Capitolo 9

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Sono tornata alla vecchia vita, eccomi a Siena.
È tutto così monotono, il cielo è grigio, l'aria è afosa e le persone insopportabili.
"Già mi manchi" mi scrive Giada
"Non sai tu" le rispondo io.
Mi ha raccontato che qualche giorno fa ha incontrato Filippo per strada e gliene ha dette quattro, chiudendo la loro "storia" se così si poteva definire. Ma so già cosa succederà, si piacciono troppo e sono sicura che tra meno di cinque giorni lei gli scriverà, pentita della sua scelta e lui anche.
La prossima settimana inizia l'inferno e io non credo di essere pronta per iniziare un nuovo anno scolastico.
Arriviamo a casa e salgo subito al piano di sopra, nella mia camera.
È molto grande e l'ho sempre odiata.
È stata arredata da mia madre e forse è per questo che non mi piace assolutamente.
Per i miei gusti mia madre è troppo ordinata e la camera la sento poco mia.
Mentre la mia stanza a Middi è molto bella, è piccola ma ho tutti i miei ricordi là dentro.
C'è un piccolo letto con una testata di legno, una scrivania bianca e un grande armadio, sul muro sono appese delle fotografie con i miei amici più cari e delle lucine colorate.
Sul soffitto di legno ci sono appesi degli adesivi luminosi a forma di stelle.
Da piccoli, io e i miei amici, quando volevamo stare da soli, ci isolavamo in una stanza nascosta, dove si poteva entrare solo da una piccola porta dietro un quadro, in camera mia.
Tuttora quando ho qualche problema e ho voglia di riflettere senza nessun altro, mi fiondo li dentro, è vero, non c'è nulla a parte una piccola poltroncina rosa ma è sempre stato il mio rifugio.

Sono semplicemente mamma.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora