Remus e i malandrini

Una notte orripilante

Il mese passò tranquillamente, Dora non disse nulla riguardo a ciò di cui avevano parlato, nonostante ancora non gli credesse. I malandrini invece lo canzonavano ancora per l'insufficienza in pozioni.
Arrivò così la notte di luna piena che rimase impressa per sempre nella mente di Remus; quella sera come al solito James,Peter e Sirius si recarono al platano picchiatore sotto al mantello mentre Remus si dirigeva con la McGonagall.
Una volta entrati i tre amici si trasformarono in animagi e anche Remus iniziò quella strana 'metamorfosi'. Cinque minuti dopo nella stanza erano presenti solo un grosso cane nero, un cervo dal manto splendente, un piccolo topolino e un grosso lupo dai canini enormi, i quattro animali uscirono dalla casa per fare come al solito un giro nel bosco, solo che quella notte le cose andarono diversamente; infatti Ninfadora incuriosita nel vedere Remus uscire a quell'ora lo seguì e si nascose dietro ad un cespuglio, quando i quattro be uscirono sotto forma di animali lei era ancora lì, e nel vedere un lupo mannaro le scappò un urlo. I tre malandrini cercarono di distrarre il lupo per non fargli notare la presenza di un essere umano ma fu invano, Remus non solo la vide, ma le si fiondò addosso ringhiando. Dora cercò di scappare ma era troppo tardi; i lupi mannari sono troppo veloci. Remus la raggiunse in fretta e le graffio il braccio con gli artigli, allora intervennero gli amici; Ramoso prese di peso Ninfadora sulle corna e la riportò a scuola mentre Felpato si mise a lottare, il lupo lo stava per mordere ma lui riuscì a schivare, mentre un colpo di zampa lo presa in piena pancia e ne uscirono fiumi di sangue.
Finalmente il sole sorse e Remus svenì per poi tornare nelle sue normali condizioni. Quando si risvegliò vicino a lui c'erano Peter e James, ci mise un po' di tempo prima di notare l'assenza di Sirius, ma quando se ne accorse e gli amici gli raccontarono tutto si alzò in piedi a stento e si mise a correre verso la scuola, gli altri due lo seguivano ma non riuscivano a raggiungerlo.
Sapete come ci si sente quando tutto si infrange in milioni di pezzi? Quando la felicità che avevi si trasforma i paura e disprezzo per se stessi? Beh lui lo sapeva, e non era la prima volta che provava quest'intenso odio.
Appena arrivò in infermeria fece scorrere lo sguardo su tutti i letti finché non trovò una delle due persone che stava cercando; Sirius era sdraiato sul letto, con gli occhi chiusi, Ninfadora non c'era; probabilmente era già tornata in camera.
Remus si mise a correre verso il letto dell'amico e lo abbracciò più forte che poté, quando l'altro si svegliò Remus si mise a piangere e a balbettare frasi sconnesse di scuse, in tutta risposta l'amico lo guardò negli occhi e gli disse:
"Non ti scusare Remus, non è colpa tua. Ora però ti conviene andare da Ninfadora" Remus gli sorrise e andò dalla ragazza, che però aveva già capito tutto e che quando lo vide non disse nulla; si limitò ad abbracciarlo e a dargli un bacio.