Da quel giorno di Andrea non vidi neanche l'ombra.
Non avevo il suo numero e non lo vidi neanche più in quello stupido bar dove puntualmente, tutte le mie mattine passavano li.
Lui se n'era andato, forse voleva solo allontanarsi da me anche se non ne conoscevo il motivo e forse, ero io quello che aveva frainteso tutto.
Ma da lui, non mi aspettavo una storia, o almeno fino a quel momento.
Sapevo che ero solo sesso e il problema è che a me andava bene, solo per averlo al mio fianco.
Il giorno seguente crollai e con le lacrime agli occhi che non sapevo spiegarmi, trascorrevo il resto della giornata.
Avevo ancora voglia di lui ma dov'era? Perché non era lì con me?
Il mio inconscio continuava a sgridarmi dicendomi che ero solo un cretino a pensarlo perché ero al corrente che stavo sbagliando, che quelle lacrime non servivano a niente perché lui non è mai stato mio, se non quella sera nel letto.
Così passò un mese e persi anche l'abitudine di andare al bar.
Luca ci rimase un po' male ma ci vedevamo quasi tutte le sere, andavamo spesso a prenderci qualcosa da bere e non parlavo più di Andrea anche se ancora lo pensavo. Luca continuava a capire il mio umore ma come al suo solito, continuava a rimanere zitto.Luca: Matt, ci facciamo un giro per il centro?
Mattia: Luca, per favore.. non chiamarmi Matt.
Glielo dissi un po' freddamente ma non potevo far altro, Matt mi ci chiamava solo Andrea e volevo rimanesse così.
Odiavo quando lo facevano gli altri, perché era una cosa mia e sua.. è stato il primo e doveva essere l'ultimo.Luca: Scusa Mattia, non ci avevo pensato.
Mattia: No, scusa te lo chiedo io per averti risposto in modo un po' freddo. Tu non c'entri niente.
Luca: Ti manca?
Mattia: Come l'aria. Ma forse sono esagerato.. in fondo non lo conosco.
Mi sentivo a disagio con tutti, sentivo che dentro di me qualcosa non andava e mi sentivo così stupido.
Dopo altri giorni ancora decisi di fare una camminata da solo, con le cuffiette nell'orecchio.
Dopo dieci minuti di camminata mi sentii sfilarmi le cuffiette dalle orecchie e d'istinto mi girai di scatto.
Era Andrea. Non sapevo cosa fare e il cuore cominciò a battermi all'impazzata.Mattia: S-sei tu.. dove sei stato?
Andrea: Sono stato via, per alcuni motivi che non ti sto a spiegare.
Mattia: Capisco.
Andrea: Hai fatto il bravo?
Mattia: Dovevo?
Vidi negli occhi di Andrea un po' di rabbia per la mia risposta e allora mi avvicinai piano al suo orecchio sussurrandogli qualcosa.
Mattia: Ho fatto il bravo..
Andrea: Meglio così.
A quel punto mi fece un sorriso ed io mi incatai nel guardarlo subito dopo essermi allontanato un po'.
Mattia: Ti sono mancato?
Andrea: Forse.
Mattia: Mh, tu si.
Lui era uno di quei tipi che si teneva tutto dentro, non ti dava le soddisfazioni che magari tu vorresti ma a me, faceva impazzire così.
Andrea: Vieni a casa mia più tardi?
Mattia: Si..
Stavo nuovamente compiendo l'errore di essere solo sesso per lui, perché sicuramente voleva quello ma io quella sera, ci andai.
FINE TERZO CAPITOLO.
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Passi a prendermi?
FanficMi chiamo Mattia e nella mia vita ne ho passate tante ma solo una cosa bella dopo tanti tormenti, mi è successa. Ho cominciato a desiderare tanto una persona fino al punto di scoppiare.