"sveglia! Coraggio, oggi c'è scuola!"
grida mio padre, spalancando le tende e le finestre facendo entrare luce e aria fredda. Mugugno, mettendo la testa sotto il cuscino e riprendendo a dormire.
"ALZATI!"
mi urla in un orecchio, tirandomi via le coperte. Urlo, raggomitolandomi.
"vuoi la guerra? Beh, allora la avrai."
mi afferra una caviglia e mi trascina.
"no papà NO!"
cado dal letto, andando a sbattere contro il parquet. Continua a trascinarmi per la caviglia fuori da camera mia.
"ma che caz-"
sussurra mia sorella, mentre ci sono Jake e Joey che trattengono le risate.
"Billie! Che diavolo stai facendo a nostra figlia?!"
"n-non voleva alzarsi..."
Adie sospira, passandosi una mani nei capelli.
"Billie Joe, sarai la morte per me e per i miei figli."
ridacchia. Billie mi lascia violentemente la caviglia, facendo andare a sbattere la fibula (i due rigonfiamenti che alla fine sono ossa sulla caviglia) contro il pavimento. E ha fatto un male cane.
"AHIA! Mi hai fatto male stronzo!"
urlo contro mio padre, mettendomi seduta e tenendomi tra le mani la caviglia, trattenendo le lacrime.
"uh-oh..."
guardo mio padre, il quale è girato di schiena, stringendo i pugni. Inizio a tremare, temendo il peggio. Appena si gira, chiudo gli occhi, parandomi con un braccio e facendo sfuggire un gemito dalle mie labbra, aspettandomi il ceffone o qualsiasi cosa voglia farmi. Non riesco neanche a trattenere le lacrime, le quali scendono copiose sulle mie guance.
"Martina...hey...non voglio farti del male..."
sento la mano di qualcuno abbassarmi il braccio, per poi ritrovarmi sul petto di quel qualcuno. Il quale è Billie.
Inizio a singhiozzare sul suo petto. Davvero ho pensato che potesse realmente farmi del male?
"scusa, non volevo darti quest'impressione, volevo solo farti il solletico..."
"s-scusami...n-non so p-perché ho r-reagito così..."
"tranquilla, va tutto bene ora..."
finisco di piangere sul suo petto, per poi lasciarmi coccolare dalla voce delicata e dolce di mio padre, il quale sta cantando Redundant.
"scusa ancora..."
sussurro. Mi bacia la tempia.
"non devi scusarti. Ora va' a prepararti."
annuisco per poi alzarmi. Lo abbraccio per poi andare a cambiarmi. Skinny rossi, maglioncino leggero nero, mi piastro i capelli, mi trucco leggermente e vado in cucina a fare colazione. Appena terminata, andiamo in macchina in seguito ad aver preso le borse con dentro astuccio, diario, libri e quaderni. Il viaggio non è molto lungo, lo passiamo chiacchierando e ascoltando musica. Una volta arrivati, scendiamo tutti dalla macchina, ognuno prendendo le proprie cose. Anche Billie scende, prendendo una specie di valigetta.
"ehm...papà? Che cosa ci fai con quella valigetta?"
"mh? Questa? Lo vedrai. Forza, andiamo."
entriamo tutti a scuola dopo aver salutato i miei fratelli e mia sorella con un abbraccio.
"e io?"
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/Daddy's Little Psycho/ (Billie joe Armstrong and LaSabriGamer)
KurzgeschichtenMartina è stata adottata, proprio come sua sorella Sabrina. Martina è nata albina, il che la rende molto pallida, con i capelli chiarissimi e come sempre, preda di bulli. Ma ha un segreto, conosciuto solo dalla famiglia. Cosa succederà dopo aver sco...