SPAZIO AUTORE:
Questa è la prima volta che faccio ciò ma volevo solo dire che mi dispiace se ci sto mettendo molto nel inserire nuovi capitoli ... ma da ora arriva la parte più sconvolgente del racconto e desideravo riprendere molti punti della storia originale. Auguro a tutti voi buona lettura.
lo sai, sai che dovrà succedere ma non vuoi e poi la scintilla, sai cosa devi fare. Ti ritrovi nei tuoi alloggi pianifichi ogni cosa e ogni sera cerchi informazioni, sai che Potter a ragione il ragazzo dovrà ucciderlo ma sai che ne avrà il coraggio, lo vedi Malfoy non è più quello di prima. Sai come curargli la ferita sai come salvarlo dalla maledizione più potente al mondo, tutto ciò che ti manca è una predizione. Sai di non poterlo fare subito devi aspettare il momento opportuno.
Sono riprese le lezioni e il tempo passa velocemente poi una domenica pomeriggio i tuoi piedi ti portano da lei. Sibilla Cooman avvolta in quell'aura di sbadataggine, prendete il te e inizi a parlare di Albus nella speranza che si attivi il suo occhio interiore e dopo un'ora di chiacchiere finalmente qualcosa in lei cambiò. «Quando in missione con un compagno andrà, allora la scuola attaccata sarà. Un giovane marchiato da una sala che viene e va, un esercito oscuro egli porterà. Sulla torre delle stelle lui supplicherà ma non di vita e la morte abbraccerà, poiché un accordo è stato firmato da un segreto mai rivelato.» Comprendere la previsione fu abbastanza semplice, sapendo la verità e usando la logica. Continuando a ripeterla ti avvii nell'ufficio del preside ma ... prima di bussare senti delle voci al di la della porta «che uno di noi finirà per uccidere l'altro» disse Harry «si ... ma ora Harry è tardi, appena troverò con certezza l'horcrux ti manderò a chiamare ora vai a dormire». Ti rendesti invisibile e vedesti il ragazzo uscire, poi aspettasti ma alla fine ritornasti al tuo ufficio.
Il tempo, era una strana magia e per i maghi e le streghe era ancora più bizzarro, volava identico a quello dei babbani ma riservava sorprese ineguagliabili.
Mi voltai a guardare la finestra infuocata dai raggi del sole, estrassi la bacchetta « expecto patronum» Minerva comparve qualche secondo dopo dal camino«Albus, cosa c'è?» mi chiese quasi preoccupata «Minerva .. io sta sera devo uscire, ti ordino di raggruppare alcuni professori e di sorvegliare la scuola .... Soprattutto il settimo piano dove la stanza della necessità». Non so il motivo del suo gesto, eppure si fiondò su di me. Mi abbracciò stretto e poi ....
Lo abbracciai stretto e poi appoggiai le mie labbra sulle sue, senti il suo cuore martellare all'impazzata e unirsi al mio in un tornado di emozioni. Mi staccai e sussurrai «sta attento amore mio» mi voltai e me ne andai di nuovo dal camino sapendo che cosi potesse raggiungere facilmente il ragazzo. Il tempo, sapevo di averne poco e dovevo essere li quando lo avrebbe ucciso, chiamai a rapporto i colleghi di cui sapevo potermi fidare e chiamai alcuni membri dell'ordine. Il settimo piano, era affidato a me e a Pomona ... sapevo di metterla a rischio ma dovevo affidarmi a lei. Dovevo lasciarla sola quando sarebbe arrivato il moneto. Poi vedemmo Malfoy stringeva la mano della gloria e .... Per la barba di Merlino i Weasley e Paciock. Il nulla, fumo nero Malfoy aveva buttato qualcosa a terra e divenne tutto buio « Pomona non fare nulla cerca gli altri e manda a chiamare Severus. Siamo stati attaccati» mi trasformai in gatto e corsi veloce, sapevo dove Malfoy sarebbe andato. Sulla torre più alta, attendevo con ansia e riflettevo su come Potter aveva capito, tutto. Poi ... atterrarono, giustamente il marchio li aveva attirati li, si guardarono preoccupati «Che cosa significa?» chiese Harry a Silente, alzando gli occhi verso il teschio verde con la lingua di serpe che scintillava malvagio sopra di loro. «È il vero Marchio? Qualcuno è davvero stato... Professore?» Nel tenue bagliore, Harry vide Silente afferrarsi il petto con la mano annerita. «Vai a svegliare Severus» gli ordinò, debolmente ma con chiarezza. «Raccontagli che cosa è successo e portalo da me. Non fare altro, non parlare con nessun altro e non toglierti il Mantello. Io aspetterò qui». «Ma...» «Hai giurato di obbedirmi, Harry... vai!» Harry corse alla porta, ma aveva appena chiuso la mano sull'anello di ferro quando udì dei passi correre dall'altra parte. Si voltò a guardare Silente, che gli fece segno di arretrare. Harry obbedì ed estrasse la bacchetta. Io li che non potevo fare nulla,mi ero spostata più vicino a Silente ma adeguatamente lontana poi. La porta si spalancò e qualcuno ne uscì urlando: «Expelliarmus!»
Harry si irrigidì all'istante, e cadde all'indietro contro la parete della Torre, appoggiato come una statua instabile, incapace di muoversi o parlare. Non riusciva a capire come fosse successo: l'Expelliarmus non era un Incantesimo Congelatore... Poi vide la bacchetta di Silente precipitare nel vuoto oltre il bordo dei bastioni e capì... Silente l'aveva immobilizzato senza parlare, e l'istante necessario per eseguire l'incantesimo gli era costato la possibilità di difendersi.
Sorreggendosi ai bastioni, molto pallido, Silente non mostrava panico né tensione. Guardò l'aggressore e disse: «Buonasera, Draco». Malfoy si fece avanti, controllando in fretta che lui e Silente fossero soli. Il suo sguardo si posò sulla seconda scopa. «Chi altro c'è?» «È la domanda che potrei fare io. O agisci da solo?»vidi gli occhi pallidi di Malfoy spostarsi di nuovo su Silente. «No» rispose.«Ho dei rinforzi. Ci sono i Mangiamorte nella sua scuola, stanotte». «Bene,bene» commentò Silente, come se Malfoy gli stesse mostrando un ambizioso progetto scolastico. «Molto bene davvero. Hai trovato un modo per farli entrare, allora?» «Sì» ansimò Malfoy. «Proprio sotto il suo naso, e non se n'è nemmeno accorto!» «Ingegnoso» osservò Silente.
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Un amore che viaggia negli anni
RandomQuella cotta mai andata via, quell'amore intrecciato in una'amicizia coltivata in anni. Il coraggio di due grifondoro, sparito nella paura di perdere la persona più importate. L'amore che riesce a superare tutto anche i silenzi e il cambiare del pro...