Capitolo 7.

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Malcolm aveva un particolare sorriso beffardo quel giorno; continuava a far ondeggiare il vino rosso del calice e con ostentazione fissava Elizabeth che leggiadra e pudica gli proseguiva incontro.

"10 di Luglio" Sir Richardson proferì tale minuta informazione mentre il cibo ed il nettare gli strabordavano di bocca.

Cosa avrebbe potuto significare una data del genere, nessuna festa, nessun particolare evento di cui Elizabeth ne avesse memoria, eppure quelle tre parole le incuterono timore.

" Amato padre, che significato porta con sé tale data? Qualcosa che in qualche modo ci coinvolge?

E voi Malcolm ne siete già a conoscenza? Noto un'espressione cospicuamente compiaciuta... avete, forse, qualche notizia da comunicare?"

Dopo qualche secondo, la risposta piombò nell'aria fredda della sala.

"E dunque, chiaramente la data ci coinvolge. Dolce figliuola, tu prenderai in sposo Malcolm in tale data, non è più necessario aspettare, voi giovani vi ammirate, vi apprezzate, nutrite stima l'uno per l'altra, che altro più importante ?! "

Il signor Richardson non avrebbe mai perso l'occasione di cambiare l'autentica virtù della figlia con terre e denaro, nulla per lui aveva più importanza, ogni sua azione era stata dettata dalla sete di potere, ogni sua scelta seguiva una logica intrinseca, nulla accadeva senza un valido motivo e quel matrimonio avrebbe giovato, dal suo punto di vista, anche alla felicità della figlia, alla quale era sinceramente legato.

Ovviamente i presentimenti di Elizabeth trovarono conferma dopo le parole del padre.

"Sposarci? Tra un solo mese?

Come avete potuto scegliere qualcosa del genere, senza consultare me per prima, mi lasciate esterrefatta e soprattutto amareggiata.."

Elizabeth parlava e la sua voce tremava mista a rabbia e tristezza dunque a quel punto intervenne il promesso : "Mia amata, perché reagire in maniera così provinciale?! Avete sempre saputo, sin dal primo momento quale sarebbe stato il nostro destino e che questo momento sarebbe arrivato prima o poi.

Adesso, ditemi, qual è il grande problema? Le nozze si faranno comunque, senza tener conto dei vostri inopportuni capricci."

Ed in un attimo quel Malcolm, che giorni prima era parso gentile, onesto e sincero, mutò del tutto il suo atteggiamento, mostrandosi attraverso poche parole come il cacciatore che finalmente cattura il coniglio e lo trascina fuori dalla tana, e non ha rispetto per la sua preda ne fa ciò che vuole, quando vuole. Gli occhi che sembravano tanto limpidi si accesero di fuoco, un fuoco simile a quello infernale!

Elizabeth non poté credere a ciò che stava udendo, dovette sedersi poiché sentì mancare la terra sotto ai piedi ma nonostante ciò , mantenendo la calma rispose al padre e al futuro marito.

"Se è ciò che i signori qui presenti vogliono, ciò faremo. E sia, il matrimonio si farà proprio il 10 di Luglio."-imperterrita continuò- "Se permettete, adesso vorrei ritirarmi nella mia stanza per riposare."

Una volta in camera, accadde l'oramai inevitabile : le lacrime cominciarono a sgorgare dalle pure sorgenti quali gli occhi di Elizabeth, scorrendo per tutto il viso, tra gli avvallamenti e trovando la loro foce proprio vicino alle rosee e tremanti labbra della giovane. I singhiozzi regnavano assoluti tra le mura e forse tutta quella forza che Elizabeth dimostrava era facilmente corruttibile e flebile, o forse e semplicemente  la sua era solo una corazza di protezione. Continuò sfinita fino a quando il dolce sonno non la portò per qualche ora con sé.




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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 11, 2016 ⏰

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