Capitolo 13

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Emily sentì il campanello, posò il pennello sul bordo del secchio e scese per andare alla porta.

Aprì e si trovò davanti Alison. Restò stupita. Non si aspettava di vederla lì.

"Ali...ciao"

"Disturbo?" chiese Alison notando il tono sorpreso di Emily

"No..." disse Emily continuando a guardarla

Nella settimana appena trascorsa si erano viste praticamente solo a scuola e insieme alle altre. Emily aveva preferito evitare di vederla da sola e di uscire, un po' perché le cose con sua madre stavano andando bene e non le andava di affrettare i tempi, e un po' perché essersi resa conto di quello che provava per Alison, la spaventava. Non era nemmeno sicura di sapere che cosa fossero in quel momento. C'era una definizione per loro due?

"Aspettavi qualcun altro?" chiese Alison rimanendo sulla porta

"No...solo non mi aspettavo di vederti qui"

"Se è un problema vado via"

"No, vieni. Non c'è nessuno" disse Emily spostandosi di lato per farla entrare

Alison entrò in casa ma non si allontanò molto dalla porta d'ingresso. Osservò Emily, incuriosita dal suo abbigliamento.

"Stavi dipingendo?" le chiese indicando una macchia di vernice che aveva sul braccio

"Stavo imbiancando" rispose Emily

"Ma non dovresti evitare di sforzare la spalla?" domandò Alison un po' preoccupata

"In effetti si. Il dottore mi ha detto di andarci piano ma non mi fa tanto male"

"Sicura?"

"Si, tranquilla"

"Perché? Ti preoccupi?" chiese Emily

"Io? No, è che devo ridipingere le pareti del garage e cercavo manodopera" rispose Alison in tono fintamente serio

"Ah..." disse Emily restandoci un po' male.

Alison alzò gli occhi al cielo vedendo quella reazione.

"Ero sarcastica. Certo che mi preoccupo, cretina" disse subito dopo Alison

Emily sorrise e si rilassò. Era così preoccupata e concentrata nel cercare di capire qualcosa di quella situazione, tanto da prendere tutto sul serio. Troppo sul serio. Doveva decisamente smetterla di andare in paranoia per tutto. Fare così non l'avrebbe di certo aiutata

"Comunque stavo ritinteggiando la mia camera" disse Emily. "Vieni ti faccio vedere" aggiunse subito dopo prendendola per mano.

"Wow...non pensavo che il nostro rapporto fosse già al punto in cui mi inviti in camera tua" disse Alison

Emily le lasciò subito la mano.

"io non...no...cioè...non volevo...non ti stavo..." balbettò Emily

Alison rise vedendo quella reazione. Era troppo bella quando si trovava così in imbarazzo. Aveva lo sguardo da cucciolo smarrito, teneva la testa bassa e muoveva le mani cercando di scaricare il nervoso. L'avrebbe guardata per ore.

"Em, ti rilassi? Sto scherzando" disse Alison avvicinandosi e sollevandole il mento per guardarla

Emily chiuse un attimo gli occhi e respirò profondamente per calmarsi. Si sentiva un'idiota eppure non riusciva a non reagire così. Alison la rendeva nervosa. Ogni minima cosa in sua presenza la mandava nel panico e non riusciva a capacitarsene. Non era mai stata così. Era sempre stata piuttosto calma e impassibile. Difficilmente qualcosa riusciva a farle perdere il controllo. Con Alison, invece, aveva costantemente paura di sbagliare, di rendersi ridicola, di non andare bene. Temeva che ci ripensasse. In fondo non capiva nemmeno cosa vedesse in lei. Perché mai una come lei avrebbe dovuto volerla? Perché avrebbe voluto stare con lei? Stare con lei poi...non ne avevano nemmeno parlato. Si stava facendo mille problemi senza sapere nulla. Non comprendeva cosa di lei potesse averla colpita. Era così ordinaria e banale. Di certo non era come lei. Non si sentiva alla sua altezza.

E Fuori E' BuioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora