Attesa

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Maël camminava un passo dietro il nobil uomo che aveva chiesto i suoi servigi, non perdeva tempo ad esaminare chi avrebbe dovuto aiutare al contrario di molte persone che decidevano in base alle proprie simpatie.
Aveva studiato medicina per uno scopo: aiutare il prossimo con anima e corpo.
Questa sua passione era nata da bambino, quando con sua madre andava ad assistere le donne partorienti. Molte volte aveva visto come la vita si formava lentamente mese dopo mese e poi quando la natura faceva il suo corso uscire con prepotenza e dare forma a un nuovo piccolo essere. Vedeva le madri abbracciare i loro bambini appena nati, vedeva i padri felici quando si dava la notizia "È un maschio" ma anche quando era il gentil sesso ad aver vinto, le balie accudirli con amore e i fratelli esultare di gioia.
Aveva capito l'importanza di una vita e ciò che vi ruota attorno,
Se una persona soffre, soffrirà maggiormente chi nutre sentimenti d'amore nei suoi confronti e così ne soffriranno ben altri ancora.
Era stato un bambino gentile, devoto al bene del prossimo e così crescendo non aveva perso nessuna delle sue qualità, al contrario si erano rafforzate nel momento in cui un intero popolo aveva bisogno di persone come lui, senza però dimenticarsi di gente come il ragazzo che stava seguendo.
I nobili, pensava mentre non staccava gli occhi dalle vie che con velocità si susseguivano e si bagnava i calzari tra le pozzanghere di acqua fangosa, non sanno cosa c'è oltre le loro belle ville e le feste sfarzose, ma nessuno compreso me può fargliene una colpa. Loro nascono e crescono in un ambiente egoista e malsano che crescendo li plasma in modo errato e ingiusto.

Poco prima aveva creato una piccola rivolta contro dei nobili, la sua anima che non riusciva ad assistere alle ingiustizie e restare inerme non gli aveva permesso di mantenere il sangue freddo che tanto agoniava, ma guardando quel giovane così preoccupato per il suo stesso sangue gli aveva fatto tornare la ragione. Tutte le persone, indifferentemente dalla classe sociale, sono esseri umani dotati di un'anima che ama e anch'essi meritavano un aiuto.

Arrivarono dopo circa dieci minuti di camminare, La via era affollata e sul lato destro della strada si trovava il corpo statuario di un ragazzo di all'incirca diciotto anni, vestito con organza e seta, aveva gli occhi piccoli dalla forma leggermente a mandorla e azzurri del fratello, la mascella ben definita e gli zigomi alti. Era anch'esso biondo e a differenza dell'altro non portava nessuna parrucca a nascondere le ciocche morbide che scendevano lungo le spalle.
La sua testa era poggiata sulle gambe di quello che probabilmente doveva essere un servo, lo sorreggeva con delicatezza e lo guardava con dedizione. Intorno a loro ad osservarli, aspettando come degli avvoltoi che il giovane esalasse l'ultimo respiro vi erano un gruppo di cittadini, tra di loro qualcuno sputava e imprecava.
Maël si avvicinò velocemente al corpo del ragazzo, lo osservò e notò una grande macchia rossa che si propagava a vista d'occhio sul fianco sinistro appena sotto il cuore. Edmound ansimava e a tratti ruotava gli occhi mostrando solo il bulbo bianco.
Il dottore lo spogliò della giacca azzurra che buttò sull'asfalto,

-Il proiettile è rimasto incastrato bisogna rimuoverlo.

Affermò guardando dritto negli occhi Oscar-Javier.

Il ragazzo aveva gli occhi lucidi, si portò una mano sul viso e si accasciò accanto al fratello.

-Dovete operarlo!

-Dobbiamo portarlo in posto chiuso in cui mi sia possibile aiutarlo!

-Venite con me, lo porteremo a casa. Non dista molto da qui,

-Va bene, forza aiutatemi a spostarlo!

Il giovane annuì e si avvicinò al fratello, portando le braccia di lui dietro il suo collo in modo da sorreggerlo.

La carrozza in cui lo avevano fatto accomodare era talmente lussuosa da farlo sentire a disagio,
Abituato ai sedili imbottiti di paglia della diligenza su cui le pulci danzavano da passeggero in passeggero non riusciva ad abituarsi a tale comodità.
Il tetto era incurvato sia nel senso della larghezza che della lunghezza, dei pannelli di vetro erano stati applicati sia nelle pareti laterali che nella parte posteriore e da essi filtrava una forte luce, fortunatamente smorzata da delle tendine in velluto di color bordeaux.
Gli interni erano rivestiti in pelle e le pareti erano state decorate da artigiani molto abili secondo il gusto dell'epoca. Di fatto i motivi erano dorati e floreali i classici dell'epoca barocca, la maniglia era in ottone e anch'essa era articolata.

Rinascere Dalla SconfittaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora