Capitolo 24

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PAIGE

Il nuovo appartamento trovato da Mia non costava troppo, era abbastanza spazioso e ci saremmo state comodamente tutte e tre. Era molto accogliente, carino... ed era proprio davanti all'appartamento di Aiden ed Alec. Mia era riuscita a trovare l'appartamento davanti a quello dei ragazzi, con tutti gli appartamenti vicini all'Università che si potevano trovare a Brighton. Quando lo scoprii avrei voluto sotterrarmi e non uscire mai più, mentre a differenza mia, Alec ne sembrava piacevolmente entusiasta e ciò mi fece preoccupare ulteriormente. Ma, dato il lungo viaggio, preferii non contestare e piuttosto scegliermi una stanza e chiudermici almeno fino al mattino dopo. Io e Kayla dovemmo dividere la camera, ma non era una novità per noi, quindi ci addormentammo subito non appena toccammo il letto. La mattina dopo ci svegliamo che ormai non la si poteva considerare nemmeno più mattina, saltammo il pranzo e ci fiondammo direttamente a svuotare e sistemare gli abiti nel nuovo armadio. Mi aiutò a disfare gli scatoloni con le poche cose che avevo e facemmo una lista degli arredi che avremmo voluto comprare per sostituire quelli vecchi. Finimmo il lavoro a tardo pomeriggio, Mia era da Elias e ci disse che non sarebbe tornata a casa, così ordinammo una pizza extralarge e scegliemmo un film da vedere per rilassarci un po'.

«Kay, vai ad aprire tu alla porta?» domandai quando sentimmo il campanello.

Lei annuì, così le diedi una banconota da venti per pagare e mi spaparanzai sul divano, lasciandomi scappare un sospiro di sollievo quando le mie gambe nude sfiorarono la stoffa morbida del sofà. Kayla tornò in soggiorno con un cartone gigante di pizza fumante e si sedette a terra, davanti al tavolino in legno posto di fronte alla piccola tv.

Facemmo partire Alien 3 e spegnemmo tutte le luci, per goderci al meglio il film. Io e Kayla amavamo quel genere di film, la suspense che creava ti rendeva piacevolmente agitata ed era faticoso staccare gli occhi dalla tv.

Un fastidioso ticchettio però ci fece distrarre entrambe, tanto che Regen –venuto a vivere da noi dopo il trasferimento- cominciò ad abbaiare scodinzolando nella direzione della porta.

«A cuccia, Regen, zitto!» lo ripresi, alzandomi dal divano per andare ad aprire, restando piacevolmente sorpresa di vedere Aiden dall'altra parte, con un'espressione alquanto annoiata stampata sul viso.

«Che c'è?» chiesi appoggiandomi allo stipite della porta, mentre il cucciolo mostrava tutta la sua felicità nel rivedere il ragazzo.

«Alec sta cercando una scusa per stare con voi, cioè con te, quindi mi ha chiesto di venire a bussare alla tua porta e di dirti che a casa manca lo zucchero, cosa che noi nemmeno usiamo e che ti fa capire quanto idiota sia mio fratello, così che abbia il tempo di uscire e rimproverarmi del fatto che ci sto mettendo troppo, sperando che voi ci facciate entrare.» disse tutto ciò con aria stufa e troppo veloce per permettermi di comprendere tutto il discorso, così mi ritrovai a guardarlo con aria confusa «Perdonami, non ho capito.» ammisi infine.

«Lascia stare, per favore... mi fai entrare? Tanto lo sai com'è fatto Alec, ormai. Facciamo prima se lo accontentiamo.» sospirò, prendendo in braccio Regen e permettendogli di leccargli tutto il viso.

«Questo cane è enorme...» sbuffò, quando si accorse di non avere abbastanza forza per tenerlo buono.

Ridacchiai, facendolo entrare e dicendogli di accomodarsi. Kayla lo salutò, ma non staccò lo sguardo dal film, ormai finito. Rinunciai a guardarlo e mi sedetti accanto ad Aiden «Allora, tra poco dovremmo aspettarci che Alec venga a bussare alla porta, giusto?» domandai per esserne certa.

Aiden annuì e mi fissò «Fossi in te mi cambierei.» ridacchiò quando arrossii lievemente, ricordandomi di indossare solo una canottiera e delle culottes nere. Borbottai qualcosa mentre mi alzai e mi diressi in camera, almeno per infilarmi un paio di pantaloni della tuta. Stavo aprendo l'armadio quando sentii bussare alla porta, così per la fretta afferrai i primi pantaloni che vidi ed uscii. Kayla stava parlando con Alec, il quale sembrava deluso dal non trovarmi lì. Aiden mi raggiunse e mi guardò divertito «Ti dona il rosa, davvero.»

SORRIDIMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora