07

115 17 9
                                    

Flashback - 2008

"Abbiamo avuto un incidente, Louis. Cerca di rilassarti, andrà tutto bene." Gli disse Harry per quella che sembrava essere la terza volta. Louis sembrava capire, ma dopo circa trenta secondi era come se la sua mente si resettasse, e gli porgeva di nuovo la stessa identica domanda. Non ci volle molto per Harry per capire che si trattasse di un trauma cranico. Una volta che Harry ebbe finito di fasciargli la testa, Louis gli porse la stessa domanda per la quarta volta, ma Harry non rispose. Si alzò per andare a raggiungere gli altri due suoi compagni, dopo essersi accertato di aver messo Louis a distanza di sicurezza dalla macchina. Raggiunse Liam e Zayn, che fortunatamente erano ancora svegli -vivi- e allontanò anche loro. Non aveva idea di cosa fare. Non aveva niente con sé per poter mandare un segnale, una richiesta di aiuto, niente. E la radio per le comunicazioni nell'auto, beh, ovviamente era distrutta. Avevano percorso un bel po' di strada prima che la bomba li colpisse, il sole era già tramontato quasi del tutto e presto sarebbe sopraggiunta la notte. Harry non poteva portare tre feriti a piedi per tutta quella strada, di notte. Avrebbero rischiato di essere avvistati dai nemici, di finire in un'imboscata, o di imbattersi in un'altra bomba. In più, i suoi compagni non potevano camminare da soli, non erano nelle condizioni, perciò avrebbe dovuto portarli Harry e pure lui arrivato a quel punto si reggeva a malapena in piedi. Ragionò se rimanere lì e aspettare che la notte passasse (e sperare che i suoi amici sopravvivessero) oppure se incamminarsi lui, da solo.

"Harry." Gracchiò una voce alle sue spalle. Non si era accorto di essere rimasto impalato a guardare un punto indefinito, mentre rifletteva sul da farsi. Si girò di scatto, puntando i suoi occhi in quelli di Liam, e aspettò che continuasse.

"Paul... Paul è..."

Harry deglutì per cercare di ingoiare il groppo formatosi nella sua gola. Voleva rispondere ma dalla sua voce non uscì niente. Perciò si limitò ad annuire e basta, abbassando lo sguardo. Vide le dita di Liam stringersi forte a pugno fino a diventare rosse e lo sguardo di Zayn fisso su di un punto davanti a sé.

"Dove siamo? Che cazzo è successo?"

Harry si passò le mani fra i capelli. Doveva pensare a qualcosa, qualunque cosa. Forse si sarebbero accorti della loro assenza e sarebbero andati a cercarli. Ma quando? Ce l'avrebbero fatta entro allora?

Così Harry decise di reagire. Doveva andare a cercare aiuto. Si mosse più in fretta che poteva verso il furgoncino, estraendo un fucile, due pistole e un pugnale. Tornò in fretta dai suoi amici, che lo guardavano spaesati.

"Harry," iniziò Zayn. "Che hai intenzione di fare?"

"Dove siamo? Che cazzo è successo?"

Harry parlò con tono fermo e piatto, che non accettava repliche. "Vado a cercare aiuto."

"Ma è quasi notte, Harry!" Sgranò gli occhi Liam. "Non puoi andare là fuori in mezzo al nulla da solo!"

"Devo, o altrimenti moriremo tutti qua." Li guardò dritti negli occhi, uno a uno. Era il più giovane tra loro, ma in quel momento sembrava proprio Paul. Doveva farlo per Paul, pertutti i suoi amici. Doveva farlo, si ripeteva costantemente. "Siamo troppo esposti. Venti metri più in là c'è una postazione più o meno nascosta. Voi vi metterete lì, e con la notte non vi vedrà nessuno."

"Dove siamo? Che cazzo è successo?"

"Io vengo con te." Affermò Zayn.

"Io pure." Disse Liam.

"Dov'è che vuoi andare?" Si intromise Louis.

"No," scosse la testa Harry. "Tu hai un braccio rotto e una brutta ferita alla gamba," indicò Zayn, "e tu hai una brutta ferita all'addome. Andrò da solo, trovo aiuto e torno a prendervi." I suoi amici lo guardavano ancora con incertezza. "Starò bene. Promesso." Tentò ancora Harry.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 26, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

The Soldier ↠ h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora