Arrivò in classe, strano sono puntuale! Non voglio dire che sono sempre inritardo, ma che di solito o arrivo prima o dopo.. ma molto dopo. Mi siedo al mio solito banco appoggio un foglio, una biro e il mio cellulare con le cuffie avvolte intorno, oggi non voglio fare lo strano. Oggi voglio essere il compagni di banco perfetto e lo sarò per loro, lo sarò solo per oggi.
《Ahahhaha...hai ragine...era troppo grosso...e qeul tipo che stava sempre al bar era un cazzo di figo...ahahahah>> La osservo mentre chiachiera al cellulare e poi tiro fuori il disegno dell'altra volta, gli do un'occhiata veloce e lo rimetto nella tasca interna della giacca dove nessuno lo vedrà. Nessuno lo dovrà mai vedere, questo ritrato è mio, solo mio.
《Certo scema che ci sentiamo dopo...certo》Chiude la chiamata quando entra la prof e si volta verso di me《Buongiorgio》
«Buongiorgio? Seria?» le sorrido, solo lei poteva venirne fuori con una parola del genere e per questo la trovo unica nel suo genere.
《Non ti piace... dai... è innovativo.... quante persone usano salutarsi con buongiorno... è quante con buongiorgio... è innovativo... cambierà il mondo》
«Se lo dici tu, ma alla fine è il mondo che cambia le persone e non viceversa.»
《In parte hai ragione... ma se ci si mette tutte le persone del menodo a dirsi buongiorgio al posto di buongiorno... il mondo sarà cambiato dalle persone》
«Okay... Va bene.» le sorrido, tanto oggi è l'ultimo giorno che vengo qua. Le sorrido perché so che le fa piacere, ma dentro non sorrido per niente. So cosa sto per fare e so già come va a finire, lo so che può finire in diversi modi. In ogni modo non sarà un bel finale e sperò che cambi la mentalità dei miei coetanei per avere una generazione migliore della precedente.
《Oggi sei troppo loquace... c'è qualcosa in te che non va bene.... ne sono sicura》
«Cosa?» Vediamo che cosa mi spara, adesso. Chi sa cosa gli passa in quella stetolina, sono curioso e non posso nemmeno prevedere cosa sta per spararmi.
《Parli troppo.... sei anche troppo... come dire... hai troppa voglia di socializzare che di solito sei "non mi scassare il cazzo,grazie"》
«Ho capito» mi metto a disegnare a caso sul foglio come al mio solito, ma spero che gli miei pensieri non si riverasno sul foglio sotto forma di un disegno.
《Hai capito male.... Non volevo dire che non devi più parlare... anzi era un evento raro straordinario... come le aurore boreali....》
«Io sarei un aurora boreale? Figo!» Sono dei eventi naturali che ti fanno perdere il fiato e se fossi solo un millessimo come loro, sarei l'ottava meraviglia del mondo.
《Si... certo.... fighissimo》
«okay... stavo pensando che non conosco il tuo nome.» Già, siamo vicini da un aternità e io non so il tuo nome, ma tu sai il mio.
《Che nome mi daresti?》Bella domanda, che nome ti darei? Non lo so, ma si dice che il nome assomiglia al caratere della persona, non solo quello, ma anche altre cose tipo il colore dei capelli e eccetera. Ma, secondo me il tuo nome è stupendo come te e dolce come quando ti rivolgi a me, Ecco, il tuo nome è bello e dolce come te!
«Non lo so, uno bello e dolce»
《Davvero...??? Sei serio? 》Si indica dalla testa ai piedi 《io dolce... pff.. io non ho nulla di dolce... ma quando mia madre mi ha dato il nome non avrebbe mai potuto sapere del mio schifoso carattere... beh... comunque mi chiamo Lizzy 》
«Lizzy... Mi piace!»Mi piace, un nome dolce e deciso nello stesso tempo... A pensarci bene anche lei lo è, non si è mai aressa nel comunicare con me. Sarà una rompi palle, ma mi piace questa sua dotte e fa bene a esserlo, se non lo fosse sarebbe già di carta come tutti gli altri.
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Ulisse
Short StoryQuesta non è la reale storia della canzone, ma come la immaginiamo. Noi chi? Io e mia cugina, speriamo che vi piaccia e magari ne potremmo fare delle altre in futuro, solo se capiamo che vi piace la cosa. Quindi buona lettura e via alle stelline a...