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Caleb's Pov

Una volta arrivati in ospedale ci dirgiamo verso la camera di Lucas. Quando entriamo vedo subito una poltrona di pelle blu e senza pensarci mi ci tutto a capofitto. Non accorgendomi, che Emily aveva avuto la mia stessa idea. La vedo dirigersi verso il letto del fratello, ma la prendo per un polso e la adagio sulle mie gambe. Dopo due minuti che le accarezzo la schiena con una mano e l'altra fra i capelli,noto che si e addormentata. Amo l'odore dei suoi capelli
"Cosa sei un feticista dei capelli adesso?".
Che palle che sei oh! Lasciami godere il momento!
Capisco di essermi addormentato solo quando sento le gambe raggrinzite,ma non me ne preoccupo, farei di tutto per la mia piccola Emily. Mentre mi stavo riaddormentando , una voce mi fa svegliare di colpo.
"Signor Dickinson posso entrare?"
A sentire quella voce vedo Emily che si alzo di scatto, contemporaneamente mi alzo anche io e in coro diciamo.
"Che cazzo ci fai qua?"
"Certo, Trevis" risponde suo padre.
Cosa diavolo ci fa Trevis qui !
Adesso gliene canto quattro e vediamo se ha ancora tutta questa voglia di stare qui!
"Stai calmo Hulk! Non vorrai finire come l'altra volta, ma in confronto all'altra volta sei maggiorenne adesso!" .
Non finirò come quattro anni fa.

"Puoi uscire un attimo fuori dalla stanza ti devo parlare!" Dice Emily riferendosi a Trevis.
Emily è molto irritata, si vede da come stringe i pugni, facendo diventare le sue nocche bianche e ha la fronte corrugata.
"Certo, piccola mia!" Gli risponde con un tono beffardo e ciò non fa altro che irritarmi.
Come ha osato chiamarla piccola, solo io posso.
"Veramente neanche tu fino a prova contraria puoi."
Secondo te, vedrai un giorno sarà mia e glielo dirò questo ed altro e sarò cosi felice di rinfacciarti tutto.
" Me lo auguro per te, ma sai come sei fatt..!"
Finiscila adesso mi hai stufato anche tu.
Vedo Emily dirigersi fuori dalla stanza. Prima che possa uscire dalla porta la prendo per un polso e la guardo negli occhi. Lei per risposta mi guarda ed esprime un "non ti preoccupare "con gli occhi, e le lascio il polso.
Una volta che escono fuori dalla stanza decido che non posso lasciarla sola con lui o almeno le starò vicino a modo mio.
"Cioè spiandola?"
No assicurandomi che non le succeda nulla.
Inzio a sentire Emily che gli urla contro tutto quello che gli passa per la mente. Quella ragazza ha la lingua così tagliente che fa più male si un pugno in piena faccia.
"Cosa diavolo ci fai tu qui, non dovevi venire non fai parte della mia vita, sei soltanto una persona schifosa, sei così marcio dentro che faresti invidia ad un camion della spazzatura. Fammi un favore vattene da qui, non farti più vedere prima che....... " Trevis la interrompe prima che riesca a completare la sua frase.
" Prima che mi scagli contro il tuo nuovo fidanzato, non mi fa paura. L'altra volta mi ha preso alla sprovvista, questa volta non la passerà liscia, tanto stiamo già in ospedale ,lo potranno subito operare d'urgenza."
Dice con un tono minaccioso.
" Caleb, non è il mio ragazzo e anche se lo fosse quale sarebbe il tuo problema? Mi ha semplicemente difeso tutto qui , lui non è te ,è meglio." Gli risponde con lo stesso tono.
"Veramente stai dicendo che quello lì sarebbe meglio di me, ti sei dimenticata tutto quello che ti ha fatto e di sicuro continuare a fare, lui è il male fatto in persona. È colpa sua se i suoi genitori sono mor..."
Appena sento quelle parole, non vedo più dalla rabbia.
Senza pensare dove mi trovavo, mi scaglio contro Trevis che cade sul pavimento dell'ospedale creando un tonfo.
" Cosa cazzo ci fai tu qui , cosa non ti è chiaro di stare lontana da lei se no ti ammazzo? Ma soprattutto non ti azzardare mai più di parlare dei miei genitori ?"
" Caleb, non, sei nessuno, per dirmi di stare lontano da lei e poi sono libero di dire ciò che voglio. Siamo in uno stato libero no!? Quindi ti conviene andartene !". Dice Trevis con voce divertita, mentre si rialza dal pavimento.
"Io sono quella persona che ha visto il male che gli hai fatto quando stavate insieme . È vero, lei con le altre persone non lo dimostrava, di essere fragile , ma con me e Lucas è diverso ci ha raccontato tutti"-"Oh meglio dire parlava con Lucas e tu ascoltavi" si intromette la mia coscienza mentre sto cercando di sembrare minaccioso.- Non le do retta e continuo "Quindi te lo ripeto per l'ultima volta prima di spaccarti la testa. Stai lontano da lei , da me e dalla sua famiglia intesi?"
"Non la lascerò mai con te, tu le farai del male, come hai fatto con tutti, ancora mi meraviglio che Lucas e il signor Dickinson non vedono il marcio che c'è in te, meriteresti di restare da solo e il più lontano da questa città."
Appena le miei orecchie odono quelle maledette parole il mio istinto è quello di tirare un pugno, ma il mio raziocinio me lo impedisce.
"Cosa c'è Blackburn ho fatto centro?" Dice con un sorriso soddisfatto.
In quel momento mando al diavolo il mio raziocinio e gli scaglio un pugno in piena faccia facendolo cadere, mi avvicino a lui, ma una mano mi blocca il polso.
Vedo la piccola mano di Emily che tremante mi blocca e in un istante calmo tutta la mia ira, guardo Trevis e di nuovo Emily, faccio un sorriso per farle capire che va tutto bene.
" Trevis ti conviene scappare adesso e non farti più vedere, ci siamo intesi questa volta?" Gli dico e dopo faccio uno scatto avanti e vedo Trevis che si alza di scatto e inizia a correre.
Quando non vedo più Trevis , mi giro verso Emily che ha un sorriso stampato in faccia.
Cerco di aprire la bocca, ma lei mi blocca dicendomi.
" Caleb ti ringrazio" mi dice dandomi un abbraccio inaspettato .
" Non mi devi ringraziare. Però ti voglio parlare "
"No Caleb mi dispiace , ma non è il momento e il luogo adatto, sono veramente stanchissima quindi adesso torno dentro e cercherò di dormire un po'. Tu vai a casa , resto io con Lucas."
Non mi da neanche il tempo di contrabbattere, che già è in camera di Lucas.
Adesso basta, mi sono scocciato di questa situazione sto male gli devo parlare, ma non capisco perché lei si rifiuta.
Mi faccio un gran coraggio , mettendo da parte il mio orgoglio e vado verso la stanza.
Con un tono stanco della situazione le dico " Emily ho bisogno di parlarti' puoi uscire due minuti? É importante!"
" Cosa non capisci del non voglio parlare? Sono veramente stanca, non ce la faccio più e sinceramente non ho affatto voglia di stare a sentire le tue stronzate"
" Ma quali stronzate, se non sai neanche di quello che ti voglio parlare ? " Le dico con un tono pieno di rabbia.
Non bastava Trevis e le sue stronzate a farmi innervosire, ma adesso ci si mette anche lei.
" Calmati deficiente o rischierai di dire cose che non pensi e te ne pentirai".
Ma fatti i cavoli tuoi, non sai tutto di me!
" Eh qui ti sbagli , ricorda io sono te!"

Sarai Mia!❤(wattys2017) [ In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora