A notte inoltrata la festa era finalmente terminata, Ophélie aveva lasciato che la paura si impadronisse del suo cuore e quando le si era presentata l'occasione di poter allontanarsi con Javier si era tirata indietro restando nella sala. Aveva sopportato tutta la notte lo sguardo amareggiato del ragazzo che tanto desiderava, ma il timore che le pettegole se ne accorgessero e che le voci arrivassero ai suoi genitori e i suoi fratelli l'aveva paralizzata.
Così tra balli, vino e giochi la festa era finita, lasciando gli ospiti piacevolmente soddisfatti e l'ego di madame Dominique Chavalier pieno di orgoglio per essere stata ancora una volta all'altezza delle aspettative.
La fanciulla stava per essere accompagnata nella sua stanza da Judith- la serva che si occupava di lei- quando camminando nel corridoio una mano l'afferrò per una spalla con delicatezza, sbucando dietro il tedaggio.
La fanciulla emise un gridolino che fu velocemente soffocato, al contrario l'altra donna rimase impassibile come se quell'avvenimento fosse già stato programmato.-Signorina, perdonate questa mia pazzia. L-la mia intenzione non è essere inopportuno ma durante la festa non mi avete concesso alcun ballo e io devo parlarvi urgentemente.
Il ragazzo tremava per la paura, non faceva parte della sua natura esser coraggioso e azzardare tanto gli era costato uno sforzo immane.
Ophélie ne era rimasta incantata, nessuno mai aveva osato così tanto per per lei, lo osservava rapita con ancora il fiato corto per il piccolo spavento, voltò lo sguardo verso la sua cameriera che la osservava con disapprovazione.
Javier si era messo d'accordo con lei nel momento esatto in cui aveva capito che la donzella lo avrebbe evitato, la donna si era dimostrata dapprima contrariata e decisa ad andare a raccontare tutto al padrone di casa ma, una volta che egli gli aveva confessato i suoi sentimenti non era riuscita a rimanere impassibile. Il ragazzo si stava struggendo d'amore e un animo romantico come il suo non aveva resistito, pur sempre restando in guardia e non approvando a pieno.-Monsieur abbiamo poco tempo, parlate vi ascolto! Prima però accettate le mie scuse e perdonate la mia vigliaccheria, non sono stata coraggiosa e ho avuto paura...
Il ragazzo interrompe le sue parole prendendo le mani della giovane no il donna tra le sue,
-Non dovete chiedermi perdono, siete una donna assennata e a modo, io ho chiesto troppo e ne prendo atto.
Volevo solo dirvi madama che ogni qual volta che passeggiando il mio sguardo si poserà su una margherita il mio pensiero volerà su di voi, la mia mente forgerà la vostra immagine stampandola a fuoco sul mio cuore pieno di dolore.La fanciulla sentì i suoi occhi riempirsi di gocce salate,
-Perché mi dite questo? Potrete chiedere a mio padre il permesso di corteggiarmi sarà più che lieto di questo!
Il ragazzo si lasciò cadare a i suoi piedi senza preoccuparsi dell'immagine che stava dando, era debole e triste: Non gli importava nasconderlo.
Tra i singhiozzi riuscì a dire solamente:-Mi sposerò a breve.
Quelle parole furono un colpo al cuore, dure, troppo per lei. Si gettò a terra per abbracciarlo, ma dei passi fecero trasalire la serva che prontamente la prese per la vite e la trascinò in stanza. Javier si alzò velocemente iniziando a correre verso il piano inferiore.
Ophelié una volta dentro la stanza lasciò che il suo corpo scivolasse lungo la porta, pianse in silenzio cercando di non far rumore, nei letti le sue sorelle riposavano supine-almeno così le parve- eccetto una: Hyacinte.Il cuore di Judith batteva all'impazzata, sembrava che il rimbombo dei battiti si propagasse dentro di lei fino ad estendersi nel lungo corridoio: se l'avessero scoperta ad aiutare un uomo ad avere una certa intimità con una delle signorine l'avrebbero cacciata di casa senza pensarci due volte.
I passi si fecero sempre più vicini fin quando lo sguardo della donna passò dalle scarpe che sbucarono da dietro l'angolo al viso stranito di Oscar-Javier.
La osservò, senza fare domande le ordinò semplicemente di andare nella stanza in disuso nel piano inferiore e di portare a sua sorella Hyacinte del cibo, delle coperte e di aiutarla a cambiarsi per la notte. La ragazza annuì, precipitandosi dalla sua signora e sospirando per il sollievo.
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Rinascere Dalla Sconfitta
Historical Fiction1787 La famiglia Chevalier è la più ricca e potente della città. Otto fratelli si troveranno a combattere per la sopravvivenza, quando un anno dopo scoppierà la rivoluzione francese. Sarà questa terribile disgrazia a far nascere qualcosa dentro Hya...