La dea e lo specchio

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Haru, cadendo per terra e alzando lo sguardo, poté osservare meglio la creatura. Era una ragazza giovane, vestita di nero e dai capelli bianchi. La cosa però che saltava subito all'occhio era la mancanza del busto e degli arti inferiori, il resto del corpo usciva infatti da uno specchio sospeso in aria. "Vill! Non fare così!" urlo l'altra ragazza che nel mentre si stava dirigendo verso Haru. In un istante la ragazza dalla carnagione azzurra venne risucchiata nello specchio che subito dopo si rimpicciolì fino a sparire. "Sempre la solita peste, non capisco perché sia ancora qui. Stai bene?" chiese ad Haru porgendole una mano. "S-si, grazie" rispose lei afferrando la mano e alzandosi. "Piacere il mio nome è Dhatri!" disse, e Haru si soffermò a guardare un po' la ragazza e restò ammaliata dalla sua bellezza, i capelli castani erano raccolti in una treccia che cadeva sulla schiena, i suoi occhi erano di un verde acceso che si abbinava benissimo alla sua carnagione olivastra.
"Ma aspetta, tu non sei una delle due ragazze rappresentate dalle statue a fianco dell'arco?" le domandò Haru dopo averla osservata per un po'.
"Si, in effetti sono io" disse arrossendo leggermente e distogliendo lo sguardo.
"Come mai allora la statua aveva sei braccia?"
"Beh per queste" rispose, e subito dopo sembrò che le braccia stessero diventando sfocate, dalle due che già possedeva se ne staccarono altre due e poi da quelle se ne staccarono altre due ancora. Haru rimase a bocca aperta vedendola con tutte e sei le braccia.
"Ti fa impressione vero?" chiese Dhatri. "Eh? No no!" rispose frettolosamente Haru. Quelle parole non sembrarono convincere Dhatri, infatti il suo sguardo cambiò e apparve un tono di malinconia in esso. "Dhatri è la dea della verità, non le si può mentire!" disse una voce già familiare alla ragazza, subito dopo vicino a Zoku apparve uno specchio sospeso nell'aria dal quale cadde la stessa creatura dalla carnagione azzurra di poco prima.
"Aaaah.... Ehm.... Scusami...." disse Haru con un tono colpevole ed abbassando la testa.
"Non preoccuparti, tutti la prima volta reagiscono così" le rispose Dhatri.
"OK, va bene ora basta" intervenne Zoku, "Dhatri dalle una stanza, ala ovest del palazzo e se ha bisogno di qualcosa procuraglielo per favore " continuò Zoku.
"Ala ovest? Ma l'ala ovest è per noi residenti!", ribatté la creatura azzurra. "Infatti la ragazza inizierà ad abitare nel castello" ribatté a sua volta Zoku. Detto questo si voltò e si incamminò lungo il salone, la creatura lo seguì e continuò a chiamare il suo nome cercando di attirare la sua attenzione. Zoku continuò a camminare senza badarla. Raggiunto l'incrocio in fondo al salone girò a sinistra e si diresse verso la sua stanza.
"Zokuuuuu! Mi vuoi stare a sentire!?" disse tirandolo per il lungo soprabito marrone. "Vuoi dirmi perché l'hai portata quiiii?" Continuò a dire, "Vill, Edward era li" disse Zoku, "Edward? Quel Edward? Edward il lupo bianco?" Domandò Vill, "Si Vill, lui" rispose lui. "Cosa ci faceva lì?", "Era lì per lei, a quanto pare il Consiglio della Luce aveva paura dell'oscurità dentro di lei, in effetti non ho mai incontrato un umano con così tanta oscurità, probabilmente le è stata iniettata in qualche maniera".
"È probabile in effetti, ma tu sai che non è solamente oscurità quella dentro di lei vero?"
"Lo so bene che è in parte vampiro", "E hai deciso di aiutarla lo stesso? Strano da parte tua"
"Non è una vampira naturale e totale", "Non è che ti ricorda quella don...?". Prima che Vill potesse finire la frase Zoku si fermò, l'atmosfera intorno ai due divenne improvvisamente fredda ed inquietante e la luce che li circondava si spense, Vill dando un'occhiata a Zoku si accorse di un lieve miasma nero venir fuori dai sui abiti.
"Non parlare di lei" disse Zoku con un tono più freddo del solito. Subito riprese a camminare e l'atmosfera intorno ai due tornò normale. Vill con un espressione seccata e quasi offesa sparì senza dire nulla in uno dei suoi specchi. Intanto Zoku raggiunse la sua stanza, dove l'avrebbe raggiunto Dhatri più tardi.

La Falce NeraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora