Look After You – Capitolo 13
23 Gennaio.
Ore 15:48
M's POV.
«Allora la porti a cena?» chiede per l'ennesima volta mia sorella.
«Stellina, smettila. Me l'hai già chiesto prima.» dico quasi esasperato.
«Sì, ma io verrei a cena con te se avessimo un appuntamento!» ribadisce lei.
«Sì, ma tu non sei lei.» ribatto io.
«Questa non è una risposta.» sta diventando petulante, lei e la sua vocina dolce.
«Stella, la porterei più che volentieri a cena ma è troppo presto!» le dico per l'ennesima volta.
«Tu e i tuoi bla bla bla, la portavi direttamente a cena e basta! Anzi, portala, dai!»
«La prossima volta, sempre se ci sarà una prossima volta.» dico il più tranquillo possibile.
«E allora dove la porti?» chiede ancora una volta. Un martello pneumatico è meno insistente. Io la uccido se continua in questo modo.
«Credo di avertelo già detto.» rispondo piuttosto contrito.
«Matteo, è una sottospecie di appuntamento tra due ragazzi con più di vent'anni o di due bambini dell'asilo?»
Niente, io allora la uccido, ok?
«Stella ti ho già spiegato che...» inizio.
«Sì, che vuoi fare tutte le cose con calma almeno per una volta nella vita. Evviva.» dice con aria quasi di sfida.
«Brava, vedo che hai finalmente capito!» sospiro sollevato.
«Fossi in te, comunque, la porterei lo stesso a cena.» niente, è definitivo, a breve la dipartita della mia adorata sorella.
«Mi piacerebbe, lo sai. Ma non so come andrà questo pomeriggio...» cerco di giustificarmi.
«Oooh, attenzione attenzione, il signorino Matteo inizia ad essere agitato!» osserva lei con aria stupita.
«Sì, Stella. Sì.» che altro potrei dire se non ammettere?
«Non l'avevo notato, sai?» conclude lei con un'aria furbissima sul volto.
«Smettila di prendermi in giro, Stellina!» dico sorridendo.
«Sciolgo le tue tensioni in questo modo, caro fratello, è l'unico modo in cui riesco.»
«Sì, certo. Facendomi esasperare, grazie, cara sorella.»
«Ah, cosa fareste voi uomini senza noi donne!» sospira lei.
«Vivremmo più calmi?» rispondo io improvvisamente.
«Ok, ma senti, a proposito di essere calmi. Sono le quattro meno pochi minuti, pensi di andare all'appuntamento o preferisci rimanere in macchina con me?» brava sorella che ricorda gli orari.
«Giusto, credo che allora, andrò. Tanto ci metto cinque minuti.» le comunico.
«Ok, vai e torna vittorioso. Ci vediamo dopo se non fai troppo tardi...» dice lei con un sorriso furbastro lanciandomi il giubbotto.
«Buon pomeriggio, Stellina.»
«Buon pomeriggio a te!» dice lei chiaramente enfatizzando il "te" e chiudendo la porta di casa nostra praticamente in faccia.
STAI LEGGENDO
Inaspettatamente
RomanceVirginia, da poco laureata in psicologia, decide di trascorrere l'estate in compagnia dei suoi amici di sempre. Una sera in discoteca vede un ragazzo dagli occhi ipnotici che la stregano, ma purtroppo viene trascinato via da un amico. Riuscirà la do...