Tornati da Edimburgo, Ludovica e Thor sembravano essere scomparsi e Francesca aveva una minima idea di dove fossero i due, ma non volle cercarli. Per quest'ultima le cose si erano fatte abbastanza difficili: di certo Steve non le era indifferente, avrebbe voluto tanto poterlo conoscere meglio, ma Clark? Lui era ancora un segno indelebile su di lei, un nodo costruito sul suo corpo e non riusciva proprio a disfarlo. Per Bruce era semplice parlare, insomma, era uno scapolo, ben educato e di bell'aspetto, che aveva anche lui avuto delle relazioni ma non durarono così tanto. Per farla breve la donna si era rintanata in camera a dipingere. Steve e Bucky avevano avuto una lunga discussione, in conclusione Steve aveva ammesso il suo interessa per, come la chiama il sergente, la fata turchina. L'unico problema era convincere quella testa dura di Rogers ad andare da lei e chiederle di prendere un caffè: aveva affrontato il Teschio Rosso, Ultron e altri grandi pericoli, poi si faceva piccolo piccolo davanti ad una ragazza. Steve ricordava Peggy e Sharon, con loro era stato più semplice e con Bucky, bè con lui c'era da sempre stato quel genere di sentimento. A farla breve il Capitano Rogers non era un maestro della seduzione.
Il sergente Barnes aveva finalmente trovato il coraggio di proporre una seconda uscita, alla minore delle sorelle Stark, che si sarebbe tenuta il giorno seguente. Aveva pensato di portarla in qualche parco carino, uno di quelli con gli stagnetti pieni di rane e anatre, con un bel prato verde perfettamente curato, con fiorellini qua e la, insomma un posto perfetto in cui si incontrato spesso coppiette che pomiciano.
«Allora cos'è successo?»
«Nat, quante volte ancora devo ripetertelo?! Lo stavamo facendo e ho chiesto di fermarsi»
«Cosa?! Stiamo parlando di Thor, il figlio di Odino, tesoro lui ti ha scelto e tu lo rifiuti, ma come funziona la tua testa?!» sbottò la Romanoff. Ludovica sospirò.
«È il mio migliore amico»
Il silenzio cadde sulle due donne. La Vedova Nera e Pierce The Lou si conoscevano da parecchi anni, erano completamente diverse, ma tra loro vi era uno strano equilibrio che faceva mantenere stabile la loro amicizia.
«Si tratta di Barnes, vero?» la Stark fu spiazzata. Non aveva parlato a Nat di Bucky, come faceva a saperlo?
«Vi ho visti rientrare qualche sera fa, poi mi era sembrato abbastanza strano che entrambi mancavate dall'ora di cena. Credo che parecchi abbiano sospettato di qualcosa, ma Steve ha dichiarato che tu fossi in camera tua e tua sorella disse che eri fuori per questioni investigative»
Natasha era tutto tranne stupida e perspicace, Ludovica non avrebbe mai capito come sorprenderla:la Vedova Nera e la sua mente erano un mistero.Steve era decisamente stufo di quella situazione: ormai aveva deciso che avrebbe invitato la Stark ad uscire con lui. In quei momenti Bucky adorava il suo Stevie: era un perfetto soldato pronto a combattere la sua guerra. Raccolse un pò di coraggio e si diresse di fronte alla porta bianca laccata della supereroina. Bussò.
«Avanti!» quella voce, la riconubbe subito. Così calda e femminile, sensuale, ecco, pensò, la voce di Francesca era sensuale.
Abbassò la maniglia. La ragazza, tutta intenta a dipingere, si voltò verso di lui e quando le loro pupille si scontrarono avvertirono la stessa scossa elettrica, nello stesso identico punto.
«Ha-ai bisogno d-di qualcosa?» balbettò nervosa la ragazza. I loro stomaci erano contorti su loro stessi, i cuori battevano a mille.
«Avresti cinque minuti?» chiese con voce ferma il Capitano. Se si fosse mostrato insicuro temeva che l'avrebbe respinto.
Francesca si alzò. Erano separati da pochi metri, ma la dolce figura di lei era ben visibile: un maglioncino nero, con un'ampia scollatura, permetteva al Capitano di vedere parte del petto della ragazza, i jeans, anch'essi neri, aderenti mettevano in risalto i fianchi stretti e le cosce perfette di quel corpo meraviglioso, Rogers non riuscì a trattenere un erezione, per sua fortuna era ben nascosta dai jeans.
Ormai pochi centemetri li dividevano.
Ora o mai più, pensò Steve.
«Ti andrebbe di prendere un caffè insieme domani?» le domandò. Sul volto di Francesca si formò un sorriso enorme e delle leggere fossette fecero capolino, poi si lanciò sul collo del ragazzo che rimase spiazzato da quel gesto improvviso.
«Pensavo che non ti saresti più fatto avanti» rise nell'incavo del collo di lui. Steve si sentì un pò stupido, perchè le donne erano così difficili da capire?!?!
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FanfictionUna nuova minaccia incombe sul mondo e tutti i nostri eroi preferiti si uniranno nel tentativo di sconfiggerla, ce la faranno? Non mancheranno, ovviamente, colpi di scena inaspettati!