Capitolo 5.

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Il fragoroso chiasso prodotto dalla conversazione tra i genitori di Elizabeth e gli ospiti venne interrotto dalla voce intimidita della giovane ragazza ; ad un tratto Malcolm e i genitori si voltarono rimanendo piacevolmente stupiti da colei apparve dinanzi a loro .
Da un canto vi era appunto, Elizabeth che moriva dalla voglia di conoscere Malcolm Doyle .
"Chissà di che uomo si tratta . Cosa conosce . Da dove viene . Chi è . " pensava incessantemente la ragazza.

"Carissimi ,io e mia moglie siamo lieti di presentarvi la nostra unica ed amata figlia : Elizabeth " , disse il signor Richardson stringendo vicino a sé la figlia e la moglie.
Subito si sentirono una moltitudine di voci ,liete di conoscere la ragazza ma a spezzare la cantilena fu proprio Malcolm : " È un piacere conoscere una giovane donna di cotanta bellezza e sono entusiasta di sapere che voi ed io intraprenderemo un cammino ,si spera gioioso ,insieme! " .

Malcolm era un giovane di bell'aspetto e di ciò ne fu lieta Elizabeth che vide davanti i suoi occhi un suo coetaneo e non un uomo maturo che avrebbe dovuto accudire meticolosamente come fosse un bambino.

Tutti si riunirono attorno alla tavola ,parlando di dote ,terre ma la conoscenza tra i due giovani sembrava essere l'argomento meno importante da trattare ,Elizabeth fremeva dalla voglia di conoscere e di poter interagire col futuro marito e stranamente in quel momento la curiosità prese il sopravvento ,superando di gran lunga la paura e l'angoscia che avevano accompagnato l'intera giornata della ragazza , ella riuscì a dimenticare persino ciò in cui si era imbattuta la notte precedente.
Stava zitta ascoltando le chiacchiere e osservando ogni mossa e atteggiamento di Malcolm ,seduto dalla parte opposta della tavola; notò che il ragazzo aveva l'abitudine di sorridere sotto il naso e di girare tre volte tra le dita il calice prima di sorseggiare con cura il profumato sidro , la cosa la incuriosì molto facendola rimanere per vari secondi ferma nell'osservazione e persa nei propri pensieri . Malcolm si voltò di scatto sorprendendo Elizabeth e notando di essere stato oggetto di particolare ed intensa osservazione per la ragazza ,sorrise e si mi mise in piedi :"Egregio signor Richardson con il vostro permesso vorrei poter scambiare due parole con vostra figlia ovviamente con l'unico scopo di approfondire la conoscenza. "
Elizabeth imbarazzata sgranò gli occhi e guardò la madre che continuava ad avere la stessa espressione compiaciuta da tutto il giorno .
" Andate pure , ma vi raccomando ! " blaterò il capofamiglia attorcigliando i pollici tra loro e con sguardo protettivo .

Elizabeth e Malcolm si ritrovarono nel giardino di orchidee ,circondati dai colori ambrati del tramonto.
"Ho notato che avete degli splendidi occhi ,il loro colore mi ricorda la tempesta ma al contempo trasmettono tanto calore ,ma ditemi ,chi siete voi davvero? "

Forse per la prima volta dopo essere arrivata nelle Americhe ,qualcuno chiedeva e si interessava davvero di Elizabeth ,in quell'esatto momento il suo cuore cominciò a battere di gioia ,la ragazza prese fiato e avvicinandosi notevolmente rispose :
" Sono lusingata dai vostri complimenti !
Ma comincio subito col dirvi che non sono la ragazza taciturna e timida che avete visto entrare nella sala quest'oggi , mi definisco un'avventuriera ma anche un 'amante della lettura e del sapere e particolarmente legata alla natura e alle sue opere d'arte , mi definirei ,con tutto il rispetto , quasi come un'eretica in quanto molto spesso vado contro e mi ribello per ottenere ciò che voglio .
Avete ancora voglia di diventare il mio sposo ? " Elizabeth sghignazzò con grazia mentre guardava dritto negli occhi del prescelto.

" Ammetto che mi stiate sorprendendo ... ma piacevolmente .
Siete diversa da tutte le altre ,mia cara." affermò Malcolm ridendo ancora sotto il naso e si avvicinò ad Elizabeth , le prese la mano e le accarezzò dolcemente il palmo .

I due giovani proseguirono la conversazione e tra risa e strani aneddoti il tempo volò in fretta ,purtroppo ad un tratto vennero interrotti dalle famiglie che arrivarono risentite dal ritardo dei rispettivi figli .
" Penso sia ora di abbandonare la vostra piacevole compagnia e di tornare alla nostra tenuta , è stato un piacere."
affermò eloquentemente il signor Doyle.
Gli ospiti si licenziarono e Malcolm si ritirò solo dopo aver effettuato un perfetto baciamano su Elizabeth .

"Buonanotte madre ,buonanotte padre!" ,
la notte giunse ed Elizabeth salutò i genitori per congedarsi in camera sua.
La ragazza era pervasa da sensazioni positive ed emozioni dunque prese il diario ,lo aprì e cominciò a macchiare di inchiostro le pagine giallastre:

Non avrei mai pensato di poter essere tanto gioiosa dopo aver conosciuto il mio promesso sposo , Malcolm è una persona intelligente ,carismatica ,virtuosa , mi ha parlato di tante cose : dei suoi viaggi ,delle sue conoscenze e di ciò per cui studia da tutta una vita ,diventerà un medico ben presto e tornerà a Londra per aprire un ospedale.
Non so cosa sia l'amore ma stasera ho provato una dolce sensazione ,ho sentito felicità durante le nostre conversazioni ,ho sentito uno strano calore sul viso non appena le sue labbra hanno sfiorato da lontano la mia mano e sono rimasta felice poiché ho potuto ammirare degli occhi sinceri del colore dei fiumi ,del colore del muschio ,Verdi e profondi ma sinceri e trasparenti come fossero uno specchio d'acqua . Inoltre ,Malcolm possiede davvero un bel viso ,la sua bellezza è incorniciata da una moltitudine di capelli neri proprio come i miei e le sue labbra sembrano gentili e ..non vorrei peccare neppure col pensiero ma oggi sento di doverlo fare e di non potermi trattenere dal pensare a come sarebbe sfiorare dolcemente le sue labbra come fu per Tristano e Isotta o Lancillotto e Ginevra magari ,volendo citare personaggi di cui ho tanto letto.
Adesso è il momento di riposare ,chissà quali sorprese sta preparando per me il buon Dio.

Elizabeth si raggomitolò sotto alle pesanti coperte ,soffiò contro la candela e ancora col sorriso ,convinta di aver conosciuto il sentimento dell'amore , chiuse gli occhi e smise di pensare .

Sprofondò nel sonno mentre la notte fuori dal suo mondo era ancora viva per le tribù di indigeni che abitavano le zone limitrofe .

"Mitakuye Oyasin , Mitakuye Oyasin , Mitakuye Oyasin " gli uomini colorati ripetevano la frase roteando attorno all'enorme falò ,accompagnando il canto con una sequenza di passi scanditi dal battito delle mani e dei tamburi .
Il grande sciamano e capo della tribù controllava che ogni cosa procedesse per il verso giusto , ogni tepee (le abitazioni tipiche delle tribù delle praterie ) era disposto in maniera circolare rispetto al totem ,posto al centro del campo .
Shilah era rimasto seduto contro una tepee , in disparte ,concentrato a scalfire un legnetto e con i pensieri rivolti da un'altra parte .
" Cosa hai figlio mio ? " disse Alameda ,la madre .
Alameda notò malinconia negli occhi del figlio e si sedette accanto a lui ,poi chinò il viso e si accinse ad accarezzare i morbidi capelli del ragazzo :" Da dove hai preso questo ? " disse indicando il nastro rosso con cui Shilah aveva legato i capelli in una treccia .
" L'ho trovato appeso ad un albero , penso sia un segno degli spiriti ... cercano di comunicare con me .. "
"Fa' attenzione e non avventurarti oltre il nostro territorio , non voglio che ti accada nuovamente il male! " , Alameda baciò il capo del figlio e corse via ,la sua immagine venne inghiottita dal calore del  fuoco e dalle varie parole in lingua sioux .

Shilah non chiuse occhio quella notte anzi vagava come un'anima in pena scrutando le stelle , guardando i volti delle donne ,dei bambini , degli uomini , guardando gli animali assopiti e calpestando la terra umida mentre il vento fresco faceva svolazzare le tende e roteare il grande totem .

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