Capitolo 30

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POV Mattia
Azzurra avanza lentamente verso di me, tenendo saldamente a braccetto suo zio.
È bellissima con quel l'abito bianco e candido, che le scende morbido fino ai piedi e mette in mostra la sua pancia.
Deglutisco e non ho parole, credo di essere l'uomo più felice di questo mondo, sto finalmente per coronare il mio sogno.
Azzurra e suo zio arrivano vicino a me e lui, dopo avermi stretto la mano sorridendomi, la spinge ad avvicinarsi a me.
La cerimonia è abbastanza veloce e scorrevole, ed in un attimo arriviamo alle promesse che io ed Azzurra abbiamo deciso di scrivere personalmente.
-Azzurra, quanto tempo è passato da quando i miei occhi hanno incontrato i tuoi per la prima volta? Ormai quasi sei anni, ed in quel momento, nell'esatto momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati, io ho capito che la mia vita da lì in avanti sarebbe cambiata per sempre. Non sarei mai più stato lo stesso Mattia, non avrei più vissuto solo per il calcio, da quel momento ci sarebbe stato qualcosa di più nella mia vita. Da quel momento ci saresti stata tu, ed avrei vissuto per te, per renderti felice, perché il solo vederti sorridere mi rendeva e mi rende ancora l'uomo più felice ed appagato di questo mondo. D'ora in poi vivrò non solo per te, ma anche per Camilla, nostra figlia. Sarete le due donne più importanti della mia vita.
Io ho scelto te quel giorno, Azzurra, e ti sceglierei altre mille volte se potessi, per farti capire che il mio amore non avrà fine, che finché vivrò io sarò vicino a te. Per tutti i giorni della mia vita-.
La mia piccola Azzurra cerca di asciugare una lacrima che sta rigando il suo viso, provando però a non rovinare il trucco, facendomi sorridere dolcemente.
-Mattia, non sempre la mia vita è stata facile, anzi posso affermare con sicurezza che è stata un completo disastro sotto certi aspetti. Quando ti ho incontrato ero una ragazza diversa, mi sentivo persa e stanca di soffrire. Grazie a te, che mi sei stato vicino in ogni momento, sia bello che brutto, sono cresciuta, sono diventata una donna. Quella che sono oggi lo devo a te, che non mi hai mai abbandonata, che non ti sei mai arreso. Lo devo a te che sei la mia roccia, il mio porto sicuro, la mia isola di pace in un mondo che purtroppo pace non ne . D'ora in poi sarai, insieme a Camilla, la mia famiglia. Ti amerò e vi amerò sempre. Per tutti i giorni della mia vita-.
Sorrido dolcemente per le bellissime parole di Azzurra, e le stringo le mani tra le mie.
Dopo il consueto scambio delle fedi, il prete afferma finalmente guardandomi.
-Puoi baciare la sposa- ed io prendo il viso di Azzurra e la bacio con dolcezza, assaporando il momento.
La prendo per mano e ci incamminiamo verso l'esterno della chiesa, seguiti dagli invitati.

POV Azzurra
Appena varco la soglia dell'ingresso della chiesa, la mia vista si appanna ed il mio sorriso si spegne.
Cado tra le braccia di Mattia, che mi prende al volo e mi guarda preoccupato.
-Azzurra, stai bene?- mi chiede- Piccola che hai?-
Mi sento bagnata e forse capisco che cosa sta succedendo.
-Mattia- sussurro con un filo di voce- credo che mi si siano rotte le acque-.
-Cazzo!- esclama il mio ormai marito.
-Mattia per favore!- lo rimprovera sua mamma- siamo davanti ad una chiesa!-
Mio marito mi prende in braccio e mi porta fin dentro l'auto che abbiamo affittato per il matrimonio, poi ordina all'autista di portarci subito in ospedale.
Molti degli invitati, soprattutto le nostre famiglie e gli amici più stretti, decidono di seguirci.
Il traffico a Milano è sempre tanto, ma l'autista prende a cuore la situazione e riesce ad arrivare in ospedale in pochissimo tempo, per poi aiutare Mattia a portarmi dentro.
Quest'ultimo discute con un'infermiera, mentre io ormai sono in preda al fortissimo dolore delle contrazioni.
-Non possiamo più aspettare- sento dire ad un'infermiera dopo avermi visitato, così mi prepara per portarmi in sala parto, che scoprirò poi essere semplicemente una stanza.
Stringo forte la mano di Mattia e lo guardo.
-Vieni con me ti prego-.
Lo vedo indeciso, forse non ha il coraggio di assistere, però lo voglio con me a tutti i costi.
-Vai, dai!- lo esorta Stephan, seguito anche dalla madre di Mattia che gli dice che questo momento è e rimarrà per sempre, il più importante della sua vita.
Alla fine mio marito si decide e segue l'infermiera in sala parto, dove indossa tutto ciò che va indossato per assistere ad un parto.
Ormai i dolori sono fortissimi.
-Devi spingere più forte tesoro- mi dice l'infermiera- altrimenti saremo costretti a procedere con il taglio cesareo-.
Spalanco gli occhi.
-No vi prego, il cesareo no!-
-Allora devi spingere forte- l'infermiera non ammette repliche.
Mattia prende in mano la situazione e si avvicina al mio orecchio.
-Dai piccolina spingi più forte- mi sussurra- Camilla vuole uscire, dalle una mano-.
Quelle parole mi caricano, e comincio a spingere ed a respirare come mi indica l'infermiera.
In poco tempo Camilla riesce ad uscire ed io chiudo gli occhi, stremata, per poi riaprirli quando sento un pianto.
La donna mi da Camilla, ed io non riesco a trattenere le lacrime di gioie che ormai colano sulle mie guance.
-Ciao piccolina- dico con un filo di voce- Io sono la tua mamma, e questo è il tuo papà-.
La passo a Mattia, che la prende in braccio tremante, e con gli occhi lucidi, mentre l'infermiera ci lascia soli.
-Ciao principessa- dice- d'ora in poi tu sarai la principessa di papà-.
La riprendo in braccio e noto che Mattia ci sta fissando, sorridendo dolcemente.
-Che c'è?- gli chiedo- Perché ci guardi?-
-Siete bellissime- mi risponde, per poi sedersi sul letto accanto a me e a Camilla- siete la mia ragione di vita. Vi amo da morire-.
Si avvicina a me e mi lascia un tenero bacio sulle labbra, per poi baciare dolcemente anche la testolina di nostra figlia.
-Era così impaziente di nascere che a malapena ci ha fatti sposare-.
Rido e Mattia con me.
-È vero, ma questa è decisamente la degna conclusione di una giornata perfetta-.
Mi bacia ancora, mentre Camilla sbadiglia, e credo proprio che se la felicità avesse un nome, in questo momento sarebbero i loro.

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