Capitolo 2

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DIEGO
A vedermi, sembrerei il classico rompiscatole. Non amo le prese in giro e sono puntiglioso da far mancare l'aria.
La mia passione più grande sono i film. Amo stare in casa in compagnia di una pellicola d'autore.
-Diego! Spegni sto coso e vai ad aiutare tua sorella in matematica!.- il suo dito smaltato, fucsia, puntualmente interrompe, in un click, uno dei miei momenti più belli.
-Ma non potresti aiutare tu i tuoi figli?- sdraiato sul divano, mi copro il viso incrociando le braccia sulla mia fronte.
-Sei tremendo! E non coprirti gli occhi quando parli con me, Diego!- mi afferra dal polso per farmi alzare, io mio ritraggo violentemente – io faccio quello che voglio da quando hai deciso di lasciare mio padre per quello stronzo che ora dorme nel tuo letto!- la mia voce è dura quanto il mio sguardo e mia madre non si è risparmiata di tirarmi un ceffone.
-Sei il solito...nessuno ti ha costretto di vivere con me! Tornatene a fare il morto di fame da tuo padre, caro Diego, e hai ragione, Sara e Claudio non sono tuoi fratelli...e si vede! Sono educati, gioiosi, a differenza tua che non vuoi mai collaborare e stai sempre sulle tue- mentre lei parla mi lascio cadere sul divano -Filippo ed io abbiamo dei figli, abbiamo provato a farti inserire ma tu non ne vuoi sapere...sai che ti dico tornatene a Lecce da tuo padre!- le sue parole varcano le mie orecchie, trapassano i miei timpani per poi arrivare al mio cuore e distruggerlo.
Accendo la radio e mi sdraio nuovamente sul quel divanetto grigio in pelle.
La voce di Neffa(Lontano dal mio sole) inizia ad aleggiare nell'aria e una lacrima attraversa la mia guancia per poi essere seguita da altre: ormai il mio viso è pieno e bagnato. E la mia anima? Bloccata.
Io non ho né calore e né pace. L'unica gioia per me, ora, è il ritorno a Matera di Roberta, solo Dio sa quanto mi sia mancata in questi lunghi anni.
Ci siamo conosciuti alle scuole elementari, dei fanali grandi e neri le coprivano tutto il viso. A prima vista non era un granché e molti la insultavano. Una volta mi presi un bel pugno in faccia per proteggerla e da quel giorno capì che l'avrei sempre fatto...quel giorno mi autonominai il suo protettore di fiducia. Non dimenticherò mai la luce del suo sorriso di quel giorno " ti proteggerò sempre" le dissi con il labbro sanguinante, avevamo solo otto anni e da allora non ci siamo mai persi. Crescendo le chiesi di amarmi ma...lei mi rifiutò e così l'unica cosa rimasta è stata la nostra amicizia, che non è poco.
Per un po' di tempo ha vissuto in California, ci sentivamo tutti i giorni e adesso che è tornata sono al settimo cielo.
È unica per me. Stamattina rivederla sul pullman mi ha fatto un certo effetto. Le ho chiesto se avesse studiato matematica quando invece avrei voluto chiederle se voleva uscire con me...
Da quando è tornata ci siamo incontrati solo una volta al parco.
Rivederla è stata una vera emozione. I suoi capelli lunghi color miele sempre lucenti, il suo viso porcellanato lo avrei preso tra le mie mani per poi assaporarne le labbra in un dolce bacio.
Era un brutto anatroccolo...adesso è uno splendido cigno.
"Ti prometto che mi amerai" le dissi mentre giocavamo a nascondino, lo dissi prima che lei partisse, avevamo undici anni e per poco mi moriva tra le braccia. Lei è molto timida, per altri questo è un problema mentre per me è una sfida, voglio conquistarla perché Roberta è speciale.

BUONGIORNO A TUTTI.
IO E SEASWAVE SIAMO FELICISSIME DI PRESENTARVI IL SECONDO CAPITOLO DI "AMORE SEMPLICE" SPERIAMO CHE VI SIA PIACIUTO.
BUONA DOMENICA😊🌟

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