4- I'm fall in love

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Sascha decise di non dire niente a Stefano, si conoscevano solo da due settimane e qualche giorno, non era il caso di rovinare un'amicizia appena iniziata, magari più in là, quando i sentimenti sarebbero aumentati, quando tutto sarebbe diventato troppo, troppo da sopportare.
Quel giorno Sascha decise di presentare Il castano ai suoi migliori amici, che non sapevano minimamente dell'esistenza di Stefano, in quel momento era affianco a lui, sull'altalena del parco affianco a casa del suo "amore", che Sascha chiamava "il loro piccolo luogo segreto" ed ogni volta che lo pronunciava diversi brividi gli percorrevano la schiena.
Alla fine,dopo una lunga pausa di riflessione, decise di chiamare Giuseppe

"Hey Giuse, ti disturbo?"
Disse il corvino in modo turbato 

"Hey Sa, non non ti preoccupare"
rispose il più grande tra i quattro

*Sa è più bello pronunciato da Stefano..*
Pensò Sascha

"Ti volevo chiedere se oggi potevo venire a casa tua, voglio presentarti una persona"

"Ma certo Sascha, sai che la mia casa è sempre disponibile, sia per te che per Salvatore"

"A proposito di Sal, sta da te ?"

"HEYYYY MERDAAAA"
gridò Il ragazzino dal cellulare di Giuse

"Ehm..sì, sta sicuramente da te ahahah"
Sascha cominciò a ridere, provocando altre risate dall'altra parte del telefono

"Ma per curiosità ,chi ci devi presentare? La tua nuova ragazza?"
Chiesero i due ragazzi con voce perversa ((XD))

*eh, magari fosse il mio ragazzo*
la vicina di Sascha si fece sentire

"No no HAHAHA
poi vedrete, ci vediamo tra poco ciao"
Il corvino attaccò il telefono senza sentire ciò che stavano dicendo gli altri due ragazzi

Dopo aver attaccò guardò Stefano e disse

"Beh..stai per conoscere i miei migliori amici, preparati alla pura ignoranza"
rise

"Sono pronto Saschino"
rispose Ste con voce dolce, mentre si dondolava

*COSAA!?*
Pensò il corvino

"S-scusa come mi hai chiamato ?"
Disse Sascha con voce tremolante, con miliardi di farfalle nel suo stomaco ed il cuore che batteva a più non posso

"Saschino"
Disse Stefano arrossendo

"Ti dà fastidio se ti chiamo così?"
disse il castano arrossendo ancora di più mente si torturava le mani

*Quanto è bello quando arrossisce*
le mani del corvino cominciarono a sudare

"No ma che HAHAHAH"
rise nervosamente l'innamorato

"Su andiamo che altrimenti Giuse si arrabbia"
Così Sa prese la mano di Stefano, trascinandolo con se, incamminandosi lungo la dimora di Giuseppe.

Arrivati davanti alla casa, Sascha suonò il campanello, dopo averlo fatto, il castano preso dall'agitazione, prese il braccio del corvino e ci si attaccò, quel contatto provocò non solo brividi a Sascha ma anche a Stefano, quest'ultimo si girò verso il ragazzo dalla maglia verde e lo guardò dritto negli occhi, in quel momento, in quell'istante, il mondo si fermò, i due continuarono a fissarsi, perdendosi definitamente e  nonostante cominciarono ad arrossire, a nessuno dei due importava, loro erano lì, davanti a quella casa, davanti a quella porta, che sembrava essere sigillata, un po' come tutti i sentimenti che i due provavano, quei sentimenti repressi, repressi nei loro cuori; avevano paura di esporsi, dichiararsi, avevano paura di essere respinti, Ste da Sa, Sa da Ste, ma non sapevano che l'unica cosa che li legava, era l'amore che  provavano tra di loro, un'amore che li avrebbe uniti ancora di più.
Questo momento magico svanì quando Stefano si staccò e guardò la porta esclamando:

"E se non gli piacessi? Sai, non sono molto bravo con le nuove amicizie"
disse il castano nervosamente

"Non ti preoccupare Ste, andrà tutto bene"
Si rivolse a Stefano sorridendogli

"WELLLLAAAA COMPAREEEEEEEE SI SBOCCIIAAAAA"
Gridò Sal mentre Giuse lo portava sulla sua schiena, come i bambini piccoli, quando il ragazzo gridò quella frase, il più grande alzò gli occhi al cielo, dopodiché guardò Sascha e Stefano e disse in modo euforico

"Che ci fate lì!? Entrate su"

*Dopo un paio di ore*

tutto andava secondo i piani, a Giuse e Sal piacevano Stefano stessa cosa per il castano, solamente che ogni tanto Sascha si "incantava" guardando un punto della stanza in cui si trovavano, perché ? beh, perché stava pensando costantemente a tutto quello che era successo prima, davanti a quella porta, quel gesto gli aveva provocato forti emozioni, quelle emozioni che si provano con una sola persona, e per Sascha quella persona era Stefano.
Non solo continuava ad incantarsi ma ogni tanto il corvino, senza accorgersene, cominciava a fissare il ragazzo al suo fianco, ma fissare non è un termine adatto, meglio "ammirare", lo ammirava come un'opera d'arte, come se fosse stato dipinto da Monet, quei capolavori rari, ecco,  Stefano era un dipinto raro, il suo dipinto raro.

Giuseppe in quelle ore aveva notato che i due erano strani, sopratutto gli atteggiamenti di Sascha, ma non voleva chiedergli niente in quel momento davanti a Stefano e Sal, voleva aspettare verso la sera, quando il corvino sarebbe stato a casa, da solo, nel silenzio più totale.

Nella strada di ritorno i due non parlarono di ciò che era successo, erano entrambi imbarazzati , nessuno disse niente, solamente quelle quattro parole che si usano per smorzare i silenzi fastidiosi che spesso si creano, ma niente di che.
Dopo aver accompagnato Stefano e dopo essersi docciato (lol) ed aver mangiato, Sascha salì in camera, ancora scioccato da ciò che era successo quel pomeriggio
finché non squillò il cellulare, il corvino desiderava che fosse il castano, ma quando guadò lo schermo illuminarsi, le sue speranze andarono in frantumi, era solamente Giuseppe.

"Hey Giuse"
disse con una voce tra l'assonnato e il deluso

"Hey Sa, senti, voglio farla corta, non ho voglia di fare giri di parole inutili"

"Giuse che stai a di!?
Che è successo??"
Chiese preoccupato Sascha

"È successo che so tutto."

"C-cosa sai tutto?"

Chiese Sascha con voce tremolante, sperava con tutto se stesso che Giuseppe non avesse scoperto niente, niente di ciò che provava per Stefano, anche se, il ragazzone aveva sempre avuto un forte sesto senso e riusciva a capire cosa ti passava per la testa solamente guardandoti

"So cosa provi per Ste"
disse in modo comprensivo Giuseppe

"Ma no, ti stai sbagliando.."

"Non mi sbaglio per niente,
Sa, devi capire che non sono stupido, so riconoscere una persona innamorata,
Si vede tale e quale che ti piace Stefano, si vede da come lo guardi, da come gli parli, da come arrossisci quando lui ti guarda.
Si vede che sei fottutamente  innamorato di lui"

*oh cazzo, e ora*
Pensò Sascha

*beh conviene dirglielo e basta*
ripensò il corvino

"Beh, si Giuse, hai ragione, sono innamorato di Stefano
Della sua voce, dei suoi modi di fare, dei suoi capelli, della sua pazzia, dei suoi occhi, quegli occhi in cui ti ci puoi perdere dentro, e vogliamo parlare del suo sorriso?
È la fine del mondo.
Ebbene sì, caro signor Greco, sono innamorato.
Sono innamorato di una persona che probabilmente non mi ama, di una persona che probabilmente non prova niente per me, di una persona che probabilmente mi vede solo come un amico.
Sono innamorato di Stefano."

Disse Sascha, tra un singhiozzo e l'altro, stava cacciando tutto ciò che aveva dentro, tutto quello che provava, tutto.

"Sei follemente innamorato"
Disse Giuse con tono tenero

"Si, lo sono"
..ripose Sascha, pronunciando queste parole, con voce bassa, come se volesse custodirle.

Fermata numero 20||Saschefano||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora