E Fuori E' Buio

Capitolo 19

"Ali di questo che ne pensi?" chiese Spencer mostrandole l'ennesimo vestito.

Alison fece una faccia poco entusiasta e Spencer lo rimise a posto. Erano state in giro tutto il pomeriggio ma non avevano trovato niente che Alison considerasse adatto per andare al ballo. Eppure erano state nei soliti negozi nei quali, solo qualche settimana prima, avrebbe comprato praticamente tutto, anche il magazzino. Invece ora non le piaceva niente e tutto le sembrava così sciatto e insulto. Ma sapeva benissimo di essere lei il problema. Il vestito non le sarebbe piaciuto nemmeno se glielo avessero disegnato su misura seguendo le sue precisi direttive perché la verità è che lei a quello stramaledetto ballo non ci voleva andare, soprattutto non con Noel. Aveva anche continuato a rimandare l'acquisto del vestito, tanto che sia Aria che Spencer erano rimaste stupite dal suo scarso interesse per la cosa. A pochi giorni dall'evento però, si era trovata costretta a cedere all'insistenza delle amiche che sembravano molto più elettrizzate di lei. Non pensava che sarebbe stato così difficile tornare alla normalità della sua vita e che avrebbe sentito così tanto la mancanza di Emily. Tutto le sembrava vuoto e privo di senso. Rispondeva per inerzia ma non ascoltava nulla di quello che la gente le diceva. Le situazioni, i discorsi e gli avvenimenti le scivolava addosso come se non fosse lei a viverli. Era sempre stata molto concentrata su se stessa ma ora non era questo a motivare la sua apatia. Prima dell'arrivo di Emily trattava tutti con sufficienza perché si sentiva superiore ora invece non tollerava le persone che le stavano intorno semplicemente perché non erano lei. I vestiti, il ballo, le domande stupide, quei "come va?" a cui nessuno voleva una risposta sincera, i suoi genitori, le sue amiche tutte prese da quelle che lei reputava perdite di tempo...qualsiasi cosa le dava fastidio e si sarebbe volentieri chiusa in camera per non sentire e non vedere più niente e nessuno. Senza che se ne rendesse conto, Emily era diventata la sua boccata d'aria fresca in mezzo a tutto quel casino e ora non riusciva a farne a meno. Il suo timore di non riuscire più a reprimere la parte di sé che lei aveva fatto emergere era più che fondato. Si detestava per averle permesso di farle questo, per averle dato fiducia, per averla fatta diventare così importante ma soprattutto per aver mandato tutto a quel paese per un motivo così stupido. Avrebbe voluto essere abbastanza coraggiosa da mollare tutto seduta stante e correre da lei ma non lo fece. Piuttosto guardò la pila di vestiti che aveva di fianco a sé e ne scelse uno a caso da comprare, per porre fine alla tortura che quel pomeriggio era diventato per lei e forse anche per le sue amiche che ad ogni sua alzata di spalle o faccia schifata, sembravano sempre più disperate. Una volta uscite dal negozio Aria propose di andare a mangiare qualcosa lì vicino ma Alison non aveva molta voglia di unirsi a loro. Negli ultimi tempi aveva perso il conto degli inviti che aveva declinato piò o meno gentilmente.

"E dai Ali, sei praticamente sparita in questo periodo" insistette Spencer.

"È vero, ormai ti vediamo solo a scuola" aggiunse Aria.

Alison sbuffò. Non aveva voglia di stare ancora con loro ma d'altro canto forse stare in giro e distrarsi le avrebbe fatto bene. Tanto stando a casa da sola avrebbe solo finito per pensare ad Emily e per farsi venire in mente un milione di bellissimi discorsi che non le avrebbe mai fatto.

"Va bene, ma non facciamo tardi" rispose Alison incamminandosi con loro verso il pub in fondo alla strada.

"No, nonna. Se vuoi puoi fare anche l'uncinetto intanto" scherzò Spencer.

Entrambe scoppiarono a ridere ma ricevettero un'occhiataccia da Alison che le fece ammutolire all'istante.

Emily era andata a fare un giro per scattare qualche foto e tornando a casa decise di passare al Brew per salutare Eliza. Il locale era praticamente vuoto e lei era dietro al bancone ad asciugare svogliatamente dei bicchieri.