Capitolo 5

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A volte siamo attratti da ciò che ci fa male e ne siamo completamente consapevoli.

Ormai sono passati alcuni giorni e Giada non ha ancora parlato con Filippo; le ho consigliato di chiarirci ma non mi ha dato retta, è sempre stata una testarda!

Nel frattempo la mia storia con Loris va avanti a gonfie vele e stasera c'è anche una festa in un nuovo locale, non vedo l'ora di andarci!
Alle 18 ho appuntamento con Giada e Elisa, un'altra nostra amica, per prepararci.
Anche Elisa non è originaria di Middi, ma come me e Già, viene da un'altra città, l'unica differenza è che per motivi di lavoro dei genitori, vive in Germania e per questo ci vediamo davvero poco.
Ricevo un messaggio da Loris:
"sono a casa da solo, hai voglia di fare un salto?"
Rispondo subito: "Va bene, arrivo"
Sono nel letto, e dato che ho ancora il pigiama decido di alzarmi e cambiarmi.
Mi metto una semplice maglia blu e dei pantaloncini corti abbinati con le mie Vans preferite.
Arrivo davanti casa sua e suono.
Lui apre subito la porta, mi stampa un bacio sulle labbra e mi prende per mano.
Mi porta al piano di sopra e entriamo nella sua camera.
Quando mi fa stendere sul letto sento un brivido scivolarmi per tutto il corpo ma è una bella sensazione così lo prendo dalle spalle e inizio a baciarlo.
Loris si stende lentamente sopra di me e mi riempie il collo di baci.
Più lo guardo e più mi innamoro.

Sono le 18 e devo andare a prepararmi con le mie amiche, saluto il mio ragazzo con un bacio e mi incammino verso casa di Elisa.
Mentre cammino tra le strade del mio paese penso a quanto io sia fortunata ad avere un ragazzo così.
Non ha provato neanche a togliermi la maglietta e gliene sono davvero grata, penso solo che adesso non sia il momento giusto.
Appena arrivo a casa di Elisa, le mie amiche rimangono a bocca aperta, ho il collo pieno di segni di baci e piccoli morsi e iniziano a farmi tantissime domande.
Gli ho raccontato tutto per filo e per segno senza tralasciare nessun particolare e loro saltano dalla gioia.
Poco dopo mi aiutano a coprire tutto con un chilo di fondotinta e ci iniziamo a vestire.
Giada, conoscendola, mi avrà portato mille vestiti da provare e in men che non si dica, infatti, divento un attaccapanni vivente.

Alla fine scelgo di indossare un abito da sera nero abbastanza corto, mi arriva poco più su del ginocchio e credo sia perfetto abbinato ad una giacca di pelle e delle scarpe con il tacco.
Vestite, truccate e profumate ci avviamo verso la fermata dell'autobus pronte per scatenarci!

Sono semplicemente mamma.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora