恐慌

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è successa una cosa brutta.

Molto brutta.

Non volevo che accadesse.

Sono triste.
E desolato.


Josh ha provato ad aprire la porta.

Ha provato ad entrare in casa.

Ero immobile.
In un punto.

Terrorizzato, nonostante sapessi fosse lui.

Ha detto lentamente "Tyler sono Joshua"

Si sentiva la sua agitazione.

È che ho visto la sua ombra.

Ha aperto la porta e la luce della luna, ciò che ho visto prima dell'attacco di panico, ha fatto nascere quella deformata sagoma sul pavimento.

Si avvicinava, non riuscivo a collegare il cervello, non riuscivo a controllarmi.

L'ombra diventava sempre più grande e mi guardava con la solita apatia agghiacciante.

Ha detto il mio nome più volte.

In mia risposta ha sentito urli mozzati, respiri incompleti e rumorosi, sbattere le mani sul pavimento.

Lui,evidentemente spaventato e preoccupato, non sapeva se fosse più giusto accorrere in mio soccorso o uscire.

È rimasto bloccato sulla soglia per una manciata di secondi, che sembravano infiniti, a guardarmi.  Anche Lei mi guardava.

Per un fratto di secondo però sono riuscito a scorgere il ciuffo fucsia e gli occhi nocciola.

Poi è andato via chiedendomi scusa, in lacrime.

Mi dispiace Josh.
Vorrei essere una persona migliore per restare al tuo fianco.

ㄨSciøphøbiaㄨ JoshlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora