Sospiri ,affanni ,Elizabeth stanca cadde ,come foglia d'autunno , tra la steppa . I primi raggi di sole si infiltravano trai rami dei grandi alberi ,l'aria era fredda ,la terra bagnata ,Elizabeth affranta ed impaurita.
'' Chi erano ? '' , ''Stavano ,forse, sacrificando un innocente ?'' , ''E se mi avessero presa?'' , mille ,o forse più , domande frullavano nella mente della giovane ragazza e ,nonostante ,fosse impaurita decise che sarebbe tornata in quel posto per scoprire di più , non le importava del rischio ,oramai ci era dentro e da buona ragazza scapestrata e testarda , l'avrebbe avuta vinta .Arrivata davanti al terrazzo della sua camera ,Elizabeth cercò di fare il minimo rumore ,salì arrampicandosi e dopo qualche minuto riuscì ad entrare ; era tutto in perfetto 'disordine' ,proprio come era stato lasciato : la camicia da notte raggomitolata per terra ,il vetro sparso ,le coperte ammucchiate e la porta ancora chiusa ,segnale che nessuno vi fosse entrato durante la sua assenza .
Elizabeth , guardò l'ingombrante orologio sul comò ,erano già le sette del mattino ,data l'ora rimise la camicia da notte e scese in sala per fare colazione .
Erano tutti già accomodati ,il padre a capotavola ,la madre alla sua destra ,il posto di Elizabeth alla sinistra, tutto era rigorosamente apparecchiato ,eppure si trattava di una comune colazione .
-"Sei in ritardo ! Come mai ? In questa casa ci sono delle regole." - affermò furiosa ed infastidita la madre di Elizabeth .
-"Scusate madre ,non accadrà mai pi.."- ,la ragazza venne interrotta dalla voce calda e gentile del padre -"Tesoro non preoccuparti ,non è nulla di grave e voi Ana non dovreste essere tanto iraconda con nostra figlia , è solo una bambina " - -"Una bambina un po' cresciuta "- ribatté con tono aspro la donna .
Durante tutta la colazione nessuno osò proferir parola ,ad un tratto il signor Richardson si alzò ,divenne pallido e serio e disse -" Questo pomeriggio ,Elizabeth incontrerai Malcom ,tuo promesso sposo!"- , l'aria nella stanza divenne gelida ,un silenzio penetrante calò , Ana ,la madre , fece un piccolo sorriso compiaciuto , il padre si dileguò immediatamente ,Elizabeth sgranò gli occhi ,facendo cadere la tazzina di The sulla tovaglia di pizzo bianco ,si alzò spingendo la sedia e con passo veloce si diresse verso la scalinata -"Fermati!"- ,la voce della madre spezzò il silenzio , Elizabeth si girò ,il suo volto era rigato dalle lacrime , -" Perché ?!Perché!? Non posso sposare un uomo che non amo, non voglio finire come voi e mio padre!"- le parole della ragazza ,zittirono la madre ,protagonista di un matrimonio combinato ,di convenienza ,vuoto e senza alcun amore.
21 Maggio 1519
Sono rammaricata ,triste e senza speranza , da quando stamattina ho appreso la notizia del fidanzamento vedo solo un muro !
Mi sento come morta ,nella mia mente si ripetono le parole di mio padre ,è un incubo.
Non voglio sposare uno sconosciuto , io voglio un uomo con cui condividere le mie passioni ,che sappia cosa vi è nel mondo ,un uomo buono e non per forza ricco e proprietario di terre ... non sposerò un "Malcom" sconosciuto,so che mio padre capirà ,sa cosa si prova a stare con una persona sbagliata .
Lui e mia madre non si sono mai amati ,la loro è stata un'unione forzata ed io non voglio vivere una
vita di solitudine pur avendo
qualcuno accanto a me !Nel frattempo ,poco lontano dalla residenza degli Richardson ,la tribù di indigeni ,in cui si era imbattuta Elizabeth ,cominciò le ricerche .
Impauriti da un possibile attacco da parte degli Europei ,decisero di controllare la zona limitrofa, lasciando nel campo donne ,bambini e alcuni validi uomini ,altri si divisero in gruppi.
Soltanto uno di loro decise di controllare la zona da solo ,egli era l'uomo più coraggioso e forte della tribù ,Shilah, che aveva all'incirca una ventina d'anni .
Shilah, era il prediletto del capo tribù forse perché i due erano legati da un forte rapporto di parentela .Shilah si allontanò dal campo ,fiero ed impavido, portando con sé soltanto un maestoso arco intagliato ,fatto di un legno molto scuro ,proprio come i suoi lunghi capelli neri , e delle possenti frecce, camminava svelto e silenzioso tra la boscaglia in compagnia del suo fedele amico Wayra, ovvero vento nella lingua sioux , Wayra era un maestoso esemplare di Aquila Reale che purtroppo essendo stato ferito non riusciva più a vivere in libertà .
Shilah si guardava attorno ,attento scrutava tutto ciò che gli si presentava ,osservava ogni minimo dettaglio ; ad un tratto si fermò ,chinandosi lentamente si accorse di alcune impronte lasciate sulla terra bagnata : non erano comuni impronte ,sulla terra non vi era disegnato un piede umano bensì una sagoma ,simile a quelle lasciate dagli Europei con cui Shilah aveva avuto dei rapporti precedentemente .
-" La sagoma potrebbe essere di uno 'stivale' "- pensò il ragazzo e continuò il percorso seguendo la scia di orme.
FILO ROSSO ,filo rosso trai rami e Shilah se ne accorse ,decise di strapparlo delicatamente da essi , lo annusò : quella lana profumava di buono, una miscela di fiori freschi e dolci , profumava solo come la primavera profuma .
Continuò il proprio percorso e trovo altri stracci di lana rossa, poi calò il buio : il sole che scaldava la pelle come una flebile fiamma di fuoco venne coperto da enormi nuvole nere che a vederle sembrava lottassero tra loro ,Shilah decise di tornare al campo , ma sapeva che presto avrebbe scoperto qualcosa di importante e ciò non sembrava essere cattivo ,anzi per il ragazzo nacque un'innata voglia di scoprire chi o cosa si nascondesse dietro al mistero .Elizabeth dormiva come un angelo sullo scrittoio , i capelli d'ebano le scendevano lungo la schiena accarezzandole prima il bianco viso e poi nascondendosi tra l'insenatura profonda del collo , la bocca rosea era socchiusa come durante l'atto del sospiro ,il beato sonno della ragazza venne interrotto da Clotilde, una serva -" Signorina Elizabeth ,posso entrare ? Il signor Malcom Doyle è arrivato qui per voi ,lui e gli altri vi aspettano nella sala da pranzo."- .
Elizabeth si svegliò sorpresa ,durante il sonno aveva piacevolmente dimenticato dell'impegno ,decise però di affrontare ciò e scese giù per incontrare Malcolm Doyle ,chissà chi si celava dietro a questo nome .
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Americhe
Fiksi SejarahAnno 1519 , Elizabeth Rose Richardason è una giovane ragazza costretta dai genitori e dal loro piano a lasciare l'Inghilterra per spostarsi definitivamente nel nuovo mondo ,nella terra nascente ,la terra delle 'Americhe'. Avventure,nuove conoscenze...