Pensavo non sarebbe più venuto a trovarmi.
Mi struggevo su quest'eventualità.
Mi è rimasto solo lui, non ho più nulla per cui restare qui.
Intendo, vivo.
Per cosa dovrei lottare?
Il buio?
Non vedo niente, non so niente.
In preda ad attacchi di panico a causa di fruscii di vento o rami che sbattono sulla finestra, o banali lavori stradali.
Non mi reputo all'altezza della vita che mi hanno donato.
I medici dicevano che è la mia insicurezza "cronica" la causa del mio malessere.
Per l'ossessione compulsiva nei dettagli insignificanti di tutto ciò che vedevo.
Insicurezza e ossessione si sono trasformati in paura, poi orrore, fino a non poterli più controllare, fino ad essere terrorizzato dalla propria madre, i propri fratelli, mio nonno.
Le persone che più amavo.
Joshua mi ha chiesto scusa una ventina di volte in poche frasi.
Era dolce.
Con poca voce a causa delle urla, e a causa della stanchezza gli ho chiesto scusa a mia volta.
Ero restio.
La sua ombra era ancora con lui.
Poteva sentire.
Ci avrebbe riprovato?
Josh gli avrebbe permesso di farmi del male?
Ha detto che, a meno che non glielo chieda io, non entrerà più.
Mi sono sentito sollevato.
Abbiamo parlato un po' della musica, molte cose ci legano in realtà.
Ha detto che gli piacerebbe creare una band, un giorno, quando supererò tutto quanto.
Gli ho detto che sarà improbabile.
Impossibile.
Ma non si è scoraggiato, il tono della sua voce è rimasto ottimista.
Prima di andare via ha detto che prova qualcosa per me.
Non ho identificato quel qualcosa.
Ma penso che anche io la provi.
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ㄨSciøphøbiaㄨ Joshler
ФанфикшнSciofobia: paura persistente, anormale ed ingiustificata delle ombre. Il soggetto viene indotto ad uno stato di ansia e di continuo panico. Molto spesso questa fobia si collega all'Antropofobia, ovvero la paura delle persone. Trova terreno fertile...
