Un amore ostacolato

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Accarezzo i suoi folti capelli mentre la mia pancia svolge il ruolo di cuscino per la sua testa.
Si è ormai addormentato da qualche ora, il tempo è passato velocemente.
Con una mano raggiungo la borsa in lontananza, prendo il manico di essa e lo trascino verso la mia esile figura.
Un piede si appoggia su di esso bloccandomi la mano
- ahhh - gemo addolorata
- chi cazzo è lui?- grida una voce maschile a me molto familiare mentre indica il ragazzo di gran lunga infastidito
Dalle mie labbra escono solo gemiti dovuti alla carenza di sangue nella mano, lancio uno sguardo a Stefano che si sta svegliando per via dei miei urli soffocati.
Si alza da sopra di me facendo molta attenzione e torna con lo sguardo su Sascha
- che cazzo ci fai qui? - domanda scontroso appoggiando due mani sul petto di mio fratello per poi spingerlo via liberandomi la mano
- ahh- gemo per l'ultima volta massaggiandomi con il pollice la mano sofferente
Mi giro sul fianco opposto per evitare di vedere quella scena.

Stefano's POV

Quel ragazzo mi guarda intensamente mentre i suoi occhi diventano rossi dalla rabbia, mi afferra con due mani il collo evitandomi il respiro.
Cado per terra sofferente mentre le sue parole mi rimbombano nella mente
- non devi toccarla - mi sussurra a denti stretti
- tu non la conosci lei ha solo diciotto anni non è una ragazza per te - afferma mentre le sue nocche diventano bianche per la forza esercitata su di me
- ma.... no-no-non eri in...- balbetto lasciando incompleta la frase mentre il mio viso diventa viola
Mi arrendo davanti a lui, chiudo gli occhi mentre le mie braccia cadono a terra.

Lara's POV

Non sento più nessuna voce mi alzo velocemente impallidendo davanti a quella scena
- noo - grido prolungando la " o " finale mentre mi precipito verso Sascha
Lo spingo via rimanendo davanti alla violacea figura di Stefano sofferente a terra, i miei occhi diventano lucidi mentre trattengono le lacrime che riesco a trasalire bagnandogli la maglietta rossa.
Sento la mano di mio fratello sulla mia spalla che mi sussurra una frase incomprensibile probabilmente di scuse
- vattene, vattene via - grido per allontanarlo mentre accarezzo il viso del ragazzo a terra
Ma Sascha non ha intenzione di andarsene
- ti sembra questo il modo di proteggermi?- urlo tirando dei piccoli schiaffi sulle guance di Stefano per farlo riprendere
- io volevo...- lo interrompo furiosa
- non farti più vedere, non voglio avere come fratello un omicida -
Lo feriscono le mie parole, non riesco a comprendere con quale coraggio mi sono espressa ma sono arrabbiata e preferisco non averlo vicino per un po'.
Sento il rumore dei suoi passi allontanarsi, accompagnato da dei respiri accelerati, ritorno con lo sguardo sul ragazzo.
Tossisce ripetutamente mentre la sua pelle riacquista il colore originale, un sorriso torna sulle mie labbra nonostante gli occhi lucidi
- ehi - cerca di attirare la mia attenzione
- dai non piangere - sospira notando le mie guance inumidite
Mi fa cenno di avvicinarmi, mi sdraio a pancia in giù affiancando i nostri due visi emozionati, con il pollice mi asciuga la lacrima che sta per cadere
- sto bene, è stato solo un incidente non devi essere triste - afferma lasciandomi un bacio delicato sulle mia labbra rosate
- mi sono preoccupata, avevo paura che...- sospiro lasciando incompleta la frase
Un brivido percorre la mia schiena, si sta alzando di gran lunga il vento, il ragazzo appoggia una mano su di essa riscaldandola
- hai freddo?- mi chiede in tono premuroso
- un po' - annuisco mentre la pelle d'oca raggiunge le braccia
Mi indica una giacca blu scura che lui usa per lavorare
- prendi quella, ti riscalderà anche se ti starà un po' grande -
Mi piego per prenderla anche se mi sento leggermente osservata
- c'è una bella vista quaggiù - ridacchia portandosi una mano alla bocca
- coglione - sospiro infilandomi la sua giacca e ritornando da lui
- scherzavo - ridacchia
- vuoi tornare a casa? Si sta facendo tardi - mi chiede notando l'orario
- è meglio che torno - mi alzo aiutandolo successivamente
Raggiungiamo la mia macchina, mando una messaggio a Sabrina, la ragazza che abita insieme a me, che sto tornando a casa ma lei mi risponde che questa notte dorme fuori.
Accendo la radio e dopo una ventina di minuti la macchina accosta davanti al palazzo di casa mia.
Scendiamo entrambi dall'auto, frugo nella mia borsa in cerca delle chiavi, le infilo nella serratura e prima che lui possa dire qualcosa
- ti va di salire?- domando leggermente imbarazzata
- salire a casa tua?- chiede confuso
- la mia coinquilina questa sera non c'è e mi chiedevo se...- divento rossa sulle guance
Si avvicina portandomi le mani sui fianchi, mentre il suo sguardo cerca di farmi dire qualcosa
- se?- mi domanda malizioso
Apro la porta ed entro mostrandogli un sorriso malizioso come risposta, lui mi segue, porta le sue mani sulle mie guance mentre mi bacia, gli tolgo la maglietta lasciandola cadere a terra, lui fa lo stesso

Ehilà!
Ecco il terzo capitolo, come ha fatto Sascha a uscire di prigione? Come continuerà il loro rapporto? Accetterà Stefano o continuerà ad evitarlo? Aspettate il prossimo capitolo bellezze💕

Amore dietro le sbarre || Mates ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora