Non più - Capitolo 8
21 Gennaio.
Ore 15:34
V's POV.
Matteo è vicino.
Così vicino.
Troppo vicino.
Troppo vicino da troppo tempo.
Troppo tempo perché io rimanga calma e tranquilla sotto il mio ombrellino blu.
Troppo tempo perché io non ci speri almeno un pochino.
Dovresti andare in autoanalisi Virginia, ti servirebbe.
Oh sì, lo so benissimo.
Matteo è qui ed è sotto al mio ombrellino blu, con me.
Per lo meno non c'è il diluvio di questa mattina. Anche se lui è talmente gentile e premuroso da lasciarmi più di metà spazio sotto l'ombrellino per rimanere all'asciutto e in aggiunta lo tiene lui.
E' così dolce, così carino, così gentile, mi fa ridere e poi profuma di buono.
Non l'ho annusato ancora, ma lo so.
Insomma, certe cose si sanno e basta.
Matteo riesce a estrapolare quella sana e bella risata che arriva direttamente dal cuore, e la sensazione è triplicata quando ride lui, mi fa bene al cuore.
Virginia, cosa stai dicendo?
La verità, la triste e meravigliosa verità.
Riesce a farmi ridere, riesce a farmi sentire a mio agio, riesco ad essere me stessa quando sono con lui. E al suo fianco è come se tutto fosse così giusto.
Riesce a farmi sentire bene. E mettermi a mio agio. Non è una cosa da tutti, ne sono consapevole, soprattutto quando ti capitano delle cose inaspettate. Soprattutto se non sei preparato ad uscire con una persona che hai visto mezza volta e te la ritrovi lì così inaspettamente, all'improvviso, e sei praticamente obbligato da Marco ad uscire e portarla a pranzo.
Pensa Virginia, potrebbe addirittura avergli fatto piacere averti portata a pranzo.
Sì, giusto perché è una persona buona di cuore e adora fare beneficienza.
Grazie piccola vocina, tu sì che aiuti la mia autostima.
Anche se... Non mi ha fatto pesare nulla, è stato così perfetto lui. Poteva anche andare a pranzo per i fatti suoi, o con qualcun'altra. Eppure è rimasto con te.
Virginia lo sai che stai fantasticando?
Soprattutto sai che è qui a quasi venti centimetri da te?
Oh sì, ne sono davvero consapevole, soprattutto anche il mio corpo lo è.
E' così vicino...
Ogni volta che mi guarda è come se mi scaldasse l'anima, o meglio è che mi scalda l'anima, mi fa proprio andare a fuoco. Anzi, le mie guance vanno a fuoco quasi ogni volta che i suoi meravigliosi occhi verde smeraldo incontrano i miei.
E io non ci posso fare nulla.
Per lo meno posso dare la colpa all'aria fredda sulla mia pelle bianca che rende più rosee le guance e il naso.
Magra, anzi magrissima consolazione, lo so.
Ma spero che lui non se ne accorga più di molto e che la reputi una cosa senza degna di nota.
STAI LEGGENDO
Inaspettatamente
Roman d'amourVirginia, da poco laureata in psicologia, decide di trascorrere l'estate in compagnia dei suoi amici di sempre. Una sera in discoteca vede un ragazzo dagli occhi ipnotici che la stregano, ma purtroppo viene trascinato via da un amico. Riuscirà la do...