>> dissi tirandolo in camera nostra per prepararci <<E tu il lavoro?>> Mi chiese facendo una faccia maliziosa <<Chiederò una giornata di permesso>> dissi <<Okay, allora mi farò più spesso male>> disse

In cammino con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora