Welcome Harley

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Correvo per i corridoi di un edificio completamente bianco.
Come ero finita lí non lo sapevo e non ci pensavo nemmeno, mi limitavo a correre per cercare un'uscita;
Mi voltai di colpo sentendo degli spari e il fracasso di un vetro appena frantumato, ero sul punto di ricominciare a correre quando da lontano scorsi la figura di Mr. J e mi precipitai da lui, mentre allargava le braccia per stringermi e sollevarsi leggermente.
"Sono venuto qui per te, Baby" lo sentii sussurrare al mio orecchio prima che altri spari rimbombassero nel corridoio vicino.
Mr. J mi appoggiò a terra e tenendomi la mano iniziò a correre e io con affanno lo seguì.
Ci fermano davanti a una stanza, lui mi guardò per qualche secondo e poi mi spinse dentro, chiudendo la porta subito dopo.
La porta aveva un vetro oscurato dall'esterno, urlai il suo nome ma lui si limitò a ridere e sparare alle guardie che un momento prima ci inseguivano.
Improvvisamente Mr. J cadde a terra, urlai ancora di più e iniziai a battere i pugni contro la porta.
Un uomo si avvento si di lui, Mr. J sapeva come difendersi ma quando tutte le guardie gli furono addosso per lui fu finita.
Sentii il suo ultimo sussulto e poi più nulla, come se le il mondo avesse taciuto per qualche minuto prima che le mie orecchie iniziassero a fischiare e la vista si ofuscasse.
Dopo quella che mi sembrò una eternità riaprì gli occhi, cercai aria come se in un primo momento avessi smesso di respirare, feci per portarmi le mani al viso ma erano legate delle spesse cinghie in cuoio.
"Cosa.." mormorai capendo di essere stata completamente immobilizzata.
Sentii una risata e il cuore mi sobbalzò.
Da un angolo scuro apparve lui, senza maglietta scoprendo tutti i tatuaggi.
Iniziai a sudare e a diventare rossa in viso mentre la mia mente elaborata pensieri che farei meglio a non raccontare.
Si scusate, non ero mica una santa.
Si avvicinò ripetendo sempre la stessa frase:
"Ma guarda... guarda... Buongiorno dottoressa!" Rise ancora e mi puntò una accecante Luce in pieno viso.
Sorrise e i suoi denti brillarono più di quanto li avessi mai visto fare.
"Sei vivo..." sussurrai e  alzò leggermente l'angolo della bocca per poi allontanarsi di scatto dalla poltrona sulla quale ero seduta.
"È OVVIO!" Rise
"Sa dottoressa... mi scusi per l'inconveniente, stavo solo giocando un po' con la sua mente" mentre lui continuava a ridere io notai due uomini mascherati e uno di quelli era propio il mio cosiddetto rapitore.
"Sa devo propio ringraziarla... ora grazie a lei sono qui"
Lui si avvicinò di nuovo con un piccolo trapano.
"Ma non puoi restare, non così, hai visto troppo" sorrise a 32 denti.
"Ed cosa vuole fare allora Mr. J? Uccidermi per caso?"
La mia voce tremava, mi faceva paura e mi sentivo stupida perché mi ero cacciata da sola in questo casino.
Mi veniva da piangere come una bambina, ma mi impedì di farlo.
"Cosa?" Lui mi guardò e rise ancora "No, non voglio ucciderti" la sua risata si dissolse lentamente e si trasformò in un sorriso agghiacciante.
Si trovava propio sopra di me con due arnesi dall'aria orribile in mano.
"Voglio solo farti male"
Iniziò a strofinare i due oggetti.
"Molto, Molto, Male"
Rabbrividì all'ultima parola prima che i due oggetti freddi toccassero ai lati della testa.
Inizia a vedere colori, tanti colori;
Nero, Blu, Rosso, Viola, Verde, colori che si mischiavano e ne creavano altri a me nuovi, poi dopo tutto d'improvviso scuro.
Ancora una volta aprì gli occhi lentamente, mi ritrovai in una stanza grande, mi passai la lingua sul labbro inferiore e sentì il sapore metallico del sangue, sicuramente me lo ero morsa.
Nella stanza rimbombò per qualche secondo il rumore di una sirena, poi sentì ancora la sua voce pronunciare due semplici parole.
"Benvenuta Harley"


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Ancora una volta mi scuso per il capitolo molto corto, in questo periodo ho veramente pochissimo tempo.
~Harley

Me ~ La storia della famigerata Harley QuinnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora